solidarietà con i compagni arrestati
SOLIDARIETA’ CON GLI ARRESTATI. PER OGNI COMPAGNO DENTRO MILLE LOTTANO FUORI.
Ieri 15 novembre su ordine della Procura di Cosenza si è verificato l’ennesimo attacco repressivo che ha visto l’arresto di 13 compagni, con immediato trasferimento nelle carceri di massima sicurezza di Trani e di Latina, e 6 arresti domiciliari. Inoltre il provvedimento ha raggiunto un’altra ventina di persone; tutti sono indagati con gli stessi capi d’accusa. Le imputazioni oggetto dell’ordinanza emessa dal GIP di Cosenza Nadia Plastina sono: cospirazione politica mediante associazione al fine “ di turbare l’esercizio delle funzioni del governo italiano, rendendo ingestibile l’ordine pubblico durante il global forum OCSE di Napoli (marzo 2001) e il vertice del G8 a Genova 2001, organizzando e provocando scontri di numerosi manifestanti con le forze dell’ordine”; propaganda sovversiva tesa a sovvertire violentemente l’ordine economico. Con queste accuse, basate su supposti collegamenti con i black block e su una non meglio definita intenzione di turbare l’ordine costituito attraverso una rete del sud, questo stato di polizia mira a seminare terrore, tentando di incatenare tutta una serie di realtà che si oppongono da anni a un sistema che, specialmente nel meridione, evidenzia il suo carattere più brutale, producendo disoccupazione, povertà, precariato e sfruttamento intensivo e mafioso delle risorse. Sono andati a colpire proprio quel meridione che in questi ultimi tempi si sta mobilitando per il diritto a delle condizioni di vita dignitose, rivendicando la volontà di trasformare dal basso una società corrotta dalle connivenze tra mafia, padronato e politici compiacenti. Attraverso queste incredibili imputazioni, di origine fascista, da qui in avanti si potrà accusare chiunque dissenta apertamente contro il capitalismo e i suoi effetti: chi sciopera per la difesa del posto di lavoro, chi manifesta contro una scuola classista e confessionale, chi si batte contro lo scempio delle risorse naturali, chi lotta a fianco degli immigrati, chi si incazza perché ha le tasche sempre vuote e le palle piene. Siamo tutti potenziali terroristi. Dopo i pestaggi e le violenze poliziesche di Napoli e Genova, a Firenze, durante le giornate del FSE, il governo ha avuto premura di non alimentare gli scontri, ma già in quei giorni erano pronte le ordinanze di arresto per i compagni e le compagne colpiti ieri. E’ stata una risposta tardiva ma preventivata alle mobilitazioni della settimana scorsa. Ed è stato anche un monito per tutti coloro che da qui ai prossimi mesi saranno chiamati a mobilitarsi contro la guerra all’Iraq: vogliono mettere in un angolo il movimento chiudendolo nel falso problema della violenza-non violenza, quando poi sono loro a seminare terrore, bombardando, uccidendo e mettendo alla fame intere popolazioni. Esercitando violenza su scala mondiale. Il Collettivo Antinebbia è a fianco dei compagni colpiti dalla violenza dello stato e contribuirà alle mobilitazioni a favore della loro immediata liberazione.
FUORI TUTTI I COMPAGNI DALLE GALERE! LE LOTTE SOCIALI NON SI PROCESSANO!
Collettivo Antinebbia
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