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Il clima di pesante provocazione antianarchica che appesta l'Italia si è fatto sentire anche in Sicilia: due bidoni di benzina sono stati posti davanti l'ingresso della sede della Croce Rossa di Caltanissetta accompagnati da una scritta murale contro i CPT firmata da una A cerchiata.
In seguito a questo ritrovamento, sono state effettuate delle perquisizioni presso le abitazioni di diversi attivisti antirazzisti dell'associazione Hurria il cui esito è stato negativo: ai compagni di Caltanissetta colpiti da questa infame provocazione va la nostra solidarietà.
Vale la pena sottolineare alcune cose.
Il Centro di Permanenza Temporanea di Pian del Lago a Caltanissetta - per la cui chiusura lottiamo e lotteremo sempre - non è gestito dalla Croce Rossa.
In secondo luogo, lo stesso commissario provinciale della Croce Rossa, Ritalba Mazzè - escludendo la pista anarchica sulla quale tutti si sono immediatamente tuffati a capofitto - ha delineato con le sue affermazioni uno scenario di attentati e intimidazioni dallo stile molto mafioso e per nulla politico di cui la Croce Rossa è vittima da mesi senza che nessuno ne venga a capo.
Tutto questo svela senza bisogno di ulteriori spiegazioni l'atmosfera estremamente torbida e ambigua nella quale si sviluppa questa vicenda.
Da parte nostra continueremo come sempre a lottare contro i CPT ovunque essi siano e a smascherare pubblicamente tutti quei soggetti che in Italia (Croce Rossa compresa) contribuiscono alla gestione di questi lager per immigrati.
Ai provocatori di ogni risma, chiunque essi siano, risponderemo che questi espedienti non ci intimoriscono e non fermeranno le nostre lotte per una società senza frontiere, una società di liberi ed eguali.

Federazione Anarchica Siciliana
Federazione dei Comunisti Anarchici - Sezione di Palermo
Federazione Anarchica Italiana - Palermo

08/06/2005

FATI RIRIRI!

Di fronte a certi comunicati ci si dovrebbe chiedere qual è lo scopo di certi loschi individui che si definiscono anarchici. Questi anarchici che costituiscono federazioni anarchiche, federando la pallosità e l’idiozia dei loro aderenti, dicono di lottare contro il razzismo, contro le deportazioni di immigrati, contro i lager dentro cui vengono rinchiusi. Eppure di fronte a due taniche di benzina lasciate di fronte alla Croce Rossa di Caltanissetta rivendicate con una A cerchiata e – secondo quanto affermano i quotidiani – un foglio che esprime «solidarietà ad immigrati ed anarchici arrestati», starnazzano come oche impaurite gridando alla provocazione antianarchica.
Addirittura.
E noi che pensavamo che antianarchiche fossero le oltre duecento perquisizioni, i ventitre arresti, gli oltre sessanta indagati, che nell’ultimo mese si sono accumulati contro i compagni, ad opera di sbirri e magistrati.
La FAS, la FdCA di Palermo e la FAI di Palermo si affrettano a far sapere che il CPT di Pian del Lago non è gestito dalla Croce Rossa (anche se la Gazzetta del Sud afferma il contrario), astenendosi dall’evidenziare come si deve, che quest’organizzazione “umanitaria” gestisce almeno sei di questi lager. Li gestisce tanto bene che, ad esempio, nel lager di corso Brunelleschi a Torino, molto spesso è proprio la Croce Rossa ad impedire la liberazione di quegli immigrati che avrebbero il diritto di uscire.
I federati lasciano intendere, senza nessun tema di ridicolo, che a depositare le taniche sia stata, onnipresente ed onnicolpevole, la mafia! Non si capisce proprio perché alle organizzazioni malavitose locali debba venire il pallino di accollare le proprie gesta agli anarchici.
Misteri della dietrologia.
Tutto questo per non voler riconoscere la possibilità che quel gesto, pur con tutti i suoi limiti, sia un chiaro atto contro i lager per migranti e chi li gestisce; e che sia proprio opera di anarchici. È comprensibile, questi miserabili delle varie federazioni, oltre a temere gli strali di quello Stato che dicono di voler abbattere, devono apparire rispettabili ai racket dell’antirazzismo, come l’Hurria o la Rete Antirazzista Siciliana, con cui operano o di cui fanno parte. Quale senso possono avere, alla luce di questo comunicato, le parole di solidarietà espresse verso i compagni di Lecce? Compagni che, sempre e senza titubanze, hanno sostenuto l’azione diretta contro i responsabili e le strutture che garantiscono il funzionamento dei centri di detenzione, e per questo sono stati arrestati.
Quello che appare evidente è che questi federati di merda stanno al mondo soltanto per infangare gli atti di rivolta, per dire agli sbirri: “non siamo stati noi! cercate altrove!”.
Sono proprio loro i veri provocatori, sono proprio loro che con luride prese di distanza contribuiscono a creare un pesante clima antianarchico.

Di fronte a certi comunicati ci si dovrebbe chiedere qual è lo scopo di certi loschi individui che si definiscono anarchici. Questi anarchici che costituiscono federazioni anarchiche, federando la pallosità e l’idiozia dei loro aderenti, dicono di lottare contro il razzismo, contro le deportazioni di immigrati, contro i lager dentro cui vengono rinchiusi. Eppure di fronte a due taniche di benzina lasciate di fronte alla Croce Rossa di Caltanissetta rivendicate con una A cerchiata e – secondo quanto affermano i quotidiani – un foglio che esprime «solidarietà ad immigrati ed anarchici arrestati», starnazzano come oche impaurite gridando alla provocazione antianarchica.
Addirittura.
E noi che pensavamo che antianarchiche fossero le oltre duecento perquisizioni, i ventitre arresti, gli oltre sessanta indagati, che nell’ultimo mese si sono accumulati contro i compagni, ad opera di sbirri e magistrati.
La FAS, la FdCA di Palermo e la FAI di Palermo si affrettano a far sapere che il CPT di Pian del Lago non è gestito dalla Croce Rossa (anche se la Gazzetta del Sud afferma il contrario), astenendosi dall’evidenziare come si deve, che quest’organizzazione “umanitaria” gestisce almeno sei di questi lager. Li gestisce tanto bene che, ad esempio, nel lager di corso Brunelleschi a Torino, molto spesso è proprio la Croce Rossa ad impedire la liberazione di quegli immigrati che avrebbero il diritto di uscire.
I federati lasciano intendere, senza nessun tema di ridicolo, che a depositare le taniche sia stata, onnipresente ed onnicolpevole, la mafia! Non si capisce proprio perché alle organizzazioni malavitose locali debba venire il pallino di accollare le proprie gesta agli anarchici.
Misteri della dietrologia.
Tutto questo per non voler riconoscere la possibilità che quel gesto, pur con tutti i suoi limiti, sia un chiaro atto contro i lager per migranti e chi li gestisce; e che sia proprio opera di anarchici. È comprensibile, questi miserabili delle varie federazioni, oltre a temere gli strali di quello Stato che dicono di voler abbattere, devono apparire rispettabili ai racket dell’antirazzismo, come l’Hurria o la Rete Antirazzista Siciliana, con cui operano o di cui fanno parte. Quale senso possono avere, alla luce di questo comunicato, le parole di solidarietà espresse verso i compagni di Lecce? Compagni che, sempre e senza titubanze, hanno sostenuto l’azione diretta contro i responsabili e le strutture che garantiscono il funzionamento dei centri di detenzione, e per questo sono stati arrestati.
Quello che appare evidente è che questi federati di merda stanno al mondo soltanto per infangare gli atti di rivolta, per dire agli sbirri: “non siamo stati noi! cercate altrove!”.
Sono proprio loro i veri provocatori, sono proprio loro che con luride prese di distanza contribuiscono a creare un pesante clima antianarchico.

Attorno alla Croce Rossa, tuttavia, ci sarebbero grossi interessi, visto che secondo una recente indagine, le spese sostenute nei primi nove mesi del 2004 dal Centro di Permanenza Temporanea di Pian del lago ammontano a 1.850.000 euro, mentre le spese sostenute dal vicino Centro Temporaneo di Accoglienza, nello stesso periodo, ammontano a 1.483.617 euro. A Caltanissetta i due centri vengono gestiti dalla Croce Rossa, con cui la Prefettura ha stipulato una convenzione.

da La Sicilia.it

In un momento storico e politico come quello che stiamo vivendo in cui le nostre azioni di anarchici e libertari dovrebbero essere improntate alla solidarietà umana e di classe, c'è chi preferisce spendere fiato ed energie per attaccarci volgarmente con la speranza di innescare risse di basso profilo.
Visto e considerato che – da anarchici – preferiamo volare alto, non dedicheremo più del necessario per rispondere ad alcune sollecitazioni.
"Alcuni anarchici siciliani" tradiscono un nervosismo quasi isterico. Solo così si può spiegare l'astio col quale vengono offesi altri compagni anarchici.
Le taniche di benzina a Caltanissetta hanno incendiato un risentimento difficilmente comprensibile, fino al punto che – tra un insulto e l'altro – "alcuni anarchici siciliani" ci rinfacciano persino di aver espresso qualche giorno fa la nostra solidarietà militante agli anarchici leccesi e a tutti i compagni colpiti in Italia dalla repressione. Non vorremmo che "alcuni anarchici siciliani" concepissero il movimento anarchico come un'entità a compartimenti stagni in cui ciascuno si fa i fatti suoi coltivando il proprio orticello beandosi della propria autoreferenzialità. Sarebbe come legittimare la logica sbirresca del "buoni e cattivi", e – francamente – noi non siamo sbirri, non siamo buoni, e non siamo cattivi.
Noi giudichiamo i fatti, le azioni, le analisi e i metodi. Siamo anarchici, e tutto il resto è noia.
Quella di Caltanissetta è secondo noi una provocazione per tutti i motivi riportati nel nostro comunicato. Non sappiamo chi l'abbia posta in essere e poco c'importa anche se circostanze, contesto e precedenti forniscono un quadro d'insieme a dir poco ambiguo. Il nostro giudizio sulla Croce Rossa è sempre stato chiaro e anche quanto accaduto a Caltanissetta non lo sposta di una virgola, ma il livore di "alcuni anarchici siciliani" non gli consente neanche di leggere quello che abbiamo scritto in proposito.
Se ci fosse stata una rivendicazione l'avremmo valutata, ben sapendo che taniche di benzina o mortaretti sono cose ben diverse da quello che noi intendiamo per sabotaggio, rivolta, insurrezione, rivoluzione. E siamo stupiti nel constatare che, pur di darci addosso, "alcuni anarchici siciliani" prestino una fiducia cieca e incondizionata alle veline questurine dei quotidiani. Un incarico di responsabilità alla "Gazzetta del Sud" non glielo leva nessuno.
Ci auguriamo di non arrivare al punto che in un prossimo futuro anche le puzzette assurgano al rango di pratica rivoluzionaria stimolando "alcuni anarchici siciliani" a esprimere a priori la loro solidarietà verso tutto ciò che suona vagamente roboante, scoregge comprese.
Siamo amareggiati, al di là dell'ironia, nel constatare che lo Stato per perpetuarsi ha un gran bisogno di "alcuni anarchici siciliani".

Federazione Anarchica Siciliana
Federazione dei Comunisti Anarchici – Sezione di Palermo
Federazione Anarchica Italiana - Palermo

deliranti comunicati non nascondono la continua vigliaccheria di essere i primi a deplorare qualsiasi azione diretta(si anche una scurreggia!)per poter discolparvi immediatamente!la logica dei buoni e dei cattivi è perfettamente riprodotta dal vostro scaricabarile!!

Si vorrei proprio vedere cosa intendete per "per sabotaggio, rivolta, insurrezione, rivoluzione".... a quanto pare siete buoni a parlare!Ominicchi e Quaquaraqua!

Mappoi chi cazzo vi credete di essere dall'alto della vostra cattedra,dato che non sono i vostri metodi (a proposito di autoreferenzialità, quali sono i vostri metodi?)vanno criminalizzati?

Eppoi non vi sentite (mi sorge il sospetto: TI senti..) ridicoli anche a commentare un post su internet con tre sigle?

Non contenti fate anche "velate" allusioni del tipo:

[...]"Alcuni anarchici siciliani" tradiscono un nervosismo quasi isterico. Solo così si può spiegare l'astio col quale vengono offesi altri compagni anarchici.
Le taniche di benzina a Caltanissetta hanno incendiato un risentimento difficilmente comprensibile[...]

volete anche indicarceli in un confronto all'americana?fate comunicati anche alla questura?

anke il vostro comunicato non ha bisogno di commenti

Ho letto i vostri messaggi di anarchici insurrezionalisti o istituzionalisti, informali e troppo formali....
Vi dite gli uni contro gli altri di essere deliranti e patetici.E' vero, ma non è così grave leggervi, è molto peggio vedervi. Ad esempio in qualche manifestazione con visi coperti e bendiere nere.Duri, durissimi, soprattutto a capire. A capire che il vosrto antagonismo non è altro che un'angosciosa arresa al conformismo e alla comunicazione mass-mediatica. Ricordo che siete conseguenza esteriore e visiva del bombardamento mediatico del G8 di Genova. Avete copiato e seguito la moda dei Black Bloc. Vi vestite uguali. ..Leggete Pasolini, anzi studiate - in generale- e guardate meno TV.....

mi dispiace dover insultare via internet le persone...
Ma alcuni prima di aprire la bocca, solo per dare aria alla fogna che si ritrovano, dovrebbero informarsi e non dire stronzate.
Mi spiace ma il tempo e la pazienza per spiegare a questo signore (ke non sa nemmeno dove sta di casa)ci sarebbe stato solo se avesse usato un diverso atteggiamento...
dialogare con chi sputasentenze lo si fa solo in tribunale e perchè costretti, in questa sede è di dovere solo la pietà per una tale arroganza e stupidità!

Tutto ciò che può essere detto si può dire chiaramente; e su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere.
Ludwig Wittgenstein

Caro tik (mai nickname fu più appropriato),
Quale messaggio di anarchici insurrezionalisti hai letto? Così per capire, perché io − che la so sicuramente più lunga di te non avendo già capito tutto della vita − non ne ho visto neppure uno.
Posso supporre che tu non sappia che forma ha un anarchico, visto che ritieni che sia “conseguenza esteriore e visiva del bombardamento mediatico del G8 di Genova”, ma prima del 2001 tu dov’eri?
Il movimento anarchico ha una storia di almeno centocinquant’anni, con tanto di bandiere nere, che sono nate semplicemente per riconoscersi durante le manifestazioni (nulla da dire sulle bandiere con il Che?).
A proposito dell’angosciosa resa al conformismo e alla comunicazione mass-mediatica, ne sei la principale vittima. Si vede che guardi troppa televisione, leggi male e studi peggio; tant’è che non sai scrivere quattro righe in italiano corretto e non hai capito un emerito cazzo di tutto quello che hai letto su questo post (ma son sicura, neanche in generale).
A proposito dell’esaltatore della virtù distruttrice di Dioniso (visto che sei un ignorantone e sicuramente non lo sai: Pasolini) cos’è che “dovremmo” leggere? Ci è già bastata “Il Pci ai giovani!!”

Cara randagia, il tuo nome è tutto un programma. Se ti senti randagia così come ti firmi non dovresti intervenire su tematiche delle quali sei a conoscenza solo perchè il paparino ti paga la connessione ad internet. Fatti la tua rivoluzione randagia, ma..... stai attenta all'accalappiacani!!!
Saluti rivoluzionari
Un idiota

randagia che cazzo dici
la bandiera nera nasce alla comune di parigi, dove le donne usarono le loro gonne come bandiere
se tu vesti anni '80, sventola la bandiera fuxia e poi molla quel coglionaccio che non ha capito un cazzo!