La notizia della conferma dell'arresto per 34 compagni e compagne
per devastazione e saccheggio riconferma la natura di “STATO DI POLIZIA” dell’attuale governo di moderno fascismo;
L’ANTIFASCISMO NON SI ARRESTA FUORI GLI ANTIFASCISTI DALLE GALERE
La notizia della conferma dell'arresto per 34 compagni e compagne per devastazione e saccheggio riconferma la natura di “STATO DI POLIZIA” dell’attuale governo di moderno fascismo; l’azione repressiva, un'azione di tipo Genova in cui gli aggrediti diventano aggressori e gli aggressori aggrediti in un clima di solidarietà nazionale che mette in luce come Berlusconi e Prodi siano due volti della stessa medaglia.
Vengono criminalizzati gli antifascisti, accusati di violenza, e non si spende una parola sull’ideologia di morte dei neo-nazifascisti della Fiamma Tricolore, legittimati a sfilare con simboli e slogan inneggianti al fascismo e al razzismo. Queste ideologia vengono sempre più sdoganate poiché hanno un referente istituzionale nel fascismo e nel razzismo di stato espresso dalle politiche antipopolari, antiproletarie e reazionarie di questo governo.
Esprimiamo solidarietà agli antifascisti arrestati e chiediamo la loro immediata scarcerazione rivendicando le motivazioni che hanno spinto i compagni a scendere in piazza: l’ antifascismo non si processa.
Condanniamo fortemente il divieto per il già previsto corteo in occasione dell’anniversario dell’uccisione di Dax e rivendichiamo la giustezza dei contenuti espressi dagli antifascisti che hanno cercato di impedire che a Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, sfilassero i neonazifascisti.
Il governo Berlusconi-Storace , dei servizi e dell'illegalità, in questa campagna elettorale, cerca di deviare l'attenzione delle masse dai problemi reali, scatenando una caccia, all'antifascista, all'autonomo, ai centri sociali.
Prodi/Unione/Rifondazione dimostrano alla luce dei fatti e delle dichiarazioni rilasciate di che pasta sono fatti e da che parte stanno: utilizzano in modo strumentale, a fini elettoralistici, un antifascismo retorico puramente celebrativo mentre nei fatti praticano il revisionismo rigettando i valori e gli insegnamenti della Resistenza.
Proletari Comunisti promuove e organizza iniziative davanti ai cancelli delle fabbriche e nelle piazze contro la Repressione, lo Stato di Polizia e il governo di moderno fascismo e lancia l’appello su queste parole d’ordine per una mobilitazione di massa e popolare a Milano sotto S. Vittore il 18 marzo.
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