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Stop War on Drugs
by TPO Tuesday, Mar. 07, 2006 at 6:15 PM mail:

Sabato tutti a Roma!

STOP WAR ON DRUGS
Dopo mesi e mesi di stallo il ddl Fini è diventato legge e lo è diventato nel modo più infame possibile.
La legge più liberticida in materia di droghe che questo paese ricordi è stata infatti emanata all’ interno del decreto legge sulle olimpiadi.
Sottraendo alla discussione parlamentare un provvedimento di questa portata e facendo carta straccia delle prerogative che la nostra Costituzione assegna ai decreti legge questo goveno ha dimostrato,oltre alla ormai nota anima repressiva ,la natura delle sue ultime boutade.
Dal provvedimento sulle droghe al tentativo di aprire forzatamente i cpt di Gradisca e Bari,è evidente infatti una corsa ad accaparrarsi gli ultimi voti di quella parte di elettorato più xenofobo e reazionario.
Che a farne le spese siano i migliaia di migranti che attraversano questi territori o milioni di consumatori eo tossicodipendenti poco importa ai signori della "Casa delle Libertà" La nuova legge, repressiva ed ideologica, non distingue tra droghe leggere e droghe pesanti, tra chi spaccia e chi consuma e delegittima il ruolo del servizio pubblico azzerando le politiche di riduzione del danno.
Punto clou della legge è l’ affidamento dell’esecuzione penale ai privati attraverso la certificazione dello stato di tossicodipendenza e la presa in carico da parte delle comunità carcere.
Ancora una volta assistiamo alla volontà di delegare o sub-appaltare i meccanismi del controllo e della detenzione a soggetti privati, costruendo delle anomalie pericolosissime all’ impianto dei diritti individuali.

Si apre quindi un florido mercato per le comunità terapeutiche private.
Avranno l’ autorità per garantire davanti al tribunale lo stato di tossicodipendenza del soggetto e riceveranno contributi statali in relazione al numero di reclusi presenti nelle proprie strutture. Quindi più tossicopendenti saranno certificati e più finaziamenti verranno erogati.
E’ evidente il conflitto di interessi.
Quel conflitto di interessi che abbiamo svelato il marzo scorso quando tra le provocazioni della polizia e le titubanze e le timidezze di alcuni esponenti politici locali contestammo l’ inaugurazione del carcere vergogna di Castelfranco Emilia.
Non possiamo dare cittadinanza a questa idea folle di controllare e proibire ogni comportamento sociale, di incarcerare migliaia di persone, di legiferare su una problematica come quella delle sostanze con un’ accozzaglia di norme ideologiche e prive di un minimo fondamento medico e scientifico.
Nel programma non abbiamo letto una sola riga sulla questione droghe e le uniche che potrebbero metterci di buon umore sono;
legalizzazione delle droghe leggere,incenivi all’ autoproduzione e riduzione del danno.
Fino ad allora continueremo a denunciare le gigantesche ipocrisie che sono alla base di ogni approccio ideologico e conservatore alla questione sostanze.
TPO BOLOGNA

Per dire no al proibizionismo e per lanciare una campagna di disobbedienza alla legge fini

- 9 marzo
presidio Psicoattivo ore 12 piazza re Enzo.
TPO - LIVELLO 57 - CACUBO

- 11 marzo tutti a Roma
Manifestazione Nazionale contro la legge Fini ore 10 stazione Bologna.

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