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da serpica naro ai presi a milano
by downleftist Sunday, Mar. 12, 2006 at 11:45 AM mail:

è urgente riflettere su quello che è successo ieri a milano, capire cosa non ha funzionato e quale debba essere il ruolo dei movimenti e dell'antifascismo oggi

Cari compagni, è innegabile che la giornata di ieri non abbia funzionato. 43 compagni arrestati sono una grande responsabilità per chi ha organizzato la manifestazione milanese. Avrebbero potuto avere un senso se fossero serviti a chiudere le porte dell'arena politica, o anche solo di Milano, a quei quattro fascistelli che oggi pensano di poter tornare tranquillamente a farsi i saluti romani in pubblico, ma così non è stato.
Anzi, la manifestazione è riuscita a dare loro quello spazio politico che altrimenti si sarebbero sognati. Non sto parlando dello spazio fisico della piazza, che al massimo può dar fastidio a chi ci abita, ma di quello oggi centrale della comunicazione. E' lì che abbiamo perso la battaglia. Il messaggio che è passato è, a vederla in modo ottimistico, la riproposizione dei vecchi opposti estremismi, o, peggio, la prepotenza di un gruppo che non voleva far esprimere il proprio pensiero ad un altro (anche se errato o illegittimo). Il senso della manifestazione si è così capovolto, e diventano centrali nella battaglia politica quei benpensanti che hanno preso a calci i compagni fermati, mentre dei cittadini che hanno aperto le porte a chi scappava nessuno parlerà mai.
E' urgente domandarsi quale debba essere il ruolo dei movimenti e cosa debba essere l'antifascismo oggi. Non per non ostacolare la "sinistra" istituzionale (Rifo in primis) che fra meno di un mese va alle elezioni: della battaglia di quelle forze politiche non ce ne deve fottere un cazzo perchè si combatte su un campo, con obiettivi, modi, tempi e linguaggi che non sono nostri. E neanche per ripudiare l'azione diretta, che fa parte del nostro dna e può essere, talvolta, un ottimo strumento di battaglia. Ma occorre ripensare l'azione diretta, che non può essere solo scendere in piazza a fare riot. Molto più ficcante e vincente sono azioni come quella, per rimanere a Milano, di Serpica Naro, che stupiscono, colpiscono e vincono. E il momento di riflettere sul futuro del movimento, abbandonare le posizioni resistenziali e creare un nuovo immaginario. L'alternativa non può più essere tra i calci in culo dei benpensanti e la resa à la Caruso (o per rimanere sempre a milano à la Farina).
Siamo nel 2006 e, che piaccia o meno, la politica è cambiata. E' l'ora che anche il movimento inizi a fare un'altra politica.

Libertà per gli antifascisti arrestati

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