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Catena di Sanlibero 290
by riccardo orioles Monday, Jun. 27, 2005 at 4:53 PM mail:

Catena di Sanlibero 290 riccardo orioles La Catena di San Libero 27 giugno 2005 n. 290

Volete un elenco di sospetti terroristi? Eccolo. Nania Domenico (era un
capo di Ordine Nuovo), Berlusconi Silvio (stava nella P2), Rutelli
Francesco (stava coi radicali amici dei brigatisti), Andreotti Giulio
(s'incontrava con Spatola), Cossiga Francesco (difendeva i gladiatori).
Io non dico che siano loro a mettere le bombe, pero' siccome lo sbirro
volendo lo so fare anch'io, cosi' senz'impegno gli metterei il telefono
sotto controllo, li pedinerei con discrezione, vedrei a chi scrivono...
insomma devo essere io a suggerirvi il mestiere?

Questo naturalmente sempre facendo salvi i loro diritti, visto che
anche loro sono cittadini, e soprattutto senza rompere le scatole a
tutti gli altri di An o a tutti gli altri di Forza Italia o a tutti gli
altri ex dc o a tutti gli altri amici d'infanzia di Marco Pannella.
Infatti una cosa sono le idee politiche e una cosa sono i reati che uno
puo' fare. E io, che sono un poliziotto serio e rispettoso della legge,
distinguo fra le due cose.

Stiamo parlando dell'inchiesta sugli "anarchici insurrezionalisti", o
roba del genere, che sta via via coinvolgendo tutti gli anarchici,
tutti gli amici degli anarchici e infine tutti i frequentatori dei siti
come inventati.org, in cui la polizia ritiene che ci sia *una* casella
di posta di *uno* di loro e per accertarlo ha messo sotto controllo,
illegalmente, circa trentamila persone che scrivevano, partecipavano ai
forum, ecc. Questo per un anno di seguito, e con la complicita' -
illegale - del provider aruba.it (ma io non prenderei per provider uno
che si chiama "a ruba"). E nel silenzio piu' assoluto di tutti coloro
che sono garantisti quando si tratta di garantire Provenzano o
Dell'Utri ma non quando da garantire ci sono normali cittadini. Se in
Italia ci fosse ancora un Garante per la Privacy non c'e' dubbio che
sarebbe intervenuto. Ma evidentemente, quand'e' finito il periodo di
Rodota', hanno mandato a casa lui, hanno chiuso a chiave l'ufficio e
hanno gettato via la chiave.

E' una storia cinese, o americana. E' esattamente quel che dicevamo
l'altra settimana, le mani del potere sul web, l'abolizione dei
diritti. Dici: ma se non hai nulla da nascondere, che te ne frega?
Beh, e' esattamente quel che diceva l'on. Hermann Goering, quando fu
nominato ministro dell'interno e qualcuno obiettava contro la sua
schedatura dei "sovversivi". Poi con gli anarchici, in particolare, lo
Stato italiano ha un debito che risale a Pinelli e Valpreda e che
potrebbe indurlo a essere un po' meno maleducato nei confronti degli
anarchici sopravvissuti. E gli anarchici bombaroli? Se li prendete, in
galera: ma io in vita mia ho conosciuto un sacco di "sovversivi" con
tanto di a anarchica e tutto il resto (tipi come Ventura o Merlino) che
poi risultavano sul libro paga di gente molto piu' ufficiale e perbene.

Bookmark: http://www.autistici.org/ai/crackdown

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Pane e cicoria. I consumi sono diminuiti, dice l'Istat, di circa il
quattro per cento. All'interno di questo dato, ci sono alcuni sottodati
spaventosamente fuori dal tempo. Fra l'aprile dell'anno scorso e
l'aprile di quest'anno, per esempio, i consumi per spese alimentari al
Sud sono diminuiti dell' *undici virgola nove per cento*. Ottocento. Il
Sud, a sua volta, comprende sia zone relativamen= te prospere come
Puglia o Abruzzi che zone piu' marginali come la Calabria; e,
all'interno di queste, sacche di sottosviluppo ulteriori. Una parte
delle famiglie italiane, insomma, una minoranza non trascurabile, nel
giro di un anno ha mangiato un quinto o anche un quarto in meno
dell'anno prima. Un'altra minoranza ha continuato a vivere nel mondo,
per tutti gli altri fasullo, della tv. La maggioranza ha fatto altri
debiti, ha stretto la cinghia e ha aumentato le puntate al
superenalotto. Tutta la politica andrebbe letta a partire da questo. La
strategia piu' diffusa e' "Mangino delle brioches". Oppure: "Lasciate
che la mafia divori il sud. Qualche briciola per noi politici restera'
pure".

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Lettres persianes. Anche il popolo iraniano quanto a maturita' non
scherza. Ha eletto a gran maggioranza il candidato indicato dal Sacro
Collegio (tale Ahmadinejad: ma non gli potrebbero dare nomi piu'
cristiani, tipo Rutelli o Pera?), ha mandato a quel paese i timidi
"riformisti" frequentatori della Teheran-bene, ha menato per
soprammercato un po' di studenti contestatori (ma senza sbatterli poi a
Bolzaneto: c'e' un limite a tutto) e ha festeggiato in piazza con
cortei e camicie verdi, che la' sono guardie islamiche e non padane.

Ahmadiroli e' stato eletto soprattutto grazie alla campagna contro la
delinquenza ("Tagliamo le mani ai ladri! Castriamo gli stupratori!")
che da qualche tempo turba quel felice paese. Gli iraniani piu'
acculturati ci sono rimasti un po' male, non immaginando che le idee
brianzole potessero un giorno spandersi anche nella civile Persia.
Comunque l'ayatollah von Baba', che e' un moderato, ha rassicurato il
presidente laico Azel Champalla' che la Chiesa tollerera' la presenza
dello Stato, purche' beninteso quest'ultimo se ne stia al suo posto e
non sia invadente.

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Marketing. Tokio. Si chiama Gennaro Esposito il nuovo supermegamanager
della Sony, la multinazionale nipponica dell'elettronica di consumo. La
marketing strategy del nuovo Ceo e' basata su una innovazione
rivoluzionaria, il "customer tricking", gie' sperimentato con successo
a Forcella. Funziona cosi': si offre al cliente, a basso prezzo, un
apparecchio elettronico elegantemente confezionato; nella confezione
pero', invece dell'apparecchio in questione, si mette un device di
minor valore, tipicamente un mattone. La differenza fra il costo di
quest'ultimo e la somma versata dal cliente costituisce l'utile
aziendale. La Sony, cosi', ha gia' messo in vendita dei "Cd" che in
realta' non sono affatto Cd ma dei simil-Cd riversabili solo tre volte.

Il cliente viene "avvertito" con una scritta in caratteri piccoli,
possibilmente in giapponese, e il gioco e' fatto. Per differenziarsi
dagli originari datori di lavoro di Mr Esposito, il Creative Imaging
Office della Sony ha gia' inventato una giustificazione: e' per
difendersi dai truffatori.

(Se questa piccola storia, come faccio spesso, la mettessi su un Cd
insieme ad altre - tutte scritte da me - e ve le regalassi, dovrei
pagare una tangente di cinquecento lire al cugino di Mr Esposito, don
Pasquale Esposito detto O' Gratta-Gratta, che e' presidente della Siae
la quale prende un "contributo" di un quarto d'euro sul prezzo di ogni
Cd vergine messo in commercio in Italia. Misteri del marketing).

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Pera. Un personaggio del Codice da Vinci.

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Un paese senza. Su Repubblica, che la pubblica chissa' perche' nella
pagina delle lettere, la seguente piccola storia avvenuta a Firenze. Un
prete s'introduce in una casa di riposo e, a insaputa dei parenti, dei
medici di chiunque altro, "converte" un vecchio paziente, novantenne,
di religione ebraica. Gli fa firmare una dichiarazione d'abiura
dall'ebraismo e se ne va tutto felice. I parenti, quando lo sanno,
fanno una lettera al vescovo - che pero' non risponde. Gli ultimi casi
di conversione *forzata* dall'ebraismo al cattolicesimo nello Stato
Pontificio (quello di allora) risalgono a fine Ottocento; ma ancora
l'anno scorso illustri autori "cattolici" (ad esempio Mortara)
difendevano queste pratiche con l'argomentazione del pro bono animae.

Se fossimo in un paese civile, e non lo siamo, il prete sarebbe gia' in
galera e il suo vescovo, in piedi di fronte al prefetto, dovrebbe
dimostrare la propria eventuale estraneita' al reato. Ma siamo dove
siamo, ed e' gia' tanto che un episodio del genere venga pubblicato,
parlando d'altro e con pochissimo risalto, su una pagina interna di un
giornale "laico".

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Cosa vale di piu'. "In nome del diritto a salvare la vita dei nostri
cittadini" il governo brasiliano ha deciso di non rispettare i brevetti
delle multinazionali farmaceutiche, e di produrre direttamente e a
basso prezzo i farmaci salva-vita che quelle vendono invece a carissimo
prezzo. Il provvedimento riguardera' subito il Kaletra, un composto
anti-Aids prodotto finora solo dalla Abbot. Puo' darsi che l'esempio
del Brasile sia seguito dai governi di altri paesi in cui i "diritti"
delle multinazionali valgono attualmente di piu' della vita dei
cittadini.

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Mafia. Sequestrati dalla Finanza immobili e denaro per oltre un milione
di euri a Filippo Aiello, genero e braccio destro dell'imprenditore
mafioso Gaetano Graci.

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Economia. Rinviati a giudizio per usura dalla Procura di Palmi 41
dirigenti di Antonveneta, Banca di Roma, Monte dei Paschi, Banca
Nazionale del Lavoro, Banca Regionale Calabrese e Carime. Fra loro
Geronzi di Capitalia, Abete della Bnl; Marchiorello e Ceola
dell'Antonveneta e Fabrizi, del Montepaschi. L'inchiesta e' nata da un
esposto relativo al fatto che le banche in questione applicano al Sud,
e in particolare in Calabria, tassi d'interesse piu' alti che nel resto
del Paese.

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Segreti. Tredici agenti segreti americani ricercati dalla polizia
italiana, su ordine della Procura di Milano, per avere rapito su
territorio italiano un egiziano che poi, trasportato all'estero, e'
stato torturato e fatto sparire. Si sospettano possibili complicita' di
"basisti" italiani. Il caso Calipari ovviamente non c'entra. Pero' si
capisce meglio alla luce di questo.

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Inganni. Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi avrebbe tempo
addietro ingannato i Reverendi Padri del Collegio dei Salesiani, con
cui era in rapporti professionali, dichiarando loro che sarebbe rimasto
in casa a studiare mentre invece era dedito a perpetrare i reati di
affissione clandestina e oltraggio a Capi di Stato Esteri (in f.s. il
signor Dugashvili Giuseppe, predecessore dell'attuale signor Putin). Il
reato, secondo le stesse ammissioni del Berlusconi, non sarebbe stato
portato alle estreme conclusioni solo per l'intervento di alcuni
volenterosi cittadini, che l'avrebbero anche aiutato a scendere dalla
scala su cui s'era posto per condurlo a termine. E' il primo caso
conosciuto di violazione della legalita' da parte del signor B. e anche
l'ultimo che, sia pure a distanza di 57 anni, egli abbia onestamente
riconosciuto.

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Liberta' 1. Ancora censura su Mare Nostrum, il documentario di Stefano Mencherini sulla
drammatica situazione degli emigranti in Italia e sul dramma dei centri come quello (il Regina Pacis) di don Cesare Lodeserto. Censura bulgara anche sullo sciopero della fame di protesta del
regista, e su quello dei numerosi intellettuali
e operatori di pace che, a staffetta, si sono uniti a
lui.

Bookmark: http://www.stefanomencherini.org

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Liberta' 2. Il portavoce degli indios messicani, Marcos, prevede un
attacco a breve delle forze governative contro i pacifici insediamenti
indi nel Chiapas. Per questo motivo gli organi di autogoverno delle
comunita' indigene hanno invitato ad allontanarsi i volontari civili
presenti sul posto nel quadro dei vari progetti di sostegno
sociopolitici promossi dalle comunita' stesse.

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Liberta' 3. Bloccati con un escamotage del governo diversi concorsi per
magistrati che avrebbero dovuto produrre alcune centinaia di nomine,
fra cui quella - temutissima - di Caselli all'Antimafia. Si va verso la
paralisi della giustizia, gia' ora senza mezzi, col risultato di
lasciare l'Italia in mano alla delinquenza organizzata da Scampia a
piazza Colonna. I giudici, molto moderatamente, si sono limitati a
proclamare un banale sciopero di protesta invece di invocare le Nazioni
Unite o la rivoluzione.

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Razzismo. In provincia di Varese, a gennaio, una donna e' stata
violentata dal suo datore di lavoro. A giugno, un ragazzo e' stato
sequestrato, con l'aiuto di complici, da un rivale in amore, e
violentato anche lui. Poi ci sono i satanisti. A questo punto bisogna
castrare tutti i varesotti o solo quelli "irregolari"?

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Tentazioni. Lettera aperta (su MicroMega) di Flores e d'Arcais al
cardinal Ruini sulle "tentazioni antidemocratiche della gerarchia
ecclesiastica". Antidemocratiche? Al contrario: la gerarchia
ecclesiastica ha accettato una dopo l'altro la liceita' del diritto di
voto, una moderata liberta' d'informazione, la tolleranza verso la
religione ebraica, il governo del Lazio affidato ai laici e non
necessariamente ai cardinali, il riconoscimento (a pagamento)
dell'Italia, l'abolizione della pena di morte per gli scienziati
autonomi e per i gay: il tutto nel giro di pochi decenni. Di questo
passo, arrivera' anche a riconoscere i diritti civili alle donne e
forse addirittura qualche forma rudimentale di democrazia. Tentazioni
democratiche, insomma: anche se ufficialmente (vedi Sillabo) troppa
democrazia e' peccato.

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Curzi. Molla Liberazione, entra nel CdA "bipartizan" della Rai, se ne
fotte delle censure su Marenostrum e gli immigrati, fa assumere Diaco.
Brutta la vecchiaia.

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Cavalleria. Il maestro d'armi Renzo Musumeci Greco ha lanciato una
sfida alla spada all'ambasciatore finlandese a Roma per difendere "la
reputazione del nostro amato leader Silvio Berlusconi". Berlusconi,
come si ricordera', era stato coinvolto in una equivoca relazione con
un taglialegna finlandese, tale Tom of Finland, spiegando poi di averlo
fatto solo per fare assegnare un centro internazionale alla citta' di
Tanzi (una sua precedente amicizia). In Finlandia, dove la distinzione
fra vita privata = e le funzioni pubbliche e' piuttosto sentita, ne e'
nato uno scandalo, che per ovvi motivi di opportunita' i giornali
italiani hanno preferi= to edulcorare sostituendo una signora
all'aitante boscaiolo.

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Una giornata particolare. Un paio di mesi fa avevano fatto una legge
(piu' o meno il vecchio testo Unico di Pubblica Sicurezza) per
obbligare i portinai a "riferire ogni circostanza utile alla
prevenzione e repressione dei reati", cioe' a fare la spia, come negli
Anni Trenta. Adesso arriva il Partito Unico e, all'interno del partito
unico, una chicca: il vecchio "fiduciario di fabbricato", quello che
organizza le riunioni dei camerati, avanguardisti e Giovani Italiane
del caseggiato, denuncia eventuali scritte sovversive in cortile,
vigila sulla compattezza politica degli inquilini e, in caso di guerra,
provvede alla vigilanza antiaerea e alla "ordinata evacuazione negli
scantinati".

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Cronaca. Roma. Pericolosa organizzazione di ladri di biciclette
sgominata dai Cc della Compagnia di P.zza S.Lorenzo in Lucina. I
militari, dopo lunghe indagini, hanno accertato che i velocipedi,
razziati col favore delle tenebre lungo le stradine del centro,
venivano caricati su un autocarro adibito al trasporto di frutta e
ortaggi per le botteghe cittadine. Una volta terminato il "carico", il
mezzo si dirigeva verso la base operativa della banda, sita in un
garage ubicato nella cittadina di Fondi (Roma).

I carabinieri, dopo aver lungamente pedinato l'autoveicolo, hanno
infine interrotto il losco traffico, assicurando alla giustizia i
malviventi.

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Cronaca. Roma. Cesare Ciavarella, 45 anni, operaio disoccupato, per
mantenere la moglie malata (abitano in uno scantinato) accetta di
lavorare senza contratto per una ditta di manutenzione. Lo mandano a
riparare il quadro elettrico della piscina di uno dei club piu'
esclusivi di Roma, alla Farnesina. La rete e' tenuta male, e Ciavarella
d'altra parte non e' un elettricista. Parte una scarica e ci resta
fulminato. "Non lavorava per noi, stava solo facendo dei lavoretti a
titolo d'amicizia" ha detto ai carabinieri il = padrone della ditta.

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Cronaca. Lecco. Giovane padano uccide a coltellate la nonna per denaro.
Pavia. Giovane rumeno salva lombardo finito con l'automobile nel
canale.
Civitavecchia. Badante rumena violentata e rapinata di 200 euri dal
figlio dell'anziana assistita, un italiano.
Milano. Albanese cattura bandito (italiano) che aveva appena fatto una
rapina. E ora basta con tutte queste cazzate.

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Spot. Premio Co-scienze per la drammaturgia scientifica a "Lotteria
nucleare" di Francesco Feola.

"Intensi contenuti drammaturgici e una qualita' di scrittura fluida,
capace di stemperare la serieta' dell'argomento - i problemi della
contaminazione e del rischio in centrali nucleari poco sicure come
Cernobyl - in un'ironia lieve e corrosiva, cifra dei dialoghi e del
monologo interiore del protagonista: un ingegnere nucleare italiano,
scapolo incallito e un po' cinico, che subira' un'inattesa "metanoia"
dopo una missione che gli cambiera' per sempre la vita. Il collegamento
alla scienza diventa cosi' un basso continuo ma anche un pretesto per
andare oltre, al cuore della sostenibilita' non solo dell'ambiente,
quanto delle relazioni umane, con un finale spiazzante che merita una
messa in scena con un protagonista di calibro e una regia adeguata".

Bookmark: http://www.lenuvole.com

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Persone. Giuseppe Montana, commissario di polizia, ucciso dalla mafia a
Palermo il 28 luglio 1985. Era uno dei due poliziotti di cui Cosa
Nostra aveva piu' paura (l'altro era Ninni Cassara', ucciso poche
settimane dopo) e giustamente, perche' senza di loro i nostri giudici
sarebbero rimasti senza braccia per lottare. Con Montana, Cassara',
Antiochia, Borsellino, Falcone e gli altri, la mafia era andata
vicinissima a essere distrutta. E' stato necessario tradirli, per
salvare Cosa Nostra. Perche' non e' affatto vero che il potere mafioso
e' invincibile, e quegli uomini l 'hanno dimostrato. Non
dimentichiamoci mai di loro, che hanno combattuto per il popolo e
aspettano che la loro lotta vada avanti.

* * *

Un anno dopo la morte di Montana, il quotidiano di Catania La Sicilia
si rifiuto' di pubblicarne il necrologio perche' conteneva parole
"offensive" per la mafia. Ricordo con precisione il momento in cui il
padre di Montana denuncio' pubblicamente questo. Eravamo davanti alla
lapide di Giuseppe Fava, il 5 gennaio, fra quel centinaio di
antimafiosi che non mancavano mai, in quegli anni bui, di riunirsi
ogni anno a dare testimonianza. Ricordo quel piccolo uomo anziano e
dignitoso che senza alzare la voce raccontava di cio'. Solo alla fine
l'emozione e il dolore gli fecero incrinare la parola. Ricordo noi
compagni che lo ascoltavamo in silenzio, col cuore stretto, pensando
alle cose da fare.

Adesso il padrone di quel giornale, Mario Ciancio, sta chiedendo
finanziamenti alla regione siciliana. "Voglio provvedimenti forti per
l'editoria - ha detto - La regione deve fare una legge per portare
nelle scuole i miei giornali". Di molte cose vergognose che ho visto in
tanti anni in Sicilia, poche sono piu' vergognose e sfrontate di
questa. Nelle scuole siciliane, dunque, bisognerebbe insegnare ai
ragazzi ad essere vili, a non "insultare" la mafia e a tradire i morti.
Portando ad esempio esattamente quel giornale che non ebbe neanche il
coraggio di scrivere "ucciso dalla mafia". Non ci sono parole.

* * *

Come non ce ne sono per commentare la promozione di un uomo come
Alessandro Perugini, fotografato a Genova mentre prendeva a calci in
faccia un ragazzino di quindici anni gettato a terra. E uno cosi'
sarebbe un "poliziotto"? Come chi ha combattuto la mafia a rischio
della vita?
"Italia, Italia... Quanta ingratitudine nel tuo nome, quanta miseria, e
quanto debito per l'avvenire".

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Giancarlo wrote:
< Il nostro Presidente del Senato presentando il libro dell'ex
cardinale Ratzinger (diventato nel frattempo il n.1 di uno Stato
confinante con quello italiano) scrive nell'introduzione che gli aborti
(previsti dalla Legge dello Stato Italiano) sono dei "piccoli omicidi
commessi dagli adulti". Nell'attesa che qualcuno dell'opposizione
abbia uno scatto d'orgoglio e se ne fotta una volta tanto di rischiare
di perdere mezzo voto cattolico, vorrei formare con chi ci sta un
comitato per la difesa della Legge sull'aborto il cui primo atto sia
accogliere il maggior numero di donne e uomini che hanno beneficiato e
vorranno poter beneficiare in futuro di questa legge e dare mandato ad
avvocati giusti di querelare il sig.Marcello Pera ed il sig. Joseph
Ratzinger per calunnia, avendo chiamato "assassini" persone che si sono
avvalse, nei limiti previsti, di una Legge dello Stato >

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mimmolombezzi@fastwebnet.it wrote:
< Nuovi format: "L'Isola dei laicisti". La conduzione una volta tanto
non sara' affidata alla solita coscialunga che seduta sulle sue
opinioni tracima tette e sorrisi ma a una voce off, calma, profonda
paterna un po' lontana e soprattutto tedesca. Lo scenario sara'
un'isola dell'Adriatico un po' brulla con una collocazione indefinita a
meta' fra Otranto e il Bosforo. E' il contesto del nuovo format che
inoltrero' al Dott.Cattaneo prima che la banda dei pane&cicoria gli
ciuli la poltrona a favore di qualche relitto del comunismo
polpottista.

L'"Isola dei laicisti" fara' un botto di ascolto:
- perche' i "laicisti" non dovendo difendere un'immagine pubblica di
monogamia e castigatezza potranno portare sull'isola e dentro il CPC
(centro di permanenza cablata) delle belle ragazze che alzano
l'audience a tutti, credenti e non. I detenuti pero' non potranno
toccarle (niente scopate i n diretta come nel GF!)
- perche' sara' il primo reality che rappresenta davvero la realta'
dell'Italia: un'isola laica circondata dall'oceano degli embrio-con e
degli atei-clericali.

L'Istituzione in cui saranno chiusi i "laicisti" sara' una via di mezzo
fra Pianosa e un girone Dantesco. Un reparto di punizione simile al
"boicot" di Goli Otok o alla sezione "A" di Guantanamo ospitera' gli
Atei, abbigliati con le caratteristiche tute arancioni (pensate che
hanno ancora un sito e venerano Giordano Bruno). L'evento del reality,
che verra' raccontato dalla voce-off, sara' il ravvedimento e la
conversione dei reclusi, specie di quelli che appartenevano al jet set
di quella scienza ancora convinta che il mondo sia nato da
un'esplosione >

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Luigi F. wrote:
< Ho letto il suo articolo del 7 giugno sui ragazzi di Capaci che
organizzano, nei fatti, una efficace lotta contro la mafia. Sono
d'accordo che va fatta una critica radicale alla politica anche dei
Partiti di sinistra; ma senza cadere nell'indeterminato, perche'
sarebbe non vero e sbagliato, e senza assumere o, peggio, alimentare
una posizione di qualunquistico distacco dalla politica >
* * *
Vuole avere la cortesia di specificarmi quando esattamente ho fatto
critiche "indeterminate" ai "Partiti" di sinistra o a chicchessia? Sono
nella sinistra da trentott'anni e faccio questo mestiere da piu' di
venti. Adesso, ad esempio, Le scrivo qui su questa e-zine e non sul mio
giornale, i Siciliani perche' quest'ultimo, pur essendo economicamente
sano e professionalmente valido, venne "scaricato" dalla Lega delle
Cooperative (a cui pure era affiliato) che preferi', in Sicilia, fare
affari con i Cavalieri del lavoro che noi denunciavamo. Chieda
particolari su questa storia all'on.le Lanfranco Turci, a suo tempo
responsabile della Lega delle Cooperative, ed eviti per l'avvenire di
rivolgermi critiche indeterminate e qualunquiste.

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dinamitebla@inwind.it wrote:

< Alessandra parte, a parer mio, da un presupposto completamente
sbagliato, dando per scontato che il fronte antiastensionista
coincidesse con il fronte del si'. Non avevo firmato per il referendum,
ma sono antiastensionista per vocazione, e se ho votato quattro si' e'
stato solo per il disgusto provocatomi da chi ha fatto di vigliaccheria
e irresponsabilita' arma: un attimo prima di impugnare la matita
puntavo al pareggio delle mie schede , due si' e due no, e non per par
condicio, ma per convinzioni personali. Ma, come si dice, non esistono
atei in trincea... >

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stefanococchia wrote:

< "In buona sostanza, la loro totale mancanza di autocritica vuol farmi
intendere che sono libera e civile solo se la penso come loro. Vuol
dire che sono donna pensante solo se penso come Ferilli e Lella
Costa...". Cara Alessandra, mi dispiace, ma le cose non stanno cosi'.
Sei libera e civile quando ti esprimi, non quando taci. Hai taciuto
credendo in questo modo di esprimere un'opinione ma la tua astensione
non ha prodotto esclusivamente il mantenimento di una legge fatta male
ed in fretta ma anche e' stato la negazione del diritto altrui ad
esprimersi e, se la tua consapevolezza contemplava cio', perdonami, ma
lo trovo sbagliato. In tutta sincerita', sono andato a votare quattro
no fra mille dubbi; ma quando mi si chiede un parere io voglio
scegliere e voglio farlo con le stesse possibilita' degli altri >

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Nino wrote:

< Mah, non capisco che cosa voglia dimostrare. Che siamo un paese di
babbioni solo perche' al referendum il 76 per cento (74 astenuti e 2
contrari all'abrogazione della legge 40) degli italiani vi ha risposto
picche? Troppo semplicistico ignorare il dissenso laico, anche
femminista e ambientalista, alla manipolazione embrionale e all'aria di
eugenetica che tirava. Lei dice che nel 1974 gli italiani erano
cittadini ed oggi invece sono sudditi. Io ricordo gli anni settanta
come i peggiori della nostra storia, percorsi da un clima
d'intolleranza politica, di violenza (piu' rossa che nera),
d'irrespirabile appiattimento a sinistra.
Montanelli era allora l'unica "stecca nel coro" a difendere a spada
tratta i valori di un liberalismo borghese da tutti ripudiato per vile
conformismo. Capisco che per lei quel periodo equivalga ad una "eta'
dell'oro" ma bisogna adeguarsi alle provvidenziali dinamiche della
storia. Tutto il resto che vuol dire? Che le povere donne, visto che si
parla di stupri, si sono supinamente prestate a ritornare oggetti di
conquista?
Guardi che il fatto che non abbiano votato al referendum significa
proprio il contrario. Le donne si sono ribellate ai guru della
tecnoscienza, dei quali non vogliono evidentemente divenire facile
preda. Se hanno scelto i preti ed i vescovi, come stanno facendo in
Spagna alla faccia della inaccettabile e sconclusionata deriva
almodovariana, qualcosa significhera' pure. E forse cio' merita analisi
meno categoriche e un pochino piu' meditate >

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Uriel wrote:
< "Evidente che la competizione con i prodotti cinesi e' impossibile.
Anche riducendo la forbice tra i prezzi alla produzione e i prezzi al
dettaglio, la differenza nel costo del lavoro rende impari il
confronto...". Assurdo. Il divario tra una motocicletta cinese e una
italiana arriva, al prezzo finale, sino al 70 per cento. Per altri
prodotti va dal 40 al 50 per cento. Stiamo parlando del prezzo finale,
cioe' di cio' che compone il fatturato complessivo di un'azienda presso
il prodotto finale. Affermare che il costo del lavoro sarebbe
responsabile di tale divario equivale a dire che in occidente il 70 per
cento del *fatturato* complessivo finisca ai lavoratori. C'e' un
piccolo problema: i comunisti piu' duri parlavano di dare agli operai
il 50 per cento del plusvalore, cioe' del margine, dell'utile. I
sognatori come Bakunin pensavano di dare ai lavoratori il 100 per cento
dell' *utile*, non del fatturato. Dare il 70 per cento del fatturato
aziendale al lavoratore e' un'idea cosi' comunista che persino Bakunin
l'avrebbe giudicata troppo utopistica.
Occorre, una volta per tutte, dire la verita': i prodotti italiani
costano di piu' perche' gli imprenditori italiani sono un branco di
cafoni seminalfabeti, incapaci di usare un computer, conoscono a
malappena l'italiano e pochissimo inglese (e si pretende che attacchino
i mercati esteri!), e anziche' investire nell'azienda si comprano la
Bmw nuova, tanto se il prodotto costa troppo il governo svaluta e
pagano tutti. E questa e' la realta' che nessuno ha il coraggio di
dire: perdiamo peso economico perche' abbiamo degli imprenditori di
merda. Il costo della manodopera NON puo' , nemmeno nelle piu'
forsennate economie a socialismo reale, incidere per il 50 per cento
-70 per cento del prezzo finale >

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longoborina wrote:
< Sacco e Vanzetti ricorrono in tutti gli stati polizieschi: pur di
tacitare l'opinione pubblica surriscaldata dalle notizie di giornalisti
d'assalto, si immolano i due o tre primi indiziati e la... civilta' e'
salva! Del nordafricano che su di una spiaggia ha salvato due italiani
che affogavano in mare, perdendo la vita, nessuno se ne ricorda e
nessuno apre il becco per dire accogliamo questa gente. Se due ragazzi
frustrati da situazioni disperate in cui si vengono a trovare,
combinano un guaio, allora bisogna castrare tutti i marocchini di
stanza nel ducato di Milano o di Venezia >

________________________________________

Rinaldo scrive:
< Leggo con costanza la sua e-zine, e posso dire di condividere= quasi
sempre le sue idee. Ma una cosa mi turba... quando e' stata l'ultima
volta che e' stato a Treviso, o meglio lei e' mai stato qui nella
Marca? A suo giudizio altro non siamo che una manica di barbari
razzisti. Lei da' un'immagine della mia citta' solo per le
dichiarazioni di un Sindaco (ora prosindaco) esibizionista e a cui
piace dare scandalo. Spero che lei abbia la fortuna di parlare con le
persone di Treviso, di vedere con i suoi occhi come si vive qui, e di
constatare che incredibilmente gli immigrati non hanno catene ai piedi.
Trovo facilissimo giudicare senza conoscere, il luogo comune e' sempre
comodo ad un giornalista >
* * *
Mi spiace tanto. Il "sindaco esibizionista" (prosindaco ma sempre
padrone) e' votato dalla maggioranza dei cittadini e dunque devo
ritenere che ne rispecchi l'etica e il modo di pensare.
Esattamente come a Catania, ad Agrigento, ecc. Non penso che a Treviso
gli immigrati abbiano le catene ai piedi (ne' ad Agrigento i mafiosi
girano con la lupara in spalla) e penso che anche Norimberga o Monaco
di Baviera, nel '36, fossero delle citta' linde e ordinate. Dopodiche',
ognuno si assuma le sue responsabilita', diversamente rispondera' di
fronte ai posteri di nazismo o di razzismo o di mafia a seconda di
quale "normalita'" avra' innocentemente tollerato.

________________________________________

Nota. Questa settimana mi sono permesso di "rifilare" - cioe', temo, di
censurare - alcuni interventi nella parte in cui si esprimevano in modo
personalmente ingiurioso verso altri intervenuti. Credo di avere
sbagliato, piu' che altro per stanchezza, ma vi prego di evitarmi
un'altra volta situazioni del genere. Possiamo attaccarci benissimo
l'un l'alt ro senza insulti gratuiti (ci sono anche gli insulti
funzionali al discorso, ma prutroppo sono rari) e questo non e' affatto
prova di moderazione ma al contrario di risolutezza. Pensate che un
giorno potrebbe toccare a voi - di sinistra, di destra; comunque
persone civili - di governare il paese e che in questo caso dovrete
esserne all'altezza in tutti i sensi.
* * *
Approfitto dell'occasione per dichiarare la policy sul "passare i
pezzi": si taglia il piu' possibile (la Catena e' breve) salvando
accuratamente il contenuto. Si salvano, controvoglia, le sbrodolature
che esprimono tuttavia una qualche sfumatura d'opinione o d'umore. Si
cerca di far salvo lo stile.
Si pubblicano, per regola, le diverse opinioni. Si ringraziano gli
amici e si rispettano i nemici.
(r.o.)
________________________________________
Per collaborare a questa e-zine, o per criticarla o anche semplicemente
per liberarsene, basta scrivere a riccardoorioles@libero.it -- Fa'
girare.
"A che serve vivere, se non c'e' il coraggio di lottare?" (Giuseppe
Fava)
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(*)(*) La "Catena di San Libero" e' una e-zine gratuita, indipendente e
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