Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2006/09/1148775.php Stampa i commenti.

CHI M-ANTENNE LE PROMESSE?NESSUNO
by OLA-Organizzazione Lucana Ambientalista Thursday, Sep. 14, 2006 at 11:40 AM mail:

Ci risiamo. Ancora una volta i cittadini si rivolgono, attraverso una segnalazione sul nostro sito internet, a questa Organizzazione per l’ennesima denuncia dell’attivazione di una nuova antenna che serve la telefonia mobile. Questa volta è una giovane signora di Potenza a segnalare la “nascita” di un nuovo ripetitore. Abbiamo verificato ed effettivamente in Via Giorgio La Pira, nel popoloso quartiere di Macchia Romana, l’ennesimo impianto di telefonia mobile è stato posizionato a poche decine di metri dai tanti fabbricati che ospitano numerose famiglie potentine. La promessa di fermare i tralicci, in attesa di varare l’agognato Piano di Localizzazione, fatta dagli amministratori del capoluogo di regione non è servita. L’estate doveva essere la stagione dell’adozione del Piano contenente le regole per dislocare correttamente le numerose SRB (Stazioni Radio Base), ma anche questa stagione volge al termine e nessun potentino crede più che i loro Amministratori vogliano tutelarli dall’esposizione delle pericolose radiazioni.

Ma non è solo l’impianto di Potenza che tiene vivo il dibattito sull’elettrosmog. In altri comuni della Basilicata sono in atto clamorose proteste della gente esasperata per il ritrovarsi in pieno centro abitato le Stazioni Radio Base per la telefonia mobile. A Venosa la popolazione ha impedito, occupando la strada, che i tecnici riprendessero i lavori per la costruzione della quarta antenna di telefonia nel centro oraziano. A Marconia la protesta ha sfiorato la sommossa. Gli abitanti di via Firenze, riunitisi in un combattivo comitato denominato “No antenne” quando la Vodafone, rivoltasi al TAR per rigettare il Piano di Localizzazione che il Comune di Pisticci ha varato dal 2003, forte di una sospensiva, ha ripreso i lavori per la posa del traliccio su un condominio di via Firenze. Decisivo sarà il Consiglio Comunale convocato per metà settimana. Nello stesso comune di Pisticci c’è vivace polemica proprio nel confronti dell’Amministrazione Comunale per aver concesso in fitto proprio la sede municipale per la posa di un ripetitore. Stessa polemica scoppiata a Lagonegro dove la precedente Amministrazione ha concesso in fitto il tetto del Municipio ad una compagnia telefonica. Qui le polemiche si sono spostate al livello politico con una forte presa di posizione delle locali sezioni dei Verdi e di Rifondazione. A Palazzo S. Gervasio il ripetitore proprio sul Municipio è già stato posato ed oggi gli abitanti di quel paese si oppongono alla posa di un nuovo impianto in pieno centro storico a Via Forcella. Anche a Matera c’è fermento fra gli abitanti del popoloso rione Pini. Dopo che la scorsa primavera il Sindaco riuscì a bloccare i lavori per la costruzione del ripetitore della Vodafone in questi giorni la gente è scesa di nuovo in strada per protestare contro la ripresa dei lavori. Ed è notizia delle ultime ore che sempre nella Città dei Sassi i cittadini di Rione Agna scrivono al sindaco per esprimere il loro sdegno per la grande antenna Wind/Siemens. Ci fermiamo qui perchè non c’è comune della Basilicata dove non ci sia una protesta contro il far west delle antenne.

L’OLA, e poche altre Associazioni ambientaliste, si batte da tempo per ripristinare la legalità e si sta muovendo per sollecitare gli amministratori locali a mettere in campo azioni tendenti a creare un complesso di regole che favoriscano un coretto inserimento sul territorio delle Stazioni Radio Base. Lo scorso mese di agosto abbiamo fatto pervenire al Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo ed agli Assessori Rondinone (Ambiente), Mollica (Infrastrutture) Colangelo (Salute) una lettera aperta per chiedere che la Legge Regionale n. 30 del 2000 trovasse effettiva applicazione sopratutto per quanto concerne la creazione del Catasto delle antenne e per l’obbligo da parte di ogni comune di adottare un Piano di Localizzazione. E’ stato altresì chiesto di adottare un Regolamento, già in vigore nella vicina Puglia, che armonizzi le tante leggi e normative in materia di elettrosmog e che fissi per i comuni lucani le linee guida per un corretto inserimento delle Stazioni Radio Base nei territori di competenza. Ad oggi, prendendo atto di non aver ricevuto alcuna risposta dagli amministratori interpellati, rilanciamo un appello ai Comuni per la tutela della salute dei residenti e per il rispetto del principio di precauzione sancito dalle leggi sull’Elettrosmog.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.