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[Milano] Rinviato dal questore il corteo della Fiamma
by dal corriere Friday, Jan. 20, 2006 at 11:13 AM mail:

Inopportuna la manifestazione di sabato durante il ricordo della Shoah». Solo tre voti contrari a Palazzo Marino. «Motivi di ordine pubblico». In Comune mozione bipartisan per lo spostamento.

Un «decreto di prescrizione», firmato ieri sera dal questore Paolo Scarpis, rinvia «per motivi di ordine pubblico» il corteo della Fiamma Tricolore, che potrà svolgersi soltanto dopo il primo febbraio e non sabato prossimo, come inizialmente previsto. La prima soluzione sarebbe stata concomitante con le iniziative organizzate per la settimana della Memoria della Shoah, come ricordato anche dal presidente dell’Anpi, Tino Casali, in una lettera indirizzata ieri a Scarpis. Soddisfatto il diessino Emanuele Fiano, che aveva sollevato il caso: «È stata evitata una offesa alla città».

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Palazzo Marino approvata con soli tre voti contrari una mozione che chiedeva lo spostamento. Fiano (Ds): evitata un’offesa alla città. «No al corteo durante le celebrazioni della Shoah». Il questore obbliga la Fiamma tricolore a rinviare la manifestazione di sabato.


Corteo rinviato. Alla fine di un lungo lavoro diplomatico, il questore Paolo Scarpis ha risolto il caso sollevato dal consigliere diessino Emanuele Fiano, indignato perché un corteo della Fiamma tricolore era stato inizialmente programmato per sabato, giusto in concomitanza con il via alle iniziative organizzate per ricordare la Shoah. Il questore ha notificato ieri sera un decreto di prescrizione relativo alla manifestazione del 21 gennaio, prevedendo che la manifestazione stessa si svolga dopo il primo febbraio. La decisione viene motivata con i problemi di sicurezza e di ordine pubblico: in sostanza, si ammette che lo svolgimento del corteo della Fiamma nei giorni in cui si ricorda la Shoah potrebbe dare origine a tensioni. Fiano aveva anche iniziato ieri uno sciopero della fame e della sete (condiviso dal senatore Roberto Biscardini della Rosa nel Pugno e da Davide Corritore, candidato alle primarie del centrosinistra), per protesta contro «questa offesa alla memoria di quanti negli stessi giorni vogliamo ricordare per il loro sacrificio». Ed è stato il primo a ringraziare il questore, «per la sensibilità dimostrata». «Credo - ha proseguito il capogruppo ds - che sia un risultato utile per la convivenza in questa città. Non è stato leso nessun diritto ed è stata salvaguardata la memoria del Paese».
Proprio ieri sera, mentre si attendeva la decisione della Questura, anche il consiglio comunale si è pronunciato a favore di un rinvio: 39 consiglieri su 42 hanno approvato la mozione presentata dallo stesso Fiano in cui si parte dalla considerazione della inopportuna concomitanza non solo temporale ma anche spaziale delle due iniziative, «visto che il percorso previsto per il corteo è assai prossimo alla sede provinciale dell’Anpi».
La mozione è stata firmata anche dalla consigliera di An, Carla De Albertis: «Sono d’accordo, non in solidarietà con l’Anpi, ma perché non si chiede di vietare la manifestazione. E sono però amica e rispettosa della comunità ebraica e del giorno della memoria». Diverso il parere della sua collega Barbara Ciabò e dei consiglieri Ettore Tenconi (Lega Nord) e Giovanni Terzi (FI): «Nessuno - ha sostenuto Tenconi - può arrogarsi il titolo di essere più democratico degli altri e imporre quindi divieti a chicchessia».
Nel frattempo, anche sul sito http://www.onemoreblog.it , che aveva raccolto la denuncia di Fiano, si erano affollati i messaggi di chi chiedeva di mobilitarsi contro lo svolgimento del corteo nella settimana della Memoria. E Fiano aveva spiegato che «la cosa veramente grave è che sul sito della Fiamma Tricolore si annuncia che si sta per chiudere l’accordo politico con la Cdl. La Fiamma, dunque, sarà alleata di Berlusconi alle elezioni...».

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ciups
by quindi che si fa? Friday, Jan. 20, 2006 at 11:35 AM mail:

OK è stato annulato il corteo fascista ma noi che si fa? lo stesso pzz loreto? fate sapere grazie

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fascisti in AN
by CAF Friday, Jan. 20, 2006 at 12:57 PM mail:

A Milano la convergenza fra estrema destra e destra "istituzionale" è ampliamente documentata dalla presenza di noti esponenti del neofascismo direttamente all’interno di Alleanza Nazionale. Ricordiamo per primo l’ex terrorista nero dei NAR, Lino Guaglianone, candidato in AN alle scorse elezioni regionali e probabilmente ricandidato alle prossime comunali. Nel suo "comitato" emergono nomi tristemente noti alla cronaca politico-criminale milanese: gli ex terroristi anni ’70 Nico Azzi, Cesare Ferri e Maurizio Murelli, oggi ideologhi della subcultura neonazista; l’ex trafficante d’armi Domenico Magnetta (legato alla malavita calabrese e coinvolto nell’omicidio del giovane neofascista milanese Alvarez), gli ex esponenti della Fiamma Tricolore di Pino Rauti, Fabrizio Fratus e Marco Valle ed il loro referente in Comune, il nostalgico Roberto Longhi Lavarini, già Presidente "mussoliniano" di Zona 3, attualmente in Zona 2 come "indipendente di destra" eletto in AN. Tutti costoro fanno liberamente attività "politica", revisionista, apologetica e razzista all’interno del partito di Fini, godendo dell’appoggio della famiglia fascista-mafiosa dei La Russa. Gurda caso, sia i figli di Ignazio che del fratello europarlamentare Romano, fanno arti marziali in quella vera e propria fucina dei picchiatori fascisti che è la Palestra Doria di Via Mascagni, di proprietà dello stesso Guaglianone. Sono queste le vergognose convergenze e convivenze che gli antifascisti milanesi devono pubblicamente denunciare.

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