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Tre giorni di presidio contro il CPT di BARI
by Andrea Giudiceandrea Tuesday, Jun. 07, 2005 at 1:35 PM mail:

Raccolta di comunicati stampa, tratti da Peacelink www.peacelink.it, sul presidio contro l'apertura del CPT - Centro di Permanenza Temporanea - a Bari. Foto di Andrea Giudiceandrea

Tre giorni di presid...
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da Peacelink http://www.peacelink.it - PeaceLink News http://lists.peacelink.it/news/maillist.html

Missionari comboniani e Cpt immigrati: pane e acqua in solidarietà
http://lists.peacelink.it/news/msg09161.html

Missionari Comboniani Bari

Lettera aperta alle persone di buona volontà
"Pane e acqua davanti alla luce della Speranza"

Noi missionari comboniani vogliamo “fermarci” per vivere un momento di condivisione con tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Per tre giorni, da sabato 4 a lunedì 6 giugno, vivremo all’aperto in un’area di Lama Balice del quartiere San Paolo a Bari, lì dove è stato costruito il Centro di Permanenza Temporanea per immigrati (Cpt), un luogo di reclusione dove la persona immigrata in fuga da guerre, miseria e persecuzioni, viene incarcerata in un regime di detenzione amministrativa per il solo fatto di non aver documenti “validi”. Una persona che, proprio perché le è “impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica” (art. 10 della Costituzione).

Per tre giorni ci nutriremo solo di pane e acqua, unici alimenti essenziali di vita: il pane è fatto per essere spezzato e solo se condiviso riconcilia con la vita. Siederemo attorno a una lampada che manterremo sempre accesa: una comune-unione attorno alla luce, nella speranza che tutti i Centri di permanenza temporanea, qui e altrove, siano chiusi e che quelli costruiti abbiano altre finalit à e cioè siano beni comuni non al servizio di politiche di repressione ma luoghi di scambi tra culture e di strutture di servizi alla persona.

Un modo per esprimere, sia pure simbolicamente, vicinanza a tutti gli esclusi di questo mondo, ai migranti che bussano alle nostre porte per chiedere vita, agli stessi italiani e pugliesi costretti a vivere nella precarietà.

A una settimana dal Congresso eucaristico, avvertiamo quanto mai forte l'esigenza di chiedere scusa a Dio per tutte le accoglienze e ospitalità mancate di quelle “folle... stanche e sfinite” (Mt 9,36), e di continuare a impegnarci per promuovere la piena signoria e cittadinanza della nostra terra, divenuta inospitale, ridotta da una legge inumana a cortina insuperabile e lacerata da mur i di segregazione e di odio. L’ultimo muro, il Cpt nel quartiere San Paolo, a due passi da un parco naturale che un quartiere e una città attendono sia recuperato e valorizzato.

Chiediamo di chiudere i Cpt, di spalancare ai pellegrini di umanità le porte e i cuori dei nostri nuclei familiari, delle nostre case sfitte, delle parrocchie e chiediamo di "aprire le frontiere fra i popoli e infrangere le barriere fra le classi e le razze" perchè si viva accoglienza e solidarietà. “Non dimenticate l'ospitalità: alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperl o” (Ebrei, 13,2).


Ti aspettiamo.
I missionari comboniani di Bari
Bari 04 giugno 2005

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Comunicato stampa


Oggetto: "no" al Centro di permanenza temporanea, conferenza stampa di padre Alex Zanotelli nel quartiere San Paolo a Bari

I missionari comboniani di Bari, fino a lunedì 6 giugno, stazioneranno all’aperto in un’area di Lama Balice destinata a Parco, nel quartiere San Paolo, a Bari, lì dove è stato costruito il Centro di permanenza temporanea per immigrati (Cpt), nutrendosi solo di pane e acqua. Si tratta di un sit-in di condivisione e riflessione, a una settimana dal Congresso eucaristico nazion ale, organizzato per esprimere, sia pure simbolicamente, vicinanza a tutti gli esclusi, ai migranti e ai precari, e per ribadire il "no" al Cpt, qui e altrove. Della tre-giorni, alla quale sono stati invitati laici e associazioni, parlano padre Alex Zanotelli e i missionari comboniani di Bari, in un incontro coi giornalisti oggi, 4 giugno, alle 12.30, nell'area del sit-in al quartiere San Paolo di Bari (strada per l'aeroporto di Bari-Palese, prima della cittad! ella della Guardia di Finanza).

Bari, 4 giugno 2005

Per i missionari comboniani di Bari
padre Michele Stragapede
(cell. 349.168.42.12)

contatti:

Isa Bergamini
(cell. 349.469.14.33)

Gianluigi De Vito
(cell. 335.662.44.48)

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Comunicato stampa


Alex Zanotelli: "I Cpt sono una vergogna per la Chiesa e per il Mediterraneo"


Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, ha condiviso pane e acqua assieme ai confratelli di Bari e a un gruppo di laici, nel pomeriggio, alle 17, nel quartiere San Paolo, alla periferia di Bari. Qui, da stamani e fino a lunedì, in un'area di Lama Balice, attigua al Centro di permanenza temporanea per immigrati (Cpt), ultimato recentemente, i comboniani di B ari e un gruppo di laici e attivisti appartenenti a diverse associazioni e reti in prima linea nella tutela dei migranti, hanno organizzato un sit-in per manifestare il "no al Cpt" e per chiedere la non apertura del centro.

"I Cpt sono una vergogna per i credenti e per tutte le genti del Mediterraneo. Vanno chiusi e quelli nuovi non vanno aperti", ha detto Zanotelli. E ha aggiunto: "Se siamo a questo punto non è solo per la legge Bossi-Fini ma anche per la legge Turco Napolitano che ha aperto la strada. So che dà fastidio, ma uso questo termine: lager, i cpt sono autentici lager. E connesso con quello dei Cpt c'è il problema dei rifugiati politici. E' vergognoso che nonostante la Costituzione italiana, scritta dai costituenti che erano in pratica dei "rifugiati politici" dell'antifascismo, faccia riferimento in due punti ai rifugiati, lo Stato italiano non abbia ancora una legge sull'asilo politico. I rifugiati non possono finire nei Cpt, è come ammassarli contro un muro. Né possono essere rispediti a casa, significa portarli alla morte, significa ! ammazzare gente nell'indifferenza di tutti".

Il sit-in è stato voluto a una settimana dal Congresso eucaristico che la Chiesa cattolica italiana ha celebrato a Bari. Per tre giorni, i comboniani e tutti quelli che aderiscono, si nutriranno di pane e acqua e si raccoglieranno davanti a una fiaccola sempre ardente.

Padre Gianni Capaccioni, superiore dei missionari comboniani di Bari, ha spiegato: "Per continuare a vivere lo spirito del Congresso eucaristico non possiamo continuare a celebrare l'eucarestia se non spezzando il pane per e con i poveri, gli ultimi, gli esclusi, che in questo momento sono soprattutto i migranti che bussano alle nostre soglie in cerca di vita. Il nostro mare, il Mediterraneo, per molti secoli crocevia di popoli e culture, negli ultimi anni è diventato via crucis e non via della vita, non più incontro ma scontro. L'eucaristia è un sacramento visibile che indica una "realtà invisibile", ma senza il pane e il vino non c'è il "prendete e mangiate"; senza la materia c'è solo immaginazione. Il pane da spezzare è fondamentale per il sacramento dell'eucarestia. Se non fai comune-unione con il povero, e dunque se non per! metti al forestiero che bussa alle porte del Mediterraneo, di sedere alla tua tavola, non spezzi il pane e il sacramento è vanificato".

L'altro missionario comboniano che ha voluto l'iniziativa, padre Michele Stragapede, ha aggiunto: "Siamo qui anche nello spirito di quello che ci ha insegnato don Tonino Bello. Che ripeteva: 'Se le gioie condivise si moltiplicano i dolori si dimezzano'".

Domani alle 19.30, nell'area del sit-in, momenti di riflessione con rappresentanti di altre religioni. Lunedì, alla stessa ora, a chiusura dell'iniziativa, mini concerto della "Municipale Balcanica" di Pino Minafra e la sua orchestra.

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Immigrazione Ieri la visita al presidio dei missionari
by dalla Gazzetta del Mezzogiorno Tuesday, Jun. 07, 2005 at 1:39 PM mail:

Immigrazione Ieri la visita al presidio dei missionari

No in coro al Cpt

Emiliano e Divella con i comboniani
http://tinyurl.com/anmkp




Cpt? «No, grazie», firmato sindaco Michele Emiliano e presidente della Provincia Vincenzo Divella. Ieri per il presidio organizzato a Lama Balice, al «San Paolo», nei pressi del Centro di permanenza temporanea per immigrati, dai missionari comboniani è stata giornata di visite. Prima Emiliano, per «ribadire la contrarietà dell'amministrazione comunale all'imminente apertura del centro». Il sindaco - e con lui il presidente Divella - «si è impegnato a contattare il prefetto Tommaso Blonda per ottenere tutte le informazioni relative allo stato delle procedure attivate per il Cpt e per conoscere i tempi previsti per l'apertura». Inoltre, ha promesso che «scriverà al ministro degli Interni Giuseppe Pisanu per esprimere la contrarietà dell'amministrazione comunale e richiedere, a breve, un incontro, al fine di chiarire e argomentare le ragioni di questa scelta». Ai comboniani è giunta - come detto - anche la solidarietà del presidente della Provincia, Vincenzo Divella, e dell'assessore alla solidarietà sociale Nicola Occhiofino. Anche loro si sono recati sul luogo presidiato da tre giorni, tra pane (unico alimento condiviso nel corso della manifestazione), musica e bandiere della pace. Divella ha annunciato che si farà «promotore di un incontro congiunto fra Provincia, Comune e Regione con il Prefetto», ed ha ricordato che «la giunta provinciale ha già espresso all'unanimità il proprio dissenso alla costruzione del centro. Delibera che porteremo all'ordine del giorno del prossimo consiglio. Tali centri sono luoghi che ledono la dignità umana, in netto contrasto con i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione. L'impegno programmatico della Provincia - ha continuato - è fare del proprio territorio un luogo di convivenza pacifica tra differenti culture». La Provincia - è stato infine annunciato - convocherà il mondo dell'associazionismo, della cooperazione sociale, del no profit e del volontariato per costituire un tavolo di coordinamento permanente contro l'apertura del Cpt. In serata, il maltempo ha rovinato la conclusione musicale della manifestazione (dovevano suonare la «Municipale balcanica» e «Canto general»).

07/06/2005

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