Anche nel prossimo film di Eytan Fox ‘La Bolla’ si narra una storia analoga.
Tayseer è un giovane palestinese, il suo compagno è un poliziotto israeliano. "Il loro amore è il segno che la pace in Medio Oriente è possibile" dice un membro dell’associazione glbt ‘Agudah’ (http://agudah.israel-live.de/) che ha sede a Tel Aviv e non fa distinzione fra palestinesi ed israeliani, "perché la pace si raggiunge con il rispetto e la comprensione".
Secondo l’associazione inoltre sono numerosissime le coppie gay formate da israeliani e palestinesi, anche se quest’ultimi sono costretti a fuggire dalla loro terra per non essere uccisi.
E in ‘La Bolla’ prossimo film del regista israeliano Eytan Fox (già autore di ‘Yossi & Jagger’ sull'amore tra due soldati israeliani al fronte) si narrerà proprio la storia d’amore tra un ragazzo palestinese di Betlemme e un ragazzo israeliano di Tel Aviv. È la storia di un gruppo di amici cool di Tel Aviv, che dividono la casa in una delle vie più trendy della città, lavorano nei negozi più gettonati, quelli che vendono insieme dischi e vestiti, si arrampicano sul tetto a fumare marijuana tutte le sere, sono insomma l’avanguardia cosmopolita e liberal di Israele. Uno di loro si innamora, ricambiato, di un ragazzo arabo di Betlemme. Quando questi è costretto a tornare a Betlemme, che si trova in Cis-Giordania, appena oltre il confine del Muro, l’altro lo raggiunge: i due verranno scoperti ad amoreggiare dal cognato del ragazzo arabo. In un crescendo di tensione, il film vira verso un finale amarissimo. Eytan Fox alza la sua voce critica verso ‘la bolla’ di Tel Aviv, descrivendo i giovani della metropoli come certamente liberi, ma al contempo superficiali, desiderosi di vivere nel benessere che faticosamente Israele ha costruito per loro e al contempo ostentatamente indifferenti alle difficili condizioni dei vicini amici arabi.
[Fonte: http://www.gay.tv/ita/magazine/news/dettaglio.asp?i=4383]
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