n+1 newsletter n. 98, 4 settembre 2006
I PRIMI CINQUE ANNI DI GUERRA INFINITA Sono passati cinque anni dall'11 settembre 2001. Ancora oggi vi sono pesanti interrogativi senza risposta sulla meccanica degli avvenimenti di quel giorno, ma intanto la "guerra infinita" continua. Dopo le invasioni dell'Afghanistan e dell'Iraq si sono succedute le "rivoluzioni" filo-americane, dall'Ucraina al Tagikistan. A volte sono esplose le rispettive "controrivoluzioni" come in Libano, dove un milione di persone erano scese in piazza "con i blues jeans" e un altro milione "con il chador" (gli abitanti sono 3,8 milioni). Nel caso del Libano s'è visto com'è andata a finire: chi scivola sulla china dei "paesi canaglia" viene semplicemente distrutto e occupato militarmente (specificamente da un servizievole alleato come Israele). E provocare un milione di profughi con i bombardamenti è peggio che semplicemente distruggere. Siccome però né gli Stati Uniti né Israele hanno forze militari sufficienti al controllo del territorio, ecco che s'imbastisce una "politica internazionale" atta a dislocare centinaia di migliaia di soldati di varia nazionalità in giro per il mondo. Gioco pericoloso, dato che i vari paesi potrebbero incominciare a muovere truppe per conto proprio. In Libano gli europei ci stanno già provando.
vedi: http://www.quinterna.org/Rivista/11/11_rivista.htm
newsletter n. 98: http://www.quinterna.org/newsletter/nws_98.htm
|