alle fine del summit
ANche oggi, giorno di chiusura dei lavori per la pianificazione di un mondo sostenibile per pochi, intorno all'area protetta di Sandton, contestazioni e iniziative. Questa mattina un gruppo di attivisti, una cinquantina circa, vestiti di un nero simbolico, hanno provato a sedersi davanti all'ingresso del summit. Mani alzate, visi sorridenti. Sgarbatamente (usando eufemismi), sono stati cacciati.
Nel pomeriggio volantinare all'esterno del summit, con simpatici costumi verdi "DON'T CHEAT THE PLANET" e' sovversivo. E' obbligatorio, oltre che andarsene, spogliarsi di questi vestiti da attivisti. Le cravatte sono evidentemente molto piu' sostenibili.
Contemporaneamente, alla township di Alexandria (da dove era partito il corteo del 31, di cui e' on line il video) il Social Movument INDABA organizza la conferenza stampa conclusiva. "Il Summit ha fallito completamente!" Tra gli altri (APF, Soweto Electricity, un rappresentante della Township di Alexandria), presente la comunita' palestinese e un esponente di GreenPeace (che ha un fantastico stand anche all'interno di Ubunto, vetrina del summit osstenibile).
Ulitima nota. Ancora in ospedale, con alcune dita della mano sinistra fratturate, l'attivista IMC South-Africa (Ahmed) colpito da proiettili di gomma durante le contestazioni a Peres (notizia di Lunedi'). Quando si dice IMC.
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