Un episodio secondo me molto grave che vede radiopop all'inseguimento dei media mainstream

audio: MP3 at 84.6 kibibytes

Venerdi' 15, 7 di mattina. Trillo di cellulare: arresti e denunce a raffica, situazione tesa.
Una corsa in ufficio, per avere la connessione, per aggiornare indymedia e seguire quello che succedera' nella giornata.
Ad un certo punto iniziano ad arrivare notizie dalle agenzie con i dati anagrafici degli arrestati messi in bella vista.
"Che merda!" penso. L'ennesima operazione per mettere alla gogna le persone colpite da un provvedimento assurdo come questo. Iniziano quindi i giornali e i siti web, ben calati nei panni del solito "giornalismo" da strapazzo a cui ci hanno abituato, pubblicano nomi e cognomi (alcuni anche l'eta'), in elenchi ben segnalati da riquadri e impostazioni grafiche ad hoc.
E ovviamente non si tratta solo dei nomi arcinoti, come quello di Caruso, ma di nomi di compagni e compagne poco note, che magari non amano stare in prima pagina, e che l'etica giornalistica, se esistesse, li vedrebbe trasformati in iniziali.
In tutto questo trambusto mentale alle 10 mi arriva una notizia: anche radio popolare di milano ha letto in diretta i nomi e i cognomi. E non alla fine della giornata, quando ormai purtroppo avevano fatto il giro del mondo e piu' nulla si poteva fare, ma alle 10 di mattina.
In pratica questa volta radio popolare s'e' distinta per la celerita' con la quale ha fornito i dati anagrafici dei compagni e delle compagne, quasi fossero la parte piu' importante di tutta la questione.
Nel ribadire il mio schifo per certe poco pensate trovate allego l'mp3 tratto direttamente da una registrazione di radio popolare, per chi non ci volesse credere.

Saluti