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[chiapas] Chiuso il caracol di Morelia
by siringa rossa tierra y libertad Thursday, Jun. 23, 2005 at 1:00 AM mail:

La Jornada - Mercoledì 22 giugno 2005 È stato chiuso ad ogni attività il caracol Torbellino de nuestras palabras Solitudine, sconcerto, incertezza e paura nella comunità di Morelia Le poche persone che s'incontravano per strada correvano a nascondersi notando la presenza di estranei e di auto. Le misure prese dall'EZLN ci hanno preso di sorpresa, dicono ad Altamirano ELIO HENRIQUEZ - CORRISPONDENTE


La Jornada - Mercoledì 22 giugno 2005

È stato chiuso ad ogni attività il caracol Torbellino de nuestras palabras

Solitudine, sconcerto, incertezza e paura nella comunità di Morelia Le
poche persone che s'incontravano per strada correvano a nascondersi
notando la presenza di estranei e di auto. Le misure prese dall'EZLN ci
hanno preso di sorpresa, dicono ad Altamirano

ELIO HENRIQUEZ - CORRISPONDENTE

Morelia, Chis, 21 giugno - Un clima di solitudine, sconcerto ed incertezza
incombeva oggi su questa comunità, dove lunedì è stato chiuso la caracol
Torbellino de nuestras palabras, per l'allerta rossa generale decretata
dall'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN).

All'entrata delle installazioni del caracol, alla periferia di questa
comunità tzeltal - sede del municipio autonomo 17 de Noviembre -, è stata
utilizzata questo lunedì una grande insegna con la frase che campeggia
all' entrata dei cinque caracol zapatisti: "Chiuso per allerta rossa". Ma
il cancello d'accesso era aperto e non c'era nessuna vigilanza, né dentro
né fuori, per cui i giornalisti hanno potuto entrare senza problemi.

Erano chiusi pure: l'officina di calzoleria, il negozio di commestibili,
la cucina, i dormitori, gli uffici della giunta di buon governo Corazón
del arcoiris de la esperanza, la caffetteria e gli altri locali. Degli
edifici in costruzione erano lì, abbandonati a metà, con vicino parte del
materiale utilizzato. In un locale vicino, chiuso a chiave, c'erano
immagazzinate varie borse di cemento. Tutto era apparentemente
abbandonato.

"Martiri" dipinti

Sulle pareti di legno di uno dei dormitori si possono apprezzare le
immagini dipinte di Severiano, Sebastián e Hermelindo "Martiri di Morelia.
Sempre nella nostra memoria", secondo un graffito, presuntamente
assassinati da elementi dell'Esercito Messicano il 7 gennaio 1994.

Era pure vuota la scuola autonoma che si trova un po' più avanti
sull'ampio slargo di 500 metri del caracol.

Nel centro di Morelia, appartenente al municipio ufficiale di Altamirano -
c he vive la divisione tra simpatizzanti priísti e zapatisti -, le case
erano chiuse. Le poche persone per strada correvano a nascondersi vedendo
avvicinarsi un veicolo. Solo nel recinto per la pallacanestro che sta al
centro della comunità, alcuni studenti stavano provando col loro maestro
un ballo per la festa di fine d'anno.

Nel capoluogo municipale di Altamirano, il sindaco Enrique Hernández Gómez
ha detto che ha "preso tutti di sorpresa" l'annuncio d'allerta rossa
decretata dall'EZLN, della quale hanno saputo solo ieri sera oppure oggi
molto presto. "Molta gente, soprattutto nelle comunità, non lo sa ancora
".

Ciononostante, la situazione è tranquilla e nella zona non si sono visti
movimenti militari né di polizia dopo l'annuncio del comando zapatista.

A circa 20 chilometri da Altamirano, nel crocevia di Cuxuljá, sulla strada
San Cristobal-Ocosingo, oggi come ieri vari camion dell'Esercito Messicano
sono rimasti per ore parcheggiati di fronte al magazzino zapatista
chiamato Arcoiris.

Magazzino zapatista, ignorato dagli elementi dell'Esercito Messicano

Apparentemente in entrambe le occasioni è arrivato prima un primo gruppo
di camion per poi aspettare gli altri camion con i soldati e quando si
sono riuniti se ne sono andati tutti verso Ocosingo, senza lasciare nessun
posto di blocco. "Qui sono passati a comprare nel negozietto di fianco e
hanno telefonato con i loro telefoni, nient'altro", ha commentato uno dei
venditori aggiungendo che i federali non hanno comprato niente nel
magazzino zapatista.

Proprio ad un lato dello spiazzo comincia la strada sterrata che conduce a
Moisés Gandhi, sede del municipio autonomo Che Guevara. Tre giovani si
sono avvicinati ed hanno bloccato il passaggio per la comunità. "Oggi non
si può entrare, dovete andarvene", hanno affermato senza dare altre
spiegazioni ai reporter di vari media. L'accesso di estranei a questa
comunità è stato chiuso da domenica scorsa.

Oltre al movimento militare riportato a Cuxuljá, l'Esercito Messicano ha
installato oggi un posto di blocco di fronte alla 31^ Zona Militare in
Rancho Nuevo - a 10 chilometri da qui.

Durante il tragitto di più di cento chilometri da San Cristóbal de Las
Casas fino a questa comunità, si è osservato che la vita si svolgeva
normalmente. Solo in Morelia si respira un'aria di incertezza e di una
certa paura tra i suoi abitanti.

(tradotto dal Comitato Chiapas di Torino)

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