Fascisti in clinica: affari tra estrema destra, sinistra e preti. Dietro la "Grande Europa srl" il Fronte nazionale
"Se non li conoscete guardateli un minuto, li riconoscerete dal tipo di saluto..." recitava una vecchia canzone antifascista. Ma evidentemente dell'intero consiglio comunale di Pescina (centrosinistra) nessuno – sindaco Toccarelli compreso – ricorda questo canto di lotta. Molti dei personaggi che oggi popolano e dirigono l'estrema destra radicale (da Paolo Signorelli a Pino Rauti, da Adriano Tilgher a Roberto Fiore), provengono ed hanno un passato rilevante nella storia delle trame nere, della politica golpista e della strategia della tensione che ha insanguinato l'Italia nei primi anni '70. Alcuni di essi risultano oggi come dirigenti del Fronte nazionale e compaiono, a vario titolo, anche nell'organigramma di "La Grande Europa srl", la società che a Pescina (AQ) vuole costruire la "Clinica del futuro", a Tagliacozzo (AQ) un "Centro benessere con supporto riabilitativo", e a Scurcola Marsicana (AQ) un "Centro studi per le cellule staminali": uomini e programmi che suscitano attenzione. Apparentemente ci troviamo di fronte ad un legittimo investimento da parte di un impresa composta dallo stato maggiore del Fronte nazionale. La storia diviene intrigante quando il consiglio comunale di Pescina (centrosinistra) vota all'unanimità il possibile ingresso in una società mista con la Grande Europa srl, sulla stampa compaiono notizie (non smentite) che nell'affare vorrebbe entrare anche la Diocesi e che a garantire la fidejussione di otto milioni di euro sarebbe l'Unipol. Una prima prova documentale viene dalla delibera n. 18, votata all'unanimità dal consiglio comunale di Pescina il 27 luglio 2004, nella quale, tra l'altro, si delibera "1. di considerare la proposta della soc La Grande Europa srl quale documento da condividere nelle linee programmatiche...; 2. di dare mandato alla giunta com. per l'elaborazione del programma e per l'espletamento di tutte le procedure previste...; 3. di riservare al Consiglio Comunale i successivi atti di competenza per la eventuale costituzione della società mista; 4. di riservare all'Amministrazione Comunale la possibilità di alienare il complesso immobiliare di palazzo Guglielmi...". A questa delibera è seguita la n. 32 (27 settembre), in cui il consiglio comunale decide, sempre all'unanimità, la vendita a rate dell'immobile; 110 mila euro che saranno così versati: 20mila euro alla stipula del preliminare di vendita e il resto in comode rate mensili di 10mila euro. Come acutamente ha fatto notare un articolo nel n. 1 de "Il Martello del Fucino", un qualsiasi privato che intenda costituire una società, come minimo s'informa sui futuri soci. Nel nostro caso sembra che non sia avvenuto nulla di tutto ciò e, nel calderone della possibile società mista, finirebbero così Comune di Pescina, esponenti neofascisti e la Curia vescovile. A chi giova? La Grande Europa società a responsabilità limitata si costituisce il 18 febbraio 2003; ha sede legale a Scurcola Marsicana, via Corradino di Svevia n. 22. Con un capitale sociale di circa 10mila euro la società si propone l'acquisizione di beni immobili compresi interi centri storici e aziende, da destinare all'esercizio dell'attività turistica, alberghiera, culturale, con il nobile scopo di creare biblioteche, musei, laboratori da destinare come bene dell'umanità. Per fare tutto ciò potrà avere rapporti nientemeno che con Comunità europea, enti locali e Banca mondiale investimenti e ovviamente beneficiare di tutte le agevolazioni fiscali e finanziarie. I soci fondatori sono Giorgetti Maurizio (con il 50% delle quote) e Pietro Scarponi, Paolo Signorelli, Adriano Tilgher, Paolo Vecchioli e Marco Angelucci (ciscuno con il 10%). Nel luglio di quest'anno Signorelli si dimette da Presidente ed insieme ad Angelucci dona le proprie quote a Giorgetti, che diventa anche amministratore unico della società. Secondo quanto pubblicato sul sito ufficiale del Fronte sociale Nazionale, Paolo Signorelli e Maurizio Giorgetti fanno parte della segreteria nazionale (rispettivamente come Responsabile Formazione e Attivismo il primo, Responsabile Finanziario il secondo), Paolo Vecchioli della direzione nazionale, mentre Adriano Tilgher è il segretario nazionale. Il Fronte nasce nel '97 da una scissione della Fiamma Tricolore di Pino Rauti, con l'intento di imitare l'esperienza francese di Le Pen. Il fondatore è Tilgher (nipote del fascista?), insieme a pezzi della vecchia Avanguardia Nazionale di Stefano Delle Chiaie. Nel Fronte confluirono anche le esperienze di Alternativa nazional popolare e di "La spina nel fianco", una singolare rivista con vicedirettori De Angelis (ex Terza posizione) e... Bignami (ex Prima linea). Inizialmente il Fronte contava anche su "Rinascita", giornale diretto da Ugo Gaudenzi (un ex di estrema destra negli anni '70 militante nel gruppo nazimaoista Lotta di popolo). Fronte Nazionale è una sigla ricorrente nella storia del neofascismo italiano: così si chiamava anche l'organizzazione del golpista Julio Valerio Borghese (poi sciolta per ricostituzione del partito fascista) e anche quella fondata da Freda nel '91. L'attuale denominazione Fronte sociale Nazionale viene assunta nel 2002 al congresso di Viterbo. Quasi inesistente al nord, il Fronte nazionale ha raccolto 25mila voti alle provinciali di Roma, di cui 18mila solo nella capitale. Per le scorse europee il Fronte ha puntato su di un polo elettorale tra gruppi neofascisti e nazionalisti, la cosiddetta "Cosa nera": entrano a farne parte la Mussolini e Forza Nuova di Roberto Fiore, mentre dal cartello elettorale resterà fuori Fiamma tricolore di Luca Romagnoli. Nel 2003, Giorgetti, Signorelli, Tilgher ed altri a Scurcola Marsicana costituiscono la Grande Europa srl.
L'11 agosto 2004. "Il Centro" pubblicava: "Pescina, concessi alla società Grande Europa 8 milioni di fidejussione. Clinica del futuro, garantisce l'Unipol". Il giornale scriveva che il sogno diventa sempre più reale, che la Unipol ha concesso le garanzie fidejussorie e che presto si passerebbe alla realizzazione. "Tutto sembra filare per il verso giusto – si legge – dopo l'approvazione all'unanimità del consiglio comunale di Pescina, ora si attende l'ok della Diocesi...". Il 27 settembre 2004, sempre all'unanimità, il consiglio di Pescina deliberava la vendita a rate di palazzo Guglielmi alla Grande Europa. Il 3 ottobre 2004 viene distribuito il primo numero de "Il Martello del Fucino", con cui si pone l'attenzione sulle incongruenze del tutto e si sbeffeggiava il sindaco Toccarelli: da subito circolano voci di strane querele contro la testata. Il 10 ottobre 2004 "Il Centro" riferisce di una conferenza stampa in cui Giorgetti avrebbe annunciato: la disponibilità della Curia a vendere l'edificio di S. Berardo; l'atto di acquisto di palazzo Guglielmi; l'avvenuto inizio dei lavori nella struttura di Scurcola. Il 17 ottobre, a Tagliacozzo, si conclude il congresso dal quale nasce il partito "Il sogno italiano"; Maurizio Giorgetti viene eletto segretario nazionale.
Alcune righe sui protagonisti di questa storia. Gregorio Toccarelli. Nel '93 inizia la carriera politica candidandosi alle comunali di Pescina con Vincenzo Parisse. La lista vince: Toccarelli entra in consiglio comunale e finisce prima in Giunta, poi viene delegato alla Comunità montana e, nel '97, ne diviene Presidente. Intanto a Pescina l'attività amministrativa langue. Il sindaco Parisse viene marginalizzato e al timone del municipio si ritrovano di fatto due assessori: Arduino e Toccarelli. Nel febbraio '97 lo ritroviamo candidato sindaco con una coalizione di centrosinistra: viene eletto a maggioranza relativa. Intanto, uscito dalla porta della Comunità montana come presidente, Toccarelli vi rientra dalla finestra come dipendente: con un semplice cambio di stanza, lo ritroviamo responsabile dell'ufficio ragioneria dell'Ente e, a scavalco, anche del Parco Velino-Sirente. Nel 2001 viene riconfermato sindaco e nelle provinciali del 2004 viene eletto anche consigliere regionale. Nell'estate 2004 Toccarelli si imbatte nell'amministratore de La Grande Europa srl.
Adriano Tilgher. Socio fondatore de La Grande Europa srl, nel settembre di quest'anno risulta detenere il 10% delle quote mentre sul sito ufficiale del Fronte sociale Nazionale è indicato ancora come segretario nazionale. Nato a Taranto nel '47, Tilgher frequenta l'università a Roma durante la contestazione studentesca: fa parte del GUF Caravella e partecipa alla battaglia di Valle Giulia. Nel '70 con Delle Chiaie è tra i fondatori di Avanguardia Nazionale; nel '75 viene condannato per ricostituzione del partito fascista. Uscito di galera, vi farà ritorno con l'accusa di aver partecipato alle stragi dell'Italicus e della stazione di Bologna: scagionato, Tilgher otterrà anche un risarcimento per ingiusta detenzione. Il padre Mario, oltre ad essere indicato tra i congiurati della "notte della Madonna", figurava anche nell'elenco originario della P2. Nel '90 Adriano Tilgher darà vita alla Lega nazional popolare (diventata poi Alternativa nazional popolare); nel '96 aderisce alla Fiamma Tricolore di Rauti ma ne viene espulso dopo meno di un anno. Fonda così il Fronte nazionale.
Paolo Signorelli. Socio fondatore de La Grande Europa srl, nel luglio scorso si è dimesso da Presidente e ha donato il suo 10% a Giorgetti. Signorelli, professore, è l'ideologo e il crocevia organizzativo dei vari pezzi che tentano di raggrupparsi nella Cosa nera. Amico di Rauti e Tilgher, è uno dei padri fondatori di Ordine Nuovo ed è stato più volte inquisito per omicidio. Malgrado una lettera di dimissioni dalla direzione del Fronte, nel settembre di quest'anno sul sito ufficiale figurava ancora come responsabile dell'ufficio dottrina.
Paolo Vecchioli. Socio fondatore de La Grande Europa srl, nel settembre di quest'anno risultava detenere il 10% delle quote e la carica di membro della Direzione nazionale del Fronte sociale Nazionale. Di professione avvocato, è il presidente dell'Ordine forense di L'Aquila. Nelle regionali del 2000 è stato il Candidato presidente del Fronte (0,5%); sempre per il Fronte è stato candidato sindaco alle comunali 2002 a L'Aquila, mentre nelle ultime provinciali era candidato per la lista Alternativa Sociale. Nello scorso 26 febbraio, la direzione nazionale del Fronte lo aveva delegato, insieme a Stelvio Del Diaz e a Signorelli, a riorganizzare il Fronte in vista del Congresso costituente.
Pietro Scarponi. Socio fondatore de La Grande Europa srl, nel settembre di quest'anno risultava detenere il 10% delle quote. Scarponi è stato candidato del Fronte nazionale alla carica di consigliere nelle comunali 2002 di L'Aquila, mentre alle ultime provinciali si è candidato con Alternativa Nazionale con A. Mussolini, alla carica di Consigliere nel collegio di Pescina.
Marco Angelucci. Socio fondatore de La Grande Europa srl, nel luglio scorso ha donato la sua quota del 10% a Maurizio Giorgetti. Sembra che nelle ultime provinciali figurasse tra i candidati consiglieri (collegi di Avezzano-Capistrello e L'Aquila 2) nella lista capitanata da Giorgetti, poi esclusa dalle elezioni.
Maurizio Giorgetti. Socio fondatore de La Grande Europa srl, nel settembre di quest'anno risultava detenere il 70% delle quote e la carica di amministratore, mentre sul sito ufficiale del Fronte nazionale, ancora ad ottobre, viene indicato come responsabile finanziario. Di professione assicuratore, figura in varie società. A marzo un comunicato del Fronte lo indica come candidato sindaco a Viterbo. Nelle elezioni provinciali di L'Aquila tenta la candidatura a Presidente ma la lista viene esclusa. A maggio, ufficialmente Giorgetti rompe con gli ex camerati del Fronte e annuncia la nascita di un proprio partito, Il Sogno Italiano. La nuova formazione tiene il 16-17 ottobre il primo congresso a Tagliacozzo, ed elegge la direzione nazionale e Giorgetti segretario.
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