Chi ha organizzato la partot (supportata logisticamente da realtà come xm24, vag61, tpo) dichiara: "Si sono 'infiltrate' persone 'che non c'entravano nulla'"; "gli organizzatori si sono recati al commissariato (...) per chiedere aiuto e fermare il rumore, (...) la stessa domanda e' stata fatta ad una pattuglia di carabinieri". Possono essere posizioni anche solo lontanamente condivisibili da realtà che si vogliono di movimento?! L'anno prossimo certe cose dovrebbero essere chiarite meglio.
PAR TOT PARATA Gli organizzatori: "Chiediamo scusa ai residenti ma nessuno ci ha aiutato a evitare i disagi"
Resta l'amarezza degli organizzatori che però non si arrendono e passano al contrattacco:" Alle 3 di notte siamo anche andati al comissariato per chiedere aiuto e fermare i più facinorosi"
Bologna, 12 giugno 2006 - Gli organizzatori della "Par tot Parata" chiedono scusa ai residenti di via del Pratello e di piazza San Francesco per i disagi subiti sabato notte, ma al tempo stesso lanciano dure accuse: "Siamo stati lasciati soli" a fronteggiare i "fracassoni".
Rispetto ai residenti, invece, "comprendiamo e siamo solidali: la parata non era questo, non e' mai stato questo e non lo vuole essere", dicono riferendosi all'invasione "fracassona" nelle due zone. "La festa e' nata come celebrazione delle differenze ed esempio di cittadinanza attiva, parata del volontariato, delle associazioni e dei gruppi informali che si sono impegnati gratuitamente per una festa che vuole animare le strade, non e' nata per creare disagi", dicono i promotori della Par tot assicurando che "dopo il gioioso e positivo svolgimento" della parata si e' fatto "di tutto per far smettere la musica, bloccare i tamburi e quant'altro". E comunque, "tra la gente della piazza, non c'era piu' nessuno degli artisti della parata, con i quali esiste una condivisione di intenti e di rispetto".
Si sono "infiltrate", invece, persone "che non c'entravano nulla, che rispondevano con insulti e minacce alle nostre continue e incessanti richieste di silenzio". Ma questa non e' l'unica ragione di amarezza. Ad esempio, oltre alle foto di bottiglie per terra, "potevano essere pubblicate quelle degli organizzatori che per tutta la notte hanno raccolto vetri e immondizia, che fino all'ultimo si sono prodigati e hanno lottato per non screditare un lavoro duro, durato un intero anno". E se da piu' parti in citta' gia' sui rilanciano i "no" al Rave citando proprio i fatti di sabato sera, gli organizzatori della Par tot ricordano che "le migliaia di persone che si sono aggregate al corteo della Parata in Via Indipendenza" superando "ogni nostra previsione e aspettativa".
Gia' quando il serpentone della parata era sul ponte Matteotti, gli organizzatori hanno capito la difficolta' di poter contenere la massa di persone in piazza San Francesco. E poi, "nella parte finale, quando la festa doveva finire, quando abbiamo cercato in ogni modo di farla finire, eravamo da soli: in effetti alle 23, le forze dell'ordine sono partite raccomandandoci di far smettere la musica". Ma appunto, "eravama da soli. E' fondamentale sottolineare, questo punto: alle 3 di notte gli organizzatori si sono recati al commissariato della polizia in via del Pratello per chiedere aiuto e fermare il rumore, la stessa domanda e' stata fatta ad una pattuglia di carabinieri incontrata davanti al commissariato. Ci hanno detto che anche loro non ci potevano fare niente".
Resta quindi l'amarezza: "Siamo dispiaciuti che un lavoro di coinvolgimento dei cittadini senza precedenti sia stato screditato in questo modo. D'altronde comprendiamo la rabbia, ma anche il senso di impotenza dei cittadini". In ogni caso gli organizzatori non si arrendono: "Ancora una volta ci daremo da fare e saremo attivi perche' si possa continuare a parlare, sederci in tempi dovuti intorno ad un tavolo con vigili, istituzioni e associazioni per definire insieme uno svolgimento che riesca a far emergere quello che la Par tot Parata vuole essere: un coinvolgimento dei cittadini durante l'anno, basato sul volontariato, dove i partecipanti ai laboratori socializzano attraverso la creazione artistica e dove il corteo rappresenta il momento di visibilita' e celebrazione".
ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/bologna:5419734:/2006/06/12:
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