Introduzione alle opere di Donato Piccolo - brevi riflessioni sull'Arte Contemporanea
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Massa e Peso nelle opere di Donato Piccolo “introduzione al lavoro di Donato Piccolo” di Simone Levi Montano
Nel processo di osservazione di un’opera d’arte la sua “visione” è , talvolta, considerata meno importante della sua interpretazione e della sua entità.
L’arte esistente non è limitata in nessuna delle sue dimensioni; altrimenti si dovrebbe ammettere l’arte come un concetto di restrizione linguistica, un qualcosa che ne delimiti la sua funzionalità e consequenzialità. Se lo spazio, dove si muove l’arte, si trovasse chiuso da ogni parte e tenuto entro limiti fissi e se se ne fosse assegnato il limite, essa, l’arte, perderebbe la sua entità primaria di contenutistica maggiore rispetto alle altre applicazioni. Esaminando l ‘opera artistica di Donato Piccolo ritrovo, in una grande illimitatezza formale, un punto di vista stilistico che rafforza questi contenuti.
L’esistenza, la vita quotidiana, la morte, il non voler morire senza un segno che ne identifichi la presenza storica, la noia, la resistenza corporea, sono tutti argomenti trattati dall’artista in maniera talvolta anche molto leggera ma efficace. La leggerezza identifica un linguaggio, lo trasporta nella sua visione metafisica di “annullamento della forza di gravità” per cui tutti i pensieri non sono più ancorati per terra. Nell’opera di Donato Piccolo è importante comprendere un concetto fondamentale: la differenza tra il peso e la massa
Nel linguaggio comune si suole attribuire lo stesso significato ai termini "massa" e "peso". In realtà, in termini concettuali, essi hanno un significato completamente differente. La “Massa” di un’opera d’arte è una misura di "quanta materia" sia contenuta al suo interno (contenuti). Il “Peso” indica il legame fisico con il mondo (società). La vita, con il suo peso e la sua massa, attraverso le opere, non è più descritta come una semplice certificazione dell’esistente ma assume una visione dinamica di evoluzione che ne caratterizza l’unicità. Il concetto di esistenza si lega al principio trascendentale di vita organica in cui l’uomo nasce, vive e muore. Principi di “pesantezza” e “leggerezza” vissuti attraverso la memoria ed il presente e con un tocco di poesia.
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