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Milano - La Moratti al corteo? E’ una provocazione
by dal corriere Sunday, Apr. 30, 2006 at 11:33 AM mail:

Il candidato dell’Unione cambia strategia e attacca l’avversario alla corsa per Palazzo Marino. Retescuole: rivendichiamo il diritto al fischio. Ferrante: non ho mai visto i padroni sfilare con i lavoratori il Primo maggio. Il ministro: vado lo stesso.

Letizia Moratti accetta l’invito dei sindacati: domani scenderà in piazza tra le bandiere dei lavoratori. Un sì che fa discutere. E che scatena la reazione di Bruno Ferrante: «Non ho mai visto i padroni sfilare con i lavoratori. La presenza del ministro al Primo maggio è una provocazione». Pronta la risposta del ministro: «Lavoro da quando avevo 18 anni». Polemiche. Che spaccano il centrosinistra e il sindacato.

POLEMICHE E FISCHI - Tre giorni fa la dichiarazione dell’ex prefetto sul «doppio invito» dei confederali: «Se ci sarà l’occasione per stare insieme, non ho alcuna difficoltà e non vedo perché no». Ieri cambio di rotta: «Si va a una manifestazione quando se ne condividono i valori. È vero, mi ero detto favorevole alla presenza della Moratti. Ma poi il ministro ha siglato un’alleanza con la Fiamma Tricolore». Ferrante parla di strumentalizzazione: «Non vedo che cosa c’entri la Moratti con il Primo maggio. La candidata del centrodestra spera nei fischi per aumentare il consenso».
E mentre Bruno Ferrante precisa che «con il termine "padroni" mi riferivo semplicemente a un dato di fatto, Moratti appartiene all’ambito dei datori di lavoro», si innescano le polemiche con i confederali. «Non so quali valutazioni - continua l’ex prefetto - abbiano ispirato l’invito di Cgil, Cisl e Uil. Le ritengo comunque sbagliate». Onorio Rosati, segretario della Camera del lavoro, si limita a rispondere: «Sono stupefatto da dichiarazioni così inopportune». E ribadisce: «Non sono stati invitati né il padrone né l’ex prefetto, solo i due candidati sindaco».
Letizia Moratti non si scompone e sorride: «Ho sempre lavorato, da quando avevo 18 anni, tranne qualche giorno durante la maternità». Lei, comunque, ci sarà: «Per me questo invito è molto importante. Il sindacato ha un ruolo fondamentale». Dovrà fare i conti, questo è sicuro, con i fischi dei genitori e degli insegnanti di Retescuole, il movimento di protesta alla riforma. I militanti porteranno in manifestazione migliaia di fischietti: «Rivendichiamo il diritto democratico al fischio come espressione popolare di dissenso». Paolo Cento dei Verdi invita la Moratti a non partecipare: «La festa dei lavoratori esprime cultura e contenuti del tutto alternativi a quelli rappresentati dal ministro».

DUE CORTEI - Cgil, Cisl e Uil partiranno domani alle 9.30 da Porta Venezia per arrivare in piazza del Duomo. Dal palco parleranno i tre segretari generali milanesi delle confederazioni: Roberto Monticelli (Uil), Fulvio Giacomassi (Cisl), Onorio Rosati (Cgil).
Assente il sindaco: il Comune di Milano sarà rappresentato dall’ assessore al Lavoro, Carlo Magri. Nel pomeriggio, la candidata del centrodestra sarà alla «festa di Milano» (organizzata dalla Moratti stessa) al Parco delle Cave, mentre la Cub, alle 15, sfilerà per la Mayday contro il precariato da piazza XXIV Maggio fino in piazza Castello. Concerti e spettacoli continueranno fino a tarda sera

MEZZI PUBBLICI - Domani il trasporto pubblico funzionerà dalle 7 alle 20. Le linee di superficie del centro potranno subire variazioni durante le manifestazioni, mentre le metropolitane posticiperanno di un’ora le prime corse. Per informazioni contattare il numero verde 800.80.81.81 (operativo tutti i giorni dalle 7.30 alle 19.30) o consultare il sito internet http://www.atm-mi.it .

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