OCCUPARONO LOCALE A BOLOGNA: DISOBBEDIENTI, SCELTA POLITICA MAGISTRATURA COMPLICE DI COFFERATI (ANSA) - BOLOGNA, 18 MAG - Il 27 aprile ''non c'e' stato nessun atto di violenza degli occupanti''. L'accusa di eversione, che ha portato all'emissione degli ordini di custodia cautelare invece di misure meno lesive della liberta' personale, e' ''spropositata e senza prove'', frutto di una ''scelta politica'' della magistratura che si sente ''avallata'' dalla Giunta Cofferati e dal suo appellarsi al rispetto della legalita'. I provvedimenti utilizzano poi le leggi emergenziali (leggi 'Cossiga') che non portavano ad arresti dal 1980. E' la risposta dell'antagonismo bolognese all'arresto dei tre militanti del collettivo 'Passe-par-tout', che per sabato ha convocato una manifestazione nazionale a Bologna. In una conferenza stampa convocata dal Collettivo l'avvocato Elia De Caro, che difende due arrestati, ha spiegato che ''si uniscono comportamenti, che singolarmente non richiederebbero l' emissione di custodie cautelari, sotto il denominatore della finalita' di eversione''. Finalita' ''estrinsecata da volantini inneggianti all'arrembaggio al sistema del copyright''. ''Unire singole condotte in un quadro cosi' grave e' una forzatura. Senza quell'aggravante, riportata su ogni capo di imputazione, non si sarebbero ottenute misure cosi' gravi senza valutare la possibilita' di misure alternative come arresti domiciliari o obbligo di firma''. Venerdi' o sabato ci sara' l'interrogatorio di garanzia davanti al gip, e il legale ha intenzione di chiedere la revoca della misura (motivata dall'ag con il pericolo di reiterazione del reato) o la sua sostituzione con una meno ''afflittiva'' della liberta' personale, dato che gli arrestati sono incensurati (hanno precedenti di polizia ma non hanno mai subito condanne, ndr). Il 27 aprile, ha spiegato Carlo del Collettivo 'Passe-par-tout', ''non c'e' stato nessun atto di violenza da parte degli occupanti''. Nel locale sgomberato, ha spiegato, c' erano solo 5-6 ragazzi, tra cui anche i tre arrestati, e inoltre Sergi e' arrivato successivamente all'arrivo della polizia. I ''27 giorni di prognosi dell'ispettore della Digos'', ha detto, sono una ''pantomima''. Gli arresti hanno, per Gian Marco De Pieri, dei Disobbedienti, una motivazione politica: ''Non credo che ci sia una 'camera di consiglio del controllo' in citta'. Sono pero' sicuro che e' una scelta frutto di una decisione chiara dei vertici della Procura, cui ha partecipato anche il procuratore capo. E' un atto di guerra della Procura contro di noi. Ma il clima in citta' e' cambiato. Chi voleva una poltrona, l'ha avuta, e ora e' tempo di fare 'piazza pulita' delle organizzazioni alla sua sinistra. Non so, non posso dimostrare, che la Procura obbedisca a Cofferati. Sono pero' sicuro che quando Cofferati 'perimetra' entro il concetto di legalita' l'agire politico e poi trovo gente come Sergi in carcere, la magistratura e' complice di quello che sta portando avanti in questa citta' Cofferati, da cui si sente avallata''. De Pieri ha citato l'uso recente a Bologna della stessa aggravante della finalita' eversiva per i denunciati per un episodio di autoriduzione del biglietto del cinema a Bologna. C'e' in citta', ha spiegato, ''una governance che vuol distruggere qualsiasi organizzazione si soggetti politici che si pongono oltre alla Giunta Cofferati e al suo progetto di 'law and order' ''. (ANSA). XBT 18-MAG-05 16:29 NNNN
OCCUPARONO LOCALE A BOLOGNA: GIP, SOPRAFFATTI DIRITTI ALTRUI (ANSA) - BOLOGNA, 18 MAG - ''Sembra davvero configurarsi la circostanza aggravante della finalita' eversiva, atteso che i correi posero in essere condotte criminose, con reiterato ricorso alla violenza, sopraffacendo gli altrui diritti e liberta' posti alla base delle convivenza civile, al fine di perseguire la stessa sovversione dell'ordine costituito''. E' un passaggio dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip di Bologna Andrea Montagni, in base alla richiesta del Pm Paolo Giovagnoli, che ha portato in carcere tre giovani occupanti. ''Il movente ideologico dell'azione criminosa che si esamina - scrive ancora il Gip - viene altresi' a contrastare frontalmente, stante l'uso indiscriminato di violenza sopraffattrice, con il comune sentimento, avvertito dai cittadini di uno stato democratico, circa le consentite forme di dissenso politico anche da parte di gruppi intermedi''. Il giudice ricorda pure che ''come e' dato ricavare dai volantini distribuiti nel corso degli scontri e dalle scritte vergate sui muri dai medesimi appartenenti al gruppo l'occupazione venne posta in essere al fine di dichiarato di realizzare un servizio di copisteria gratuito. Il perseguimento dell'obiettivo avvenne poi attraverso la perpetrazione di svariati reati: invasione di edifici, violenza privata in danno dei proprietari, resistenza a pubblico ufficiale e cosi' di seguito''. Il Gip Montagna ricorda pure che l'ordine costituito ''offre tutela alla proprieta' intellettuale'''. Nel provvedimento viene ricostruita anche la violenza nei confronti del marito di una comproprietaria del locale di via del Guasto occupato: il 26 aprile Vittorio Sergi e Germano Guaragna ''avevano fisicamente impedito con violente e ripetute spinte al corpo'' all'uomo di fare ingresso nel locale. L'uomo ''aveva cercato di varcare la soglia, intendendo verificare l'entita' dei danni arrecati alle strutture dagli occupanti''. Lo sgombero da parte della polizia venne poi ''violentemente ostacolato dagli occupanti''. E Sergi e Di Berardino sarebbero gli autori delle lesioni ai due agenti della Digos. (ANSA). BS 18-MAG-05 18:03 NNNN
OCCUPARONO LOCALE A BOLOGNA; PM, ILLEGALITA' PERICOLOSA VIOLENZA VA STRONCATA PRIMA CHE ASSUMA CARATTERI PERICOLOSITA' (ANSA) - BOLOGNA, 18 MAG - ''La violenza, anche quella di carattere morale come la privata, va stroncata prima che assuma dimensioni di pericolosita'. E questo lo dico anche in base alla mia esperienza di magistrato negli anni 70-80''. Il Procuratore di Bologna Enrico Di Nicola spiega anche in questo modo gli ordini di custodia a carico di tre giovani occupanti. ''Vogliamo evitare che la violenza entri nella battaglie democratiche - aggiunge - e fino a quando ci sara' questa Costituzione le battaglie democratiche andranno condotte senza violenza. Perche' l'illegalita' e' pericolosa per il sistema democratico, comunque e dovunque si manifesti. Infatti, dove non c' e' la legalita', la mancanza di regole produce solo rapporti di forza. E alla fine i piu' forti, e questo avviene in molti settori non solo in quello di cui ci siamo occupati, non sono certo quelli che in un modo o nell'altro diventano vittime. La mia esperienza mi induce a ritenere che fatti di violenza possono determinare una repressione indiscriminata e creando l' alibi per attuarla. E' accaduto in passato e non voglio che si ripeta. La violenza sara' sempre repressa da questo ufficio, quando siamo d'accordo con altre istituzioni, Prefetto, Questore e Comune. Si cerca di evitare le conseguenze di ordine pubblico e carattere sociale che possono essere determinate''. I disobbedienti hanno parlato di una ''complicita''' tra Procura e il sindaco Sergio Cofferati: ''Cofferati l'ho semplicemente visto e sentito in tv alla trasmissione 'Otto e mezzo': sono pero' d'accordo con quello che ha detto, la legalita' non puo' essere messa in discussione''. Ma c'e' comunque stata un inversione di tendenza rispetto alle occupazioni? hanno chiesto i cronisti a Di Nicola: ''Si tratta di una inversione voluta e studiata da tempo. Io sono qui da tre anni. Questo tipo di episodi a questo punto li abbiamo guardati come insieme. Ricorrono sempre gli stessi nomi e questo mi fa pensare che c'e' un progetto dietro. Io conosco le occupazioni fatte da chi non ha un posto dove andare, non quelle fatte da coloro che come mestiere fanno gli occupanti. So che si scatenera' un polverone ma andremo dritto. La legalita' e ' l' obbligo massimo da tenere per un magistrato, nel rispetto delle garanzie''. Nella richiesta di cattura formulata dal Pm Paolo Giovagnoli, riguardo all'aggravante della finalita' di eversione contestata ai tre arrestati, viene riportato un ampio repertorio della giurisprudenza della Corte di Cassazione: la sintesi e' che l' aggravante consiste nello svolgimento di attivita' politica attraverso l'uso o la minaccia della violenza e la propaganda di ogni forma di legalita' e violazione delle regole della civile e pacifica convivenza come mezzo di attivita' politica. (ANSA). BS 18-MAG-05 17:04 NNNN
OCCUPARONO LOCALE A BOLOGNA: SINISTRA CRITICA MAGISTRATURA PAROLE POLEMICHE DA VERDI, PRC E GRUPPO 'IL CANTIERE' (ANSA) - BOLOGNA, 18 MAG - L'arresto di tre giovani dell'area dei Disobbedienti bolognesi, ''e' un provvedimento sproporzionato rispetto ai comportamenti sociali contestati''. E' quanto dice il vicepresidente della commissione Giustizia della Camera, il Verde Paolo Cento. ''Forte preoccupazione nasce anche dal tentativo, in atto non solo a Bologna - aggiunge - di applicare il codice penale come strumento di repressione di lotte sociali, dalle occupazioni delle case alle proteste contro il caro vita, tese a tutelare diritti e che richiederebbero innanzi tutto risposte politiche. Il parlamento deve fare la sua parte eliminando dal codice penale i reati associativi e introducendo esclusioni di reato per comportamenti che hanno la finalita' di tutelare diritti sociali''. Critica nei confronti degli arresti anche Titti De Simone, deputata di Rifondazione Comunista: ''Con i provvedimenti di oggi nei confronti degli esponenti del movimento e' stato compiuto un atto gravissimo. E' un segnale inquietante. Abbiamo presentato una interrogazione parlamentare al Ministro Pisanu per fare luce su tale iniziativa repressiva, e sulla sproporzione dei capi d'imputazione. Non vorremmo - conclude De Simone - che si cercasse di usare la via giudiziaria come forma di repressione politica e di intimidazione nei confronti degli esponenti del movimento, e che si assimilasse al crimine il conflitto e la disobbedienza non violenta''. Un altro parlamentare verde, Mauro Bulgarelli, sottolinea che ''l'arresto dei tre giovani di Bologna e' solo l'ultimo segnale che una vera e propria offensiva contro le lotte sociali e' in atto nel paese''. ''La disinvoltura - prosegue - con la quale si commina il carcere per reati, avvenuti mesi fa, come l'occupazione di spazi abbandonati e la resistenza a pubblico ufficiale e' sconcertante, cosi' come veramente inquietante e' la cornice scelta dal Pm Giovagnoli , eversione dell'ordine democratico, che mi pare assolutamente sproporzionata e fuori luogo. Purtroppo mi pare che da parte del governo e di alcuni settori della magistratura ci sia l'intento di criminalizzare le lotte sociali. Sarebbe ora che a sinistra si avanzasse la proposta di una moratoria per tutti i reati sociali imputati ai movimenti negli ultimi anni''. La federazione dei Verdi di Bologna ha espresso ''la propria solidarieta' a Vittorio Sergi, Fabriano Di Berardino e Carmine Guadagna, arrestati stamattina per varie tipologie di reato, fra cui spicca per assurdita' la finalita' eversiva dell'ordine democratico. Riteniamo esagerata e sproporzionata - spiegano i Verdi - tale accusa''. Anche per il presidente del gruppo consiliare ''Cantiere di Bologna'' Edoardo Schiazza ''e' esagerata 'l'aggravante della finalita' eversiva dell'ordine democratico', ma purtroppo e' questa l'accusa piu' grave che ha portato tre ragazzi in galera''. ''Crediamo che l'Amministrazione Comunale debba operare perche' fra i bolognesi non cresca la convinzione che e' imminente ed inevitabile un nuovo scontro fra Istituzioni e giovani''. (ANSA). BS 18-MAG-05 18:40 NNNN ZCZC0596/SXB R CRO S0B S41 QBXJ OCCUPARONO LOCALE A BOLOGNA: SINISTRA CRITICA MAGISTRATURA (2) (ANSA) - BOLOGNA, 18 MAG - ''Siamo dinanzi ad una emergenza su cui bisogna intervenire con strumenti legislativi. Il rischio e' che un'intera generazione politica nata nelle strade di Genova finisca nelle galere italiane. L'uso cosi' disinvolto della carcerazione preventiva nei confronti di compagne e compagne che come noi si sono mobilitate contro la guerra e la precarieta' disobbedendo alle leggi ingiuste di questo paese pone un problema a tutta la politica e in particolare all'Unione'', ha detto Michele De Palma, coordinatore nazionale Giovani comunisti. Solidarieta' agli attivisti arrestati e' arrivata anche da Pierpaolo Leonardi (Cub nazionale) che parla di ''ennesimo attacco alle lotte per i diritti sociali'' e di ''clima di intimidazione e criminalizzazione inaccettabile in un paese democratico''. Leonardi chiede se Bologna non sia ''diventata un laboratorio della repressione dei movimenti?''. ''L'arresto e l'accusa di eversione sono fatti gravissimi che dimostrano un grado allarmante di pericolo per le liberta' politiche e civili nel nostro paese dove si contano gia' 8.000 procedimenti penali in corso contro lavoratori, precari, disoccupati colpevoli di reclamare i propri diritti tramite azioni di lotta assolutamente pacifiche e legittime''. Sabato da Milano ''un treno speciale di sovversivi, precari e ribelli, partira' per Bologna e partecipera' al corteo per la liberazione di Vittorio, Fabiano e Carmine'', annunciano Cantiere_Milano, A_Zion.lab, Coordinamento dei Collettivi Studenteschi di Milano e provincia Global Project. ''Sono stati arrestati tre compagni per l'occupazione temporanea di System_Error, durante il countdown verso la MayDay005: uno spazio in universita', dove e' stata messa in atto la pratica del Copyriot, la moltiplicazione e la diffusione dei saperi. Chi si appresta a governare il paese mette dunque in atto gia' da oggi una repressione annunciata e declamata in difesa della legalita'''. ''Ci sembra agghiacciante comparare queste iniziative di lotta, ormai quotidiane, con il terrorismo'', ha osservato la segreteria del Prc di Bologna. ''Ci sembra devastante per la convivenza civile accusare di eversione i movimenti e l' espressione di qualsiasi dissenso dello stato di cose presenti e ridurre il conflitto sociale, espressione dei bisogni e delle difficolta' dei ceti piu' deboli a semplice questione di ordine pubblico''. (ANSA). XBT-CST 18-MAG-05 19:46 NNNN
OCCUPARONO LOCALE A BOLOGNA, TRE ARRESTI E 23 INDAGATI (V.'OCCUPARONO LOCALE ATENEO BOLOGNA...'' DELLE 10.46) (ANSA) - BOLOGNA, 18 MAG - Tre arresti e 23 indagati: sono i numeri dell'indagine condotta dal Pm Paolo Giovagnoli, della Procura di Bologna, dopo l'occupazione alla fine di aprile di un locale di via del Guasto, nella zona universitaria, di proprieta' di un privato (e non in uso all'Ateneo come si era appreso in un primo momento). I tre arrestati, in esecuzione di provvedimenti di custodia cautelare in carcere firmati dal Gip Andrea Montagni, sono Vittorio Sergi, 27 anni, di Genova, Fabiano Di Berardino, 23 anni, di Pescara, e Carmine Guaragna, 32 anni, di Potenza, tutti gia' noti alle forze dell'ordine e domiciliati a Bologna, in appartamenti nel quartiere San Donato dove, all'alba, sono stati raggiunti dai poliziotti della Digos. Devono rispondere di invasione di edificio e danneggiamento, con l'aggravante della finalita' di eversione dell'ordine democratico. Sergi e Guaragna sono accusati anche di violenza privata nei confronti dei proprietari del locale, Sergi e Di Berardino di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e Sergi anche di minacce a pubblico ufficiale. Il gruppo, composto da esponenti del movimento 'Passe-par-tout', aveva preso possesso del locale il 26 aprile scorso e, dopo la denuncia dei proprietari, il mattino successivo la Digos era andata ad effettuare lo sgombero. Secondo la ricostruzione della Questura, gli occupanti avevano reagito con violenza all'intervento e, nel parapiglia, due agenti erano finiti all'ospedale: ad avere la peggio era stato un ispettore della Digos, che aveva riportato lesioni guaribili in 24 giorni, mentre un suo collega era stato dimesso con una prognosi di 7 giorni. Lo sgombero era comunque stato portato a termine.(ANSA). CST 18-MAG-05 13:07 NNNN
OCCUPARONO LOCALE ATENEO BOLOGNA, TRE ARRESTI CONTESTATA AGGRAVANTE EVERSIONE ORDINE DEMOCRATICO (ANSA) - BOLOGNA, 18 MAG - Tre ordinanze di custodia cautelare dopo l'occupazione, durante una protesta, di un locale in uso all'Ateneo di Bologna in via del Guasto, nel cuore della zona universitaria, sono state eseguite stamane dalla Digos. Uno dei provvedimenti, richiesti dal pm Paolo Giovagnoli e firmati dal gip Montagni, e' stato emesso per violenza privata, gli altri due per lesioni a pubblico ufficiale, tutti con l'aggravante dell'eversione dell' ordine democratico. Gli episodi risalgono a fine aprile. A quanto si e' appreso, secondo l'accusa il proprietario dei locali (occupati per un paio di giorni) sarebbe stato minacciato e aggredito da uno degli occupanti, mentre il giorno successivo agenti della Digos sarebbero stati malmenati durante un controllo. (ANSA). BS-GIO 18-MAG-05 10:46 NNNN
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