Scene da ritorno all'apartheid nelle ultime due settimane
Scene da ritorno all'apartheid nelle ultime due settimane, gente presa per strada e incarcerata, fatta oggetto di intimidazioni e bersaglio di spari perche' esercita il suo diritto a protestare. Questo dopo una serie di attacchi sferrati negli ultimi due anni da parte dello stato Sudafricano e delle guardie private contro chi lotta contro gli sgomberi e i tagli di luce e elettricita'. La repressione delle ultime settimane e' stata particolarmente dura, dal momento che lo stato Sudafricano cerca di nascondere le 'macchie nere' e di mettere a tacere ogni voce critica che potrebbe attirare l'attenzione sulla facilita' con cui esso sta ricoprendo il suo ruolo di rappresentante locale del capitale globale. Il W$$D si incontra a Johannesburg, dunque il Sudafrica deve mostrare la sua faccia di 'paese dei miracoli', e il governo ANC ha chiaramente fatto capire (attraverso il dispiegamento massiccio di forze di polizia) che non si lascera' facilmente rovinare questa immagine patinata.
17 agosto 2002: 94 membri del Soldier's Forum, un'organizzazione di reduci del braccio armato dell'ANC al tempo dell'apartheid (Umkhonto We Sizwe), sono stati arrestati mentre salivano su un treno alla stazione di Johannesburg diretti a Cape Town per una protesta di fronte al Parlamento, per chiedere che il governo per il quale hanno combattuto prenda in considerazione il grave problema della disoccupazione. I reduci sono stati successivamente vittime di lancio di lacrimogeni nelle loro celle a John Vorster Square (ribattezzata Thabo Mbeki Square), e sono state loro spezzate le dita. L'accusa era di 'travestimento da personale di sicurezza'.
22 agosto 2002: 100 manifestanti per i diritti delle comunita' informali attorno a Johannesburg, che protestavano contro gli sgomberi e i trasferimenti coatti sono stati arrestati e imprigionati a Thabo Mbeki Square. Il giorno seguente, durante una manifestazione fuori dal carcere, ci sono stati altri arresti e Anne Eveleth, attivista del National Land Committee e' stata portata in prigione e minacciata di rimpatrio.
24 agosto 2002: oltre 1000 manifestanti lasciano il Wits University campus portando delle candele, con l'intenzione di marciare sul carcere per chiedere il rilascio dei reduci ancora trattenuti e di Anne Eveleth, e la fine della repressione e della limitazione della liberta' di espressione. I manifestanti vengono fermati a non piu' di 5 metri dal campus con bombe stordenti e cordoni di polizia in assetto antisommossa armati fino ai denti.
Fino al 29 agosto ai Movimenti Sociali Indaba (SMI) veniva ancora negato il diritto di manifestare lungo il percorso richiesto (da Alexandra a Sandton). E lo stato stava cercando di dipingerli come un piccolo gruppo di provocatori senza alcun legame con la popolazione. Tuttavia la voce popolare ha parlato in modo chiaro: in Sudafrica, a Londra, in Canada, a Buenos Aires e nel resto del mondo la gente ha organizzato azioni collettive contro lo stato Sudafricano e per il diritto di Indaba a manifestare. E lo stato Sudafricano e' stato costretto a riconsiderare le sue pratiche repressive di fronte al rischio di rovinare da solo la sua immagine attraverso la brutalita' che ha rivelato. Il 29 agosto il corteo e' stato autorizzato e Anne Eveleth e' stata rilasciata.
Quando la gente sendera' in piazza il 31 agosto, non ci sara' piu' spazio per le menzogne: sara' una sfida al 'paese dei miracoli' dell'ANC e l'attenzione del mondo verra' diretta sulle vere battaglie sostenute da chi vive sotto il nuovo ordine neoliberista mondiale sostenuto dal nuovo governo Sudafricano sotto l'egida della WB e del FMI
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