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Etichette pirata identificate
by Giornale locale Saturday, Apr. 30, 2005 at 7:31 PM mail:

CHI SI BEVE UN LAVORATORE NERO? Etichette pirata identificate,ma il personale e il direttore dicono di non saperne proprio niente

Abbiategrasso
Etichette con i prezzi e le caratteristiche dei prodotti abilmente camuffati e sostituite a quelle originali e "vere", codici a barre autentici ricoperti con altri simili ma naturalmente irriconoscibili per il dispositivo delle casse, con la conseguenza di costringere la cassiera a chiamare il prezzo e l'addetta a questo servizio , in possesso dell'apposito budge, ad accorrere la prima volta per accertarsi di quale sia il prodotto , ad andarselo a cercare tra gli scaffali identificando,appunto, il prezzo esposto , e a ritornare una seconda volta dalla collega per far passare il budge nella relativa cassa e finalmente digitare sulla tastiera la cifra esatta al cliente.Il tutto con l'immaginabile e inevitabile interruzione momentanea del servizio , il prolungarsi della fila e al perdita di tempo per chi sta in attesa nelle retroguardie col suo carrello straboradante di merce. Scenario solo imaginario o reale?" Qui ,soparttutto il sabato pomeriggio è un continuo rimbombare di "per cortesia un prezzo alla cassa tal dei tali!"-conferma un dipendente che vuole rimanere ovviamente nell'anominato-e dunque è difficile sapere se se lo scorso week end ci sono stati piu' problemi del solito anche se forse..."
Il cronista attento una piccola traccia l'ha trovata. Tra i prezzi esposti dei vini, mercoledì alle 13.30 ,almeno due risultavano evidentemente manomessi e taroccati. Unica, percettibile differanza rispetto a quelli reali, il carattere delle cifre ,leggermente più piccolo e più stretto. Per il resto la riproduzione identica di prezzo chiaro,e di tutte le varie voci. Ma con sostanziali differenze di contenuti. Inanzitutto il prezzo di 1.25 euro(per una bottiglia divino impossibile anche per il supermercato 9;e poi, soprattutto l'improbabile nome : un Morellino di Scansano diventa un Pinot in nero di Micciacorta, un Chianti classico viene grottescamente ribattezzato Lavoratore in nero d'Avola...Nessuno all'interno del super sembra essersene accorto. Lo stesso direttore , giunto qui da Baranzate da quindici giorni si limita a dire" che l'azione criminale se si paleserà verranno presi provvedimenti e si prenderanno serie contromisure a secondo degli effetti che produrrà...", affermando ripetutamente di non essere al corrente di niente di strano nel "suo megastore", ne di campagne di disturbo in corso all'esselunga o di altre catene. Sarà...
Marco Aziani (O&Libertà,giornale locale dell'abbiatense e magentino)

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Fatto 30 si faccia 31
by labeller Sunday, May. 01, 2005 at 12:46 PM mail:

Sarebbe meglio copiare i codici in modo che la cassa batta un prezzo politico senza segnalare errori, così sarebbero tutti/e + contenti :))

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c'è un problema
by tecnico Sunday, May. 01, 2005 at 9:23 PM mail:

ogni catena ha un suo sistema di gestione, per cui il codice, chesso, di una bottiglia di birra all'esselunga viene letto con un prezzo mentre alla standa con un altro.
I codici a barre servono solo ad identificare il prodotto, mentre il prezzo lo da il sistema di gestione casse.
L'unica cosa sarebbe applicare su tutti i prodotti il codice a barre di uno più economico (ad esempio quello del sacchetto di plastica, 5 o 10 centesimi.
Solo che lo scanner ottico leggerebbe tutto quanto come "shopper" e sarebbe subito scoperto.
Lasciamo poi perdere i prodotti che sono già coperti da codici RFID...

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X tecnico
by labeller Sunday, May. 01, 2005 at 9:58 PM mail:

Corretto.
Meglio mettere le etichette di prodotti molto simili, ma più economici, ovviamente ogni esercizio ha i SUOI codici e solo tra quelli si può giocare...

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Anche a SuperGioppino piaciono le etichette pirata
by ansa Wednesday, May. 04, 2005 at 9:59 AM mail:

Anche super gioppino aderisce alla nuova campagna di Marketing

Anche SuperGioppino si aggira per gli iper super centri commerciali della
metropoli attaccando codici a sberla sui prodotti, promuovendo nuovi
prezzi ,nuovi sconti e nuove qualità di vino...si è anche arrampicato su
alcuni grossi cartelloni pubblicitari di nuovi centri commerciali
promuoivendo la mayday...
Super Gioppino-scarpe grossse cervello fino-
imbattibile
Contadino dotato di infinito buon senso e indomabile praticità; pieno di
vita è un gran mangiatore e bevitore; la sua esperienza gli fa superare
ogni avversità fedele al motto scarpe grosse, cervello fino. Il suo potere
sta nelle sue convinzioni, incontaminate, che si nutrono delle radici
della terra. Per difenderle è pronto a usare il suo invincibile bastone.
Promuove nel quotidiano partecipazione, condivisione di desideri,
autoproduzione di ricchezza, praticando cooperazione dal basso.

La sua storia e altri racconti

Gran mangiatore e bevitore, Gioppino è un contadino pieno di buon senso e
di senso pratico, capace di superare con successo molte situazioni avverse
secondo il detto contadino: "scarpe grosse, cervello fino". svantaggiato
solo perche' produce in un certo modo (che poi e' quello piu' naturale e
biosostenibile), incazzato perche' non puo' mangiare e bere piu' bene come
faceva un tempo, ha ora coscienza del suo ruolo di difensore dell'ambiente
e del territorio, nonché protettore e produttore dei saperi e dei sapori
locali. trova quindi forme alternative di microresistenza e immaginario::
l'autodeterminazione, il prezzo alla fonte e la pratica di filiere corte
sono proposte capaci di rivoluzionare il rapporto produttore-consumatore,
ridandogli quella gioia di relazione fiduciosa e consapevole, assente nei
supermercati da cibo impacchettato e dai sapori omologati.

Col suo bastone riduce alla ragione chi lo contraddice. Afferma
l'autoproduzione e l'autocertificazione, sostenendole applicando anche il
prezzo alla fonte a ciò che produce. Quando accompagna la sua signora al
supermercato lascia simpatici ricordi nei prodotti della terra "finti",
quelli prodotti senza una sensibilità adeguata.

Superpoteri
col cervello superaffinato e il bastone magico, fa crescere alberi dal
cemento, fa comparire nutrie nei McDonalds (non nei panini, anche se chi
li mangia sta male lo stesso), fa apparire gamberi della louisiana nelle
pozze e nelle fontane della metropoli a lui confinante.

Filiera corta contro quella del supermercato, cooperazione contro
sfruttamento, trasparenza contro false etichette, qualità contro quantità,
terra contro cemento, amore dei propri
prodotti contro odio del proprio lavoro...


il materiale per la campagna lo trovi qui:
stampa distribuisci attacca fai girare
http://italy.indymedia.org/news/2005/04/781026.php


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