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L'assassino di Renato è un giovane fascista (e altre implicazioni).
by Tiresia Thursday, Aug. 31, 2006 at 1:00 PM mail:

Qualche giorno fa avevo promesso un ulteriore contributo sulla morte di Renato.Eccolo.1)Chi ha ucciso Renato era un fascista d.o.c.,con tanto di marchio sulla pelle.2)Bisogna togliere le indagini ai Carabinieri. Non è possibile lasciarle se c'è di mezzo il figlio di un carabiniere che lavora proprio nelle stazioni in zona.Conflitto di interessi gigantesco.3)I politici e i media non siano complici del silenzio.C'è troppo che non va in questa vicenda.4)Ai compagni.Stare calmi ,capire,militare e denunciare.La violenza vendicatoria verrà punita da un tribunale del popolo.

Adesso basta. Si sa già troppo.Non vogliamo vendette ma
vogliamo la verità fino in fondo.
Non ce la danno?Ce la prendiamo noi:

-L'ASSASSINO DI RENATO è CHIARAMENTE UN FASCISTA D.O.C.G.
+Le parole pronunciate(zecche,ecc.)
+Il tatuaggio sul braccio con la celtica
+Girare con i coltelli
+Prendere di mira gente connotata in un certo modo

Non c'entra che abbia o no la tessera,poche balle,è un fascista marcato docg.


-BISOGNA TOGLIERE LE INDAGINI AI CARABINIERI
+C'è un milite(il padre dell'assassino!!)di mezzo.Conosciamo benissimo cos'è lo spirito di corpo.
+Gli alti gradi dell'arma continuano a parlare di "balordi" e di incontro "casuale" fra i gruppi,mentre probabilmente c'era già la premeditazione di un agguato (forse non dell'assassinio).
+L'Arma vuole sminuire l'episodio e lavorare sulle attenuanti della droga o dell'alcool per aiutare il congiunto del milite e non avere danni di immagine.

I MEDIA E I POLITICI SONO COMPLICI
+All'intenzione di sminuire il fatto a rissa tra balordi o a abuso di sostanze e di spostare l'attenzione dal piano politico,sono tutti complici.Veltroni che ringrazia ipocritamente l'Arma dando per finite e corrette le indagini.
+I quotidiani nazionali che non hanno dato spazio alla gravità della cosa.
+Se anche i politici l'avessero fatto perchè hanno capito la verità e hanno paura che la cosa scateni una reazione di vendetta a catena,sappiano che è la soluzione peggiore.Chi nasconde la verità aiuta l'ingiustizia ad andare avanti.

NESSUNA VENDETTA MA COMPRENSIONE E AZIONE
+GUAI a chi si sentisse autorizzato a girare con coltelli o bastoni per "punire" altre persone di destra radicale nella sua città a fini di vendetta.Vorrebbe dire che di questa vicenda non ha capito niente.
+Vanno invece fatte assemblee ed incontri (ma anche lavoro personale)per capire queste persone(è già saltato fuori che Vittorio Emiliani era uno dei tanti "casi umani" che ci circondano,anche fra compagni)e leggere le mappe del disagio nei nostri quartieri,nelle città,negli stadi,nelle piazze,i punti deboli,ecc.e fare iniziative su quello,parlare alla gente e ai ragazzi,con iniziative o volantini o con la presenza,a voce.Le consuete iniziative antirazziste,importanti,da sole non bastano più.Perchè quei giovani come Vittorio non ci partecipano.Bisogna andarli a cecare e stanare nei loro luoghi.Certo,magari un pò prima dei 19 anni.Se no,abbiamo visto,è troppo tardi.
+Certamente anche iniziativa "antifasciste",ma che facciano capire bene che il fascismo di oggi(a parte quello planetario dell'Occidente)è fascismo di miseria,ignoranza,odio da poveri,ecc.ecc. e leghino sempre le iniziative con le cause socio-economiche,dei tagli dei governi e dei comuni,ecc.ecc.Se no non serve.
Ciao
Tiresia


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