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[GE] IL SINDACO PERICU: GENOVA HA BISOGNO DI DUE STADI
by magna magna Friday, Sep. 01, 2006 at 12:25 PM mail:

il popolo dei "tifosi" (categoria antropologica a sè stante, "gruppi sociali" in negativo, schiavi di una percezione di appartenenza che è in realtà...nuova schiavitù padronale) sarà contento! tutti uniti per lo stadio...ma - mi raccomando - tutti tranquilli per l'inceneritore!!!

Pericu in campo: secondo stadio e partite di domenica - di Redazione - 01-09-2006

Il sindaco Giuseppe Pericu si prepara alla sfida di questa mattina con la Lega sulla serie B al sabato o alla domenica, e soprattutto benedice la realizzazione di un secondo stadio in città. Due battaglie che lo stesso Pericu annuncia di non portare avanti in prima persona. E se per cercare di scongiurare in extremis la concomitanza tra le partite di calcio al Ferraris e il mercato rionale di Marassi volerà a Roma l'assessore allo Sport Giorgio Guerello, a proposito del nuovo stadio è lo stesso Pericu a precisare che il suo è soltanto un augurio, che ogni mossa dovrà farla il suo successore a Palazzo Tursi.
Il sindaco premette che quella che esprime è soltanto un'opinione «totalmente personale», che nei suoi ultimi mesi di mandato non c'è spazio per un progetto del genere. Ma poi si sofferma sui motivi per i quali l'idea di un nuovo stadio in città debba essere preso in serie considerazione dal suo successore. «Ritengo - spiega Pericu - che una città come Genova potrebbe avere bisogno di due stadi. Ci troviamo frequentemente nella necessità di non poter ospitare eventi perché lo stadio è uno solo. Le finanze attuali non consentono in questo momento di poter affrontare una spesa pubblica in questa direzione ma, se ci sono proposte private interessanti o finanziamenti statali, io non escluderei di prendere in considerazione un'iniziativa di questo tipo». Il riferimento, neppure troppo velato è ai possibili contributi che arriverebbero nel caso di affidamento all'Italia dell'organizzazione dei campionati europei del 2012.
A scadenza decisamente più ravvicinata è invece la questione del campionato di serie B.
Genova, non è un mistero, è tra le città che guidano la «rivolta» contro la decisione di giocare il sabato pomeriggio. E infatti il sindaco lo ribadisce: «La nostra posizione è che bisogna giocare la domenica e non il sabato». Questa è anche la posizione che verrà sostenuta oggi a Roma, nel corso dell'incontro delle città le cui squadre militano in serie B e il presidente della Lega calcio Antonio Matarrese. Pericu è però molto realista. «Non si può - ha aggiunto - fare la guerra con i mulini a vento, nel senso che se restassimo isolati su questa posizione non otterremmo nessun risultato. Bisogna vedere se gli altri colleghi sindaci ci seguono e con quale intensità in questa direzione».
Comunque all'incontro di domani, alle 10 all'Hotel Roma Airport di Fiumicino, il Comune di Genova sarà rappresentato dall'assessore allo sport Giorgio Guerello: «Ci sarà un confronto in cui noi esporremmo questa nostra tesi - ha affermato Pericu -. Però riteniamo molto importante che ci sia una unità nelle posizioni delle città che debbono ospitare queste partite, in modo sufficientemente definito».
Il primo cittadino di Genova ha poi detto di aspettarsi, dopo «calciopoli», una profonda riforma del settore. Su questo punto c'è da registrare anche l'intervento del senatore di Forza Italia Antonio Gentile, che però urla tutta la sua rabbia contro il possibile accordo tra Juventus e Figc. Il senatore sostiene di aver «sperato di avere sbagliato nel leggere parole gravissime e sconcertanti di trattative fra chi deve giudicare ed il giudicato: lo scorso anno la Figc non trattò nulla con il Genoa, ma inflisse tre punti ulteriori di penalizzazione dopo il ricorso alla giustizia ordinaria».

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=115540

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Giovedì 31 Agosto 2006, 19.06
PERICU: LA B DEVE GIOCARE ALLA DOMENICA

''Non si puo' - ha esordito Giuseppe Pericu - fare la guerra con i mulini a vento, nel senso che se restassimo isolati su questa posizione non otterremmo nessun risultato. Bisogna vedere se gli altri colleghi sindaci ci seguono e con quale intensita' in questa direzione''. All' incontro di domani, alle 10 all'Hotel Roma Airport di Fiumicino, il Comune di Genova sara' rappresentato dall' assessore allo sport Giorgio Guerello: ''Ci sara' un confronto in cui noi esporremmo questa nostra tesi - ha affermato Pericu -. Pero' riteniamo molto importante che ci sia una unita' nelle posizioni delle citta' che debbono ospitare queste partite, in modo sufficientemente definito''.

http://www.telecitta.it/articoli/28016.html

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IL SINDACO PERICU IN PRIMA LINEA CONTRO LE PARTITE DI CALCIO DI SERIE B AL SABATO
martedì, 22 agosto 2006 18:14

"La nostra città non è in grado di assorbire l'impatto di una gara calcistica al sabato". Lo ha ribadito oggi sindaco di Genova, Giuseppe Pericu, alla vigilia della riunione dei sindaci delle città che si battono perché le gare del prossimo campionato di serie B si svolgano alla domenica invece che al sabato. Genova deve gestire quest'anno la Sampdoria in A e il Genoa neopromosso in B. "Lo stadio Luigi Ferraris è collocato in un quartiere popolare come Marassi che non sopporterebbe una pressione del genere in un giorno feriale".
Lo stadio Ferraris è situato in un quartiere molto popolato dove al sabato si tiene un'affollatissimo mercato rionale,e gli abitanti della zona non sono disposti a sopportare ulteriori disagi.

http://www.genovapress.com/index.php/content/view/5636/114/

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Genova, un calcio ai soldi
5 gennaio 2006
di Massimiliano Lussana - ilgiornale.it

Diciamolo senza giri di parole: l’idea di un nuovo stadio a Genova, in modo che ciascuna delle due società abbia il suo, è affascinante. Ma assolutamente da bocciare. Anche se a lanciarla è stato Giorgio Guerello che fra gli assessori della squadra di Pericu è il più cortese e affabile.
Ma non basta essere cortesi e affabili, non basta essere gentiluomini, per non dire sciocchezze. E non basta essere amici, come noi lo siamo di Guerello, per non contestarle. Per mille motivi: primo fra tutti, quello della spesa. Ma lo sapete quanto costa costruire un nuovo stadio? Certo, i soldi potrebbero essere quelli degli Europei del 2012, ma non è che se vengono dallo Stato non sono sprecati, mentre se vengono dagli enti locali sono sprecati. In una città eternamente alla ricerca di fondi per opere infrastutturali fondamentali per lo sviluppo e addirittura il futuro della Liguria, dal Terzo Valico alle autostrade, pensare di buttar via soldi in uno stadio è al di là del bene e del male. Tranne che si parli di project financing o di fondi completamente privati, ma questa è un’altra storia.
Non bastassero i costi di base, ci sono anche quelli di manutenzione. Gestire un impianto sportivo, piscine e stadi su tutti, ha un costo altissimo per il personale e l’ordinaria amministrazione. E’ proprio sicuro il Comune di Genova, che ha appena aumentato l’Ici e piange miseria un giorno sì e l’altro pure per «i tagli drammatici della Finanziaria del governo Berlusconi» che le sue (limitate) risorse siano spese bene in due stadi? E’ proprio sicuro che non sia meglio, ad esempio, dare un’occhiata ai giardini pubblici e alla situazione drammatica del verde cittadino?
E poi, sarebbe anche utile guardarsi un po’ in giro. Nessuna città di 600mila abitanti ha due stadi. Perchè non servono a nulla. Anzi, forse, una ce l’ha ed è Torino e i risultati sono disastrosi: il Delle Alpi è una cattedrale nel deserto, arrivato ad ospitare 6mila persone per una partita di Champions League. Basta e avanaza per non copiare l’esempio.
E poi, al di là di tutta la retorica che circonda l’impianto di Marassi, uno stadio dove si vede bene come il Ferraris dove lo si trova? Proporre soluzioni alternative senza un’effettiva richiesta (tranne le soluzioni completamente private, lo ribadisco) è un’idea di un Comune all’ultimo stadio. Nel senso letterale della parola.

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