Solo un suggerimento per una riflessione. Non è un'analisi.
Mi è venuto in mente che l'"assuefazione al terrore" e alla guerra è un qualcos'altro che stiamo importando dall'america, insieme alla barbarie della guerra preventiva (spesso contro obiettivi economici + che di sicurezza interna reale), insieme alla PaurA.
Premetto a ciò che segue, che spero che il "cuore" (e si sa, che non è solo di natura "redattiva", ma che comunque s'inganglia a infrastrutture di rete fisiche) non sia sotto l'influenza del timore di "sgombero digitale" per il "caso nazinge*" di qualche mese orsono (fatto molto grave, che sono sicuro che noi tutti ci auguriamo che venga sepolto presto, sia come spavento che come pratica di tribunale).
Ok, le mani avante le ho messe, ma non tanto per paura di essere hiddato (che se lo sarò - sarà certamente solo per il fuoritema) quanto perché temo che, quello dell'influenza della religiosità cattolica sui meccanismi dell'apparato-guerra, diventi un tema su cui noi ci AutoCensuriamo per il nobile e primario istinto di conservare questo spazio autogestito di comunicazione.
E' noto che dietro alla politica di Bush c'è una Classe, non vasta ma potente, e pur sempre una classe. O comunque un "pensiero", che è il pensiero neo-con. Dietro all'inasprimento della illiberalità americana, sopratutto all'esterno dei suoi confini (Irak, Palestina, Istraele, Venezuela, Cuba...) ma anche verso l'interno (New Orleans e i soccorsi negati ai ne(g)ri, le azioni di swarznegger contro le iniziative legislative progressiste (matrimoni gay), progressiva restrizione della libertà di espressione, specie in campo digitale), c'è, appunto, il pensiero neo-con. Ho letto qualcosa di circostanziato sull'argomento in Chomsky, ma immagino che ci siano tante fonti anche più complete.
Dietro il pensiero NeoCon, e il Timore che esso induce tanto sulla popolazione media, quanto sulla stessa Classe dei NeoCon, ha un fondamento "filosofico" - preferirei chiamarlo superstizioso/organizzato - che è la convinzione che si sia sempre lì per lì perché arrivi l'apocalisse (in inglese Armageddon o Revelation). Ciò ha giustificato, anche in epoche pre-globali, teorie come quella della necessità della rincorsa agli Armamenti Atomici. Di fatto c'è dietro tutto ciò chi gestisce sapientemente il Clima di Terrore, aumentandolo o diminuendolo a comando per "orientare" le scelte del multietnico popolo statunitense (come dimostrato in farenite di Micheal Moore - il documentario sui retroscena dell'11 settembre), per poter avere consensi su cose come la guerra in irak o la mancata adesione ai protocolli di kyoto, che invece da sole urterebbero molto le coscienze della gente comune.
Ed ecco qui la mia opinione anti-Razinger. Ho l'impressione che non sia solo per un dovere in quanto appartenenti a una coalizione guerrafondaia, ma anche per un'orientamento che sta prendendo l'estabilishment italiano, che sempre più in Italia si fanno strada l'intolleranza, la paura del popolo estraneo e del povero/diverso. L'intolleranza su altri culti e persino su altri costumi.
La serie di interventi del papa e dei suoi vescovi, dal suo "miracoloso" insediamento certamente, ma maggiormente in questa fase in cui c'avviciniamo alle elezioni, volti a, che so, combattere il gayismo, o a far prendere all'Europa una piega sempre più mono-culturale (qui il senso di SPECIFICARE a priori nella carta costituzione degli Stati Uniti D'uropa LA radice "culturale" cristiana, tutt'al più allargata anche a quella Giudaica), e più ingenerale, a ri-pristinare il primato della chiesa sullo stato costituzionale-concordatario Italiano - o a proibire ex-lege l'autogestione del corpo specie quello femminile (antiabortismo) - oltre che quello delle menti come in ogni sistema religioso; tutto ciò non vorrei che ci porti, più velocemente di quanto non si riesca ad organizzarci per contrastarlo, ad uno stato sul modello americano - con il suo popolo paralizzato talmente tanto dalla paura della possibilità della fine del mondo, da agire come se questa distruzione in realtà fosse desiderabile (stiamo tutti buoni ed aspettiamo rigidi, con le mani congiunte, che il mondo fisico, assurdo e doloroso finalmente finisca). Sarebbe per l'italia, un chiamiamolo "neo-medio-evo".
Ma io, non foss'altro che per non sentirmi rigido, insieme a tutti gli altri, per il Terrore, continuo a sperare che questa nuova idea non attecchisca: non vivremo in un altro mondo governato dalla paura.
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