Resoconto dal corteo di Rimini.

ore 16:55:
Vinte la timidezza e la paura, la città di Rimini ora è in piena espressione artistica e comunicativa nella piazza principale del Comune. La manifestazione va a concludersi sempre nello spirito comunicativo che ha contraddistinto questa giornata.
Contrarietà contro le scelte dell’amministrazione comunale e provinciale: Out of War!


ore 16:30:
Il corteo è composto da varie realtà della regione Emilia Romagna ma anche dal Nord-Est. Anche l’associazione Ya Basta! ha aderito alla manifestazione.
La partecipazione al corteo è molto numerosa si parla di 3.000 persone. Questo fiume di pace che inonda la città, è arricchito dai vari affluenti: diritto di citadinanza, precariato contro la guerra e contro i progetti di ghetizzazione che questa regione ha attuato e continua attuare come i due C.P.T. ed un carcere per tossicodipendenti a Castelfranco.
E’ si una manifestazione contro la guerra ma anche una grande giornata di lotta, oggi a Rimini.


ore 16:00:
Da una città di guerra si è traformata in un vera e propria città di Pace. Questo corteo colorato, grazie anche alle voci che escono dal soud-system e alle esplosini di slogan dei manifestanti, riesce ancora una volta a riempire le strade di questa città che oggi più che mai vuole farsi ascoltare! Oggi è una giornata dove si vuole parlare di "Pace e Democrazia".


ore 15:30:
Il Corteo è partito. Nonostante la presenza intimidatoria delle forze dell’ordine, agghindate a festa, la cittadinanza di Rimini è contro la guerra, ce lo dimostra il fatto che stanno prendendo parte al corteo. Una società civile attenta a ciò che li circonda, bambini, donne, uomini, anziani, tutti con l’obiettivo di essere protagonisti oggi con i loro corpi e la loro voce: No ai marines nella nostra città, No alla Guerra, Rimini deve essere conosciuta come città liberata e non come protagonista di una guerra che rifiutiamo!


ore 14:30:
La Stazione è veramente blindata. A rendere più tesa la situazione le forze dell’ordine in assetto anti-sommossa sono accompagnati della presenza dei cani-lupo schierati sui binari.


ore 14:00:
Già dai primi momenti la tensione si fa sentire dalla cittadina turistica, oggi contraddizione reale dell’assurdità di questa guerra. Uno schieramento di forze dell’ordine "accoglie" con perquisizioni la Rete in Movimento creando un clima di tensione tra i manifestanti che s’erano dati come lougo di concentramento per la partenza della manifestazione la stazione di Rimini.

Per i contributi audio: http://www.globalproject.info/art-3992.html

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