Incontro con i MAPUCHE DELLA PATAGONIA e serata REGGAE CON VITO WAR. Presentazione e testo
ASSOCIAZIONE YA BASTA! ORGANIZZA:
TERRA E DIGNITA' Una serata di parole, immagini e musica, sostenendo le comunità indigene in lotta per la loro identità, cultura e terra
VENERDI' 1 DICEMBRE IN CASALOCA – viale Sarca 183
DALLE 20.30 - INCONTRO PUBBLICO I MAPUCHE DELLA PATAGONIA che resistono all'assedio della multinazionale italiana BENETTON
con Rogelio Fermin – comunità Vuelta del Rio Dina Huincaleo – comunità di Leleque proiezione di video, presentazione prossimi viaggi e progetti di cooperazione
E DALLE 23.00 REGGAE DJ SET VITO WAR per ballare e sostenere un progetto di cd reggae solidale con gli zapatisti
CASA LOCA v.le Sarca183, Milano t.02 87396844 casaloca@gmail.com MM1 f. Precotto+tram 7//MM2 f. St. Centrale+bus 727//MM3 f. Zara+tram 11-7
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I MAPUCHE TORNANO IN ITALIA
E' arrivata in Italia una delegazione delle comunità mapuche della patagonia argentina. La delegazione, formata da 2 persone, Dina Huincaleo e Rogelio Fermin, è stata invitata dall’Associazione “Ya Basta” per realizzare un programma di incontri, conferenze, dibattiti per informare della situazione di questa popolazione nativa, in lotta per il riconoscimento del diritto alla terra ed alla dignità, contro le grandi multinazionali come Benetton, che hanno “illegalmente” acquistato centinaia di migliaia di ettari di quel territorio. Infine la delegazione è giunta con l’obiettivo di promuovere e portare a termine il progetto di realizzazione di una radio comunitaria indipendente in quelle terre, progetto avviato in partnership con l’Associazione “Ya Basta” e con il sostegno anche di alcune Municipalità italiane.
Sono passati tre anni dalla loro prima visita in Italia, in quell’occasione si era mobilitato il premio Nobel Perez Esquivel che aveva chiesto, attraverso una lettera pubblica ed un incontro, la restituzione delle terre sottratte ad una famiglia Mapuche da Benetton ed il riconoscimento del loro diritto in quanto abitanti originari della Patagonia Argentina. Quell’incontro si concluse con un nulla di fatto e per questo l’associazione Ya Basta ha deciso di invitare nella città di Benetton, Treviso, ed in giro per l'Italia, una delegazione del popolo mapuche.
La multinazionale trevigiana ha tentato in realtà di depotenziare il duro conflitto che è in corso da molto tempo tra la sua impresa transnazionale ed il popolo mapuche presentando alla stampa mondiale una “finta” donazione di un terreno in una zona semi-desertica dove rinchiudere tutti i mapuche. Questa donazione è stata rifiutata non solo dagli interessati, ma anche dallo stesso governo del Chubut, cosa farsene di pietre e terre arse? Con questa presunta donazione Benetton ha cercato di ridurre un conflitto culturale e politico ad una semplice disputa sulla terra, come se gli interessi del popolo mapuche si potessero ridurre soltanto alla proprietà di alcuni ettari. L’obiettivo è quello di sviare la discussione ed è un disperato tentativo di nascondere l’immagine che il popolo mapuche ha osato smascherare.
Nel frattempo i tentativi di sgombero e la persecuzione delle famiglie mapuche dentro e fuori dei 900.000 ettari di sua proprietà, non solo non sono cessati ma si intensificano quotidianamente. Sono stati inaspriti i controlli di polizia, si finanzia la costruzione di caserme nelle vicinanze delle comunità mapuche, si mettono a disposizione appezzamenti della sua proprietà per l’addestramento di gruppi specializzati nella repressione come il GEO. Le recinzioni, come cicatrici della terra, chiudono gli accessi di diverse strade e verso i fiumi ed i laghi.
Dopo due carovane in Patagonia con cui noi trevigiani ci siamo recati a vedere di persona i disastri del nostro vicino di casa, ci sembrava giusto far parlare ancora una volta coloro che quotidianamente, dall’altra parte del mondo, lottano contro l’arroganza delle multinazionali come Benetton. Non si tratta solo di una battaglia per la terra, gli interessi dei potenti nella lontana Patagonia sono ben altri, l’oro, l’acqua, le risorse naturali…
Rogelio Fermin e Dina Huincaleo lunedì 27 saranno a Treviso, davanti al Megastore di Benetton per un primo appuntamento pubblico con la stampa, e venerdì 1 dicembre saranno a Milano per l'incontro pubblico delle 20.30 in casaloca. Arrivano da due comunità circondate letteralmente da filo spinato. Dina è la rappresentante della comunità di Leleque, 15 donne e 18 bambini che si ritrovano a vivere in una vecchia stazione ferroviaria dismessa nel cuore della proprietà dei Benetton, non possono tenere animali, sono circondate da recinzioni, per prendere l’acqua devono camminare per chilometri perché è loro proibito attraversare “la proprietà privata” della famiglia trevigliana. Tutt’intorno…un’eden, prati verdi ben curati, pista d’atterraggio per elicotteri, villa supermoderna per le vacanze dei signorotti con amici, perfino le stalle per gli animali sono di superlusso e con riscaldamento per gli inverni patagonici, ci raccontano le donne….
Queremos tierra, queremos dignidad! la tierra mapuche non està en venta
Incontriamo il popolo Mapuche
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Per Info:
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