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NO CPT
by gruppo anarchico aq Tuesday, May. 24, 2005 at 3:19 PM mail:

nessuna frontiera nessuna galera

CONTRO I CPT: NÉ A L’AQUILA, NÉ ALTROVE!

Durante la festa per i 153 anni di vita della Polizia di Stato il ministro degli Interni Giuseppe Pisanu ha affermato chiaramente che i Centri di Permanenza Temporanea costituiscono uno “strumento indispensabile” nel contrasto all’immigrazione clandestina che tanti danni arrecherebbe alla sicurezza nazionale. Dal suo punto di vista, dato che i “clandestini” sono socialmente pericolosi e considerato che i CPT sono un punto essenziale della sicurezza nazionale, chiunque si ponga ideologicamente, politicamente o materialmente contro i CPT è da ritenersi altrettanto pericoloso. Pisanu ha invitato gli amministratori locali a non subire le pressioni “di gruppi organizzati, ideologicamente ostili ad ogni forma di controllo dell’immigrazione clandestina” poiché “assecondare o soltanto subire simili iniziative significa esporre le comunità a maggiori rischi di illegalità”. Nel giro di pochi giorni, il 12 maggio, cinque compagni anarchici pugliesi attivi nelle lotte antirazziste sono stati arrestati a Lecce mentre in tutta Italia venivano perquisite numerose abitazioni: per la prima volta l’articolo 270bis è stato applicato specificamente contro compagne e compagni impegnati nelle lotte antirazziste e per la chiusura dei Centri di Permanenza Temporanea.
A Lecce (così come in altre città italiane), c’è un lager, il “Regina Pacis” in cui gli immigrati vengono imprigionati e seviziati. Un lager gestito da un prete recentemente arrestato e per il quale, i poteri e i potenti, non hanno esitato ad esprimere e procurare la loro complice solidarietà, mentre molti dei nostri compagni pagano con il carcere il loro impegno antirazzista per smascherare la vergogna del “Regina Pacis”, di tutti i CPT e del razzismo di Stato.
Nel 2004 sono stati spesi 115.467.000 euro per la repressione dell’immigrazione clandestina. In particolare, nei primi nove mesi del 2004, sono stati spesi 30.440.753 euro per la gestione dei CPT. A fronte di questo, per l’assistenza ai profughi e richiedenti asilo sono stati stanziati poco più di 9 milioni di euro.
È evidente che gli interessi economici che gravitano dietro al business della repressione sono assolutamente rilevanti: i CPT costituiscono una grossa fonte di reddito per le strutture di cosiddetto volontariato sociale che speculano sulla pelle della povera gente inserendosi nelle maglie di un sistema che fa del bisogno, della debolezza e della ricattabilità un punto di forza. Se a tutto questo aggiungiamo l’ignobile pratica delle deportazioni e delle espulsioni collettive di migranti di cui l’Italia si è ripetutamente resa responsabile, c’è da chiedere a Pisanu chi siano davvero i soggetti socialmente pericolosi.
Per non finire, di recente è arrivata un’altra triste notizia, secondo cui anche la città di L’Aquila dovrà ospitare un Centro di Permanenza Temporanea attiguo al carcere di Preturo: facciamo appello a tutto il movimento antiautoritario ed antirazzista a mobilitarsi per impedire l’apertura di questo nuovo lager: né nella nostra città, né altrove!

CONTRO IL RAZZISMO DI STATO!
LIBERE TUTTE - LIBERI TUTTI

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LE GABBIE DELLA VERGOGNA
by anna Wednesday, May. 25, 2005 at 3:56 PM mail:

parlo a nome della mia famiglia, non vogliamo i CPT nè qui nè altrove, questi che si definisconocentri di permanenza temporanea sono in realtà dei veri e prorpi carceri, sono gabbie dove vengono detenuti, nel vero senso della parola, immigrati indistintamente criminalizzati.
Luoghi dove è negato l'accesso agli osservatori umanitari, dove vengono violati sistematicamente i diritti umani, dove viene sospeso lo stato di diritto, nmegato l'asilo politico, legalizzando il concetto di aparthaid e razzismo.
E questa è una vergogna per uno stato di diritto, inconcepibile per la nsotra civiltà, per una società che si definisce civile e progredita.
Il Mediterraneo è ormai diventato una gigantesca tomba, dove ogni giorno affogano decine e decine di persone, ragazzi, donne, bambini e questo non possiamo più tollerarlo. E chi sopravvive a questi viaggi allucinanti, viene rinchiuso in un CPT rispedito come un pacco non si sa dove, negando la speranza di vita a centinaia e centinaia di persone, che hanno l'unico torto di cercare di sfuggire alla guerra, alla fame, alla mancanza di lavoro.
Con questa legge inumana, aggravata dalla Bossi-Fini, l'Italia sta diventando tutto un carcere... mancano case, ospedali, scuole, asili, centri sociali e invece ci costruiscono lager e deportazioni.
Spero che tutti risveglino le loro coscienze, si mobilitino, si oppongano a questi progetti sciagurati che provocano tanta sofferenza.
"Ama il prossimo tuo come te stesso" recita l'insegnamento cristiano cattolico, ma non aggiunge "...purchè abbia un passaporto".
Per piacere, CHIUDIAMO TUTTI I CPT!!

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