Mi hanno violentato, per un anno.
Mi hanno violentato, per un anno.
Hanno ascoltato le mie conversazioni piu' private, le mie chat d'amore, le mie mail di confidenze ad amici e conoscenti.
Mi hanno stuprato nell'intimita', per dodici mesi, 365 giorni, e con me hanno stuprato piu' di 6000 persone, tutte insieme, per un lunghissimo anno, senza neanche ce ne accorgessimo.
Ci violentano con la complicita' di chi sta zitto ed obbedisce (aruba in questo caso) e con la violenza di chi sa di restare impunito, qualunque cosa faccia.
Mi sento violentato nell'intimo, una terza persona si e' letta un pezzo di mia vita a mia insaputa, ridendoci o magari masturbandosi sulle mie mail un po' spinte, quelle mandate quando era tanto tempo che non ci vedevamo e mi mancava cosi' tanto, mi mancava a livello fisico e volevo dirglielo.
Mi hanno stuprato nell'intimo, e lo scopro solo ora, hanno un pezzo della mia vita nelle loro mani, un'anno di ricordi, di scherzi, di battute, di confidenze in amicizia, di parole sussurrate, di speranze e di progetti, di insicurezze e di pianti.
Mi sento sporco, incazzato, hanno fatto tutto questo senza che potessi fare quasi nulla per impedirlo. E lo hanno fatto a MIGLIAIA di persone, tutte insieme.
L'unica cosa che mi rimane da fare e' fare sapere al mondo che cosa ci hanno fatto perche' possiate accorgervi di quanta violenza ci possa essere alle vostre spalle a vostra insaputa
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