Questo che segue è un documento breve ma chiaro fatto da una ragazza che è stata in Messico.
CONTINUANO ORMAI DA 4 MESI GLI SCONTRI TRA LA POPOLAZIONE CIVILE, CAPITANATA DAI MAESTRI, E LA PARA POLIZIA
Nello Stato di Oaxaca è in corso un conflitto tra la popolazione civile e il governatore dello Stato Ulises Ruiz, che si è guadagnato gli onori della cronaca italiana ed internazionale solo a seguito della tragica morte del reporter americano, William Bradley. Il malcontento, le tensioni e gli scontri sono problemi che affliggono questa parte del Messico da anni e nell’ultimo periodo varie organizzazioni sociali, non governative, nate dall’unione spontanea di cittadini quali maestri, studenti, operai e comunità indigene, hanno scelto di unirsi per protestare. Quello che queste persone rivendicano è prima di tutto che i loro diritti civili e politici vengano rispettati, che si svolgano elezioni politiche trasparenti e sicure ed il successivo mantenimento degli impegni presi durante la campagna elettorale; migliori condizioni di vita e di lavoro in maniera tale da non dover essere più costretti ad emigrare in altri stati del Messico o addirittura negli Stati Uniti; riconoscimento delle comunità indigene in quanto tali e possibilità di accedere alle risorse naturali ed ai servizi dello Stato per una vita dignitosa. In particolare la componente indigena insieme ai maestri delle scuole di vario grado sono i più combattivi e da maggio di quest’anno hanno organizzato diverse manifestazioni, occupazioni di edifici pubblici, sit-in nelle piazze per gridare a gran voce che la situazione politica, sociale ed economica non è più sostenibile.
http://www.ipsnet.it/chiapas/unotiz06.htm , sito internet in cui è possibile reperire notizie dal Messico aggiornate quotidianamente e tradotte dal Comitato “Chiapas” Maribel di Brescia.
Oaxaca: cronologia del conflitto, El Universal – Lunedì 30/10/06 Il 1° maggio 2006 ha inizio il conflitto nello stato di Oaxaca, quando membri della Sezione 22 del Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell’Educazione (SNTE) consegnano al governo di Ulises Ruiz, un documento con le principali richieste del movimento. Il 22 maggio inizia il presidio a tempo indefinito di centinaia di insegnanti nel centro storico di Oaxaca, con l’appoggio di organizzazioni sociali. I professori dato che la risposta alle loro richieste era stata nulla, occupano varie strade della zona. Il 1° giugno il movimento blocca i cinque accessi all’aeroporto internazionale di Oaxaca. Il 2 giugno avviene la prima mega-marcia con la partecipazione di 80 mila persone in appoggio al presidio e contro il governo statale. Ulises Ruiz, governatore di Oaxaca, intima loro di tornare a scuola il 5 giugno. Il 5 giugno il movimento non accetta l’ultimatum del governatore perché non sono state prese in considerazione le sue richieste. Il 7 giugno si realizza la seconda mega-marcia del movimento. L’8 giugno una commissione del magistero capeggiata dal segretario generale della Sezione 22 Enrique Rueda va a Città del Messico per incontrarsi col governo federale e trovare una soluzione al conflitto. Il 14 giugno tentano attaccano il presidio al centro della città ma l’operazione della polizia statale fallisce. Il 16 giugno il magistero inizia a negoziare con la Segreteria del Governo. C'è una terza mega-marcia a Oaxaca. Il 23 e il 24 giugno l’assemblea statale del magistero democratico accorda che continui il presidio e che si intensifichino le azioni di protesta nella capitale. Il 28 giugno c'è la quarta marcia contro Ulisses Ruiz. Il 2 luglio trionfa il voto dello scontento ed il PRI perde quasi la totalità dei distretti. L’11 luglio sono destituiti Jorge Franco Vargas (segretario generale del governo) e José Manuel Vera Salinas (direttore generale della sicurezza pubblica) per la loro partecipazione allo sgombero violento del 14 giugno. Il 17 giugno viene cancellata la realizzazione del Festival de la Guelaguetza. Il governo statale dice che è per evitare scontri. Il 24 giugno centinaia di persone partecipano Guelaguetza, evento realizzato presso lo Stadio dell’Instituto Tecnológico di Oaxaca. Il 9 agosto si intensificano i fatti di violenza. Organizzazioni che trasmettono da Radio Cacerola 96.9 FM parlano di “allerta rossa” per attacchi mentre stavano organizzando dei picchetti per le strade. Il 18 agosto si realizza un blocco civile statale, vengono bloccate le principali entrate alla città di Oaxaca. Il 19 agosto si annuncia la creazione e l’approvazione da parte del Governo federale, dell’autodenominatosi Consiglio dei Rappresentanti Cittadini nel quale partecipano fra gli altri Samuel Ruiz, Francisco Toledo, Pablo González Casanova, Carlos Monsivais e Rodolfo Stavenhagen. Il 21 agosto, dopo varie notti di spari e detonazioni nelle vicinanze del Cerro Fortin e delle installazioni di Canal 9 da cui trasmettevano membri dell’APPO, vengono fatti sgomberare i picchetti che erano stati lì fino ad allora. Il 15 settembre viene dato a Oaxaca il "grido" dell’indipendenza popolare. Il 21 settembre ha inizio la marcia-camminata per la dignità del popolo di Oaxaca verso Città del Messico. Il 23 settembre viene effettuata un’altra marcia a Matías Romero per la caduta dei poteri a Oaxaca. Ulises Ruiz "riappare" nella capitale dello stato minacciando gli insegnanti di sciogliere i loro contratti e promettendo di contrattare con indulgenza nel caso in cui tornino all’insegnamento lunedì 25. Il 24 settembre si registrano nuovi fatti di violenza nel centro della città. In mezzo a una sparatoria da parte di funzionari pubblici statali e federali, sono stati identificati poliziotti in abiti civili. Integranti dell'APPO cercano il governatore nell’hotel Camino Real. Il 25 settembre decade l’ultimatum di Ulises Ruiz al magistero per la ripresa dell’insegnamento. Il 26 settembre l’Assemblea statale della sezione 22 annuncia che i risultati della consulta danno l'indicazione di continuare la protesta fino alla caduta del governatore. Il 28 settembre l’APPO decreta l’allerta massima di fronte agli attacchi armati in diversi punti della città e per i diversi atti di violenza commessi in per provocare il movimento sociale. Fallisce il blocco convocato dall'iniziativa privata, si registra attività normale nel trasporto pubblico e nel commercio. Dopo quasi una settimana di cammino la marcia per la dignità dei popoli di Oaxaca continua. Il 30 settembre aerei ed elicotteri realizzano voli di “ricognizione” secondo il governo federale. Si riporta lo sbarco di truppe nei porti di Salina Cruz y Huatulco. Si conclude l’Assemblea Statale del Popolo di Oaxaca. Fra le risoluzioni si decidono varie azioni di resistenza e solidarietà per le settimane a venire sia in Oaxaca che a Città del Messico come in altri stati del paese. Il 1° ottobre vengono riportati attacchi violenti alle barricate istallate in zona Brenamiel, dove si trovano antenne radiofoniche. Un piccolo aeroplano a luci spente sorvola per più di mezz’ora tutta la città. Il 2 ottobre continuano le mobilitazioni militari nella città di Oaxaca. Nelle vie della città manifestazioni in commemorazione della strage degli studenti del 1968. Il 3 ottobre l’APPO e la Sezione 22 dello SNTE si rifiutarono di partecipare al tavolo del Governo visto che ci partecipano i colpevoli del conflitto, sollecitano di crearne una alternativa. Il 4 ottobre fallisce il forum convocato dal segretario degli interni, Carlos Abascal. Nel lasciare l'incontro fatto in Città del Messico, i capi delle comunità indigene invitati denunciano l'assenza del tema indigeno nella proposta di soluzione del governo federale. I 7 ottobre la marcia-camminata per la dignità del Popolo di Oaxaca arriva alla valle di Chalco. Il 9 ottobre, dopo avere camminato per più di 500 chilometri, i manifestanti installano un presidio davanti al senato della Repubblica. Segreteria del Governo e rappresentanti degli insegnanti e dell’APPO si accordano per discutere una proposta sull'affidamento della sicurezza pubblica di Oaxaca ad un comando federale. L’11 ottobre inizia ufficialmente la visita della vice-commissione del senato della Repubblica per raccogliere informazioni su Oaxaca, partecipano tre rappresentanti del PRD, del PRI e del PAN. Il 12 ottobre i senatori si riuniscono con Ulises Ruiz in un hangar dell’aeroporto della città di Oaxaca. Il 14 ottobre uomini armati aprono il fuoco contro una barricata nella colonia Miguel Alemán. Il 16 ottobre comincia nel Distretto Federale lo sciopero della fame perché vengano deposti i poteri ad Oaxaca. Il 18 ottobre continuano gli spari notturni contro accampamenti e barricate, così come atti di violenza in diverse parti della città. Il 19 ottobre, con apparizioni quasi simultanee in televisione ed interviste alla stampa, Ulises Ruiz, Flavio Sosa ed Enriquefanno Rueda Pacheco (governatore e capi dell’ APPO e sezione 22, rispettivamente), assicurano che entro il 30 di ottobre ci sarà la ripresa delle lezioni. Il Senato messicano decide di non dichiarare la caduta dei poteri, seppur riconosce che Oaxaca vive nell’ingovernabilità. Migliaia di persone marciano a Oaxaca per esprimere il loro rifiuto della decisione legislativa a favore di Ulises Ruiz. Il 20 ottobre nella notte ci sono spari contro la casa dell’artista Francisco Toledo.
Comité Cerezo Lista preliminare di morti, feriti, detenuti e desaparecidos - Operativo della PFP en Oaxaca Morti - 28-10-06 William BRADLEY ROLAND (Indy-NYC) Emilio Alonso FABIAN (docente della comunità Candelaria Loxicha, Oaxaca) Esteban ZURITA (docente) Morti - 29-10-2006 Fidel SÁNCHEZ GARCÍA - a causa dell'impatto d'arma da fuoco (nell'Istituto Tecnologico) José Alberto LÓPEZ BERNAL - a causa dell'impatto di una granata di gas lacrimogeno al petto (infermiere volontario di 15 anni) Un bambino di 12 anni - per impatto d'arma da fuoco. Una maestra che è stata ritrovata in San Pedro Juxtlahuaca (villaggio ad 8 km dal ponte Tecnologico). Informazioni non confermate danno altre tre morti in più nelle sone Aeroporto, Camino al Parque, El Tequio. Feriti Francisco ÁNGELES Ideberto CARMONA David CRUZ Enedino CRUZ SÁNCHEZ - 18 anni, proiettile nella mano sinistra. Guillermo GARCÍA Juan Carlos LÓPEZ - ferito al costato destro Martín OLIVERA ORTÍZ - ferito da proiettile nella parte alta della coscia sinistra Osvaldo RAMIREZ (giornalista di Milenio) Fotografo de El Universal Armando X Gersain X Michel X (studente) René RAMÍREZ SÁNCHEZ - alla gamba destra. 28-10-2006 Ramon RENTERAL - ferito alla barricata Sta. Anita. Detenuti Adbón AGUILAR REAL (contadino) Alejandro ALCÁNTARA GONZÁLEZ (maestro) Javier Mateo CALDERÓN (artigiano) Jesús CANAZCO GARCÍA Mamerto GARCÍA MAGALLÓN o MAGAÑA (intendente) Roberto Carlos GARCÍA PACHECO (está herido) Cenobio GIRÓN PABLO (maestro) Reynaldo GÓMEZ MARTÍNEZ (commerciante) Alberto Manuel GUADALUPE (promotore bilingue) Alberto HERNÁNDEZ CALVO (commerciante) Teodoro LÓPEZ GUTIÉRREZ (hojalatero) Daniel LUNA MENDOZA (Parque del amor) Benjamín MARÍN GARCÍA (maestro) Cristina MARTÍNEZ PÉREZ (è pure ferita) Arturo MAGALLÓN RAMÍREZ (commerciante) Gosesio MENDOZA SALINAS (muratore) Apolinar NORIEGA CALVO (taxista) Juan Manuel ORTIZ GONZÁLEZ (lavoratore della IEEPO) Ulises RUIZ LOPEZ - carcere di Miahuatlan Gerardo SANCHEZ - penale di Tlacolula (è pure ferito) Isidro YESCAS O Isidro MANUELES ILESCAS José Manuel RAMÍREZ ZARATE Pedro HERNÁNDEZ AGUILAR Elizabeth XOLA VÁSQUEZ Daniel LUNA MÉNDEZ Gerardo VALDEZ VALDEZ Daniel MEJÍA MARTÍNEZ Rey FERIA REYES Isaac ZARATE PÉREZ Alejandro GUTIÉRREZ Félix LÓPEZ MEDINA Abraham RAMÍREZ JIMÉNEZ Said ORDAZ PÉREZ o Said OMAR PÉREZ Israel VELASCO PACHECO Juan MARTÍNEZ LÓPEZ Gerardo AGUILAR CHICO Juan DOLORES AGUSTÍN Guillermo LÓPEZ Anastasio CONTRERAS HERNÁNDEZ Jesús ANTONIO AQUINO Mario PINEDA Pedro HERNÁNDEZ Félix JIMÉNEZ Antonio CONTRERAS HERNÁNDEZ
30-10-2006
Approssimatamente tra le 4 e le 5 della mattina sono state arrestate nella deviazione YUCUNDAA 17 persone che viaggiavano in vari autobus che pvenivano da Tlaxiaco in direzione di Oaxaca. Elementi della PFP li hanno fermati, picchiati e hanno detto loro che non dovevano intromettersi, che avevano l'ordine di ammazzarli.
Le persone detenute sono
Víctor ALEJO PLATA Sergio BARRIOS ROBLES Fidel JUÁREZ SÁNCHEZ Omar JOSÉ PÉREZ Lucil LÓPEZ Pedro Celestino LÓPEZ HERNÁNDEZ Manuel LÓPEZ PEÑA Miguel Ángel LÓPEZ PEÑA Claudio MARTÍNEZ Nahúm OJEDA GARCÍA Pedro OSORIO NICOLÁS Jaqueline PÉREZ Ismael PÉREZ CHÁVEZ Cuitláhuac SANTIAGO MARISCAL Josefina SARAVIA CORONEL Juana SOLEDAD LÓPEZ Manuel VILLEGAS MORA
Desaparecidos
Gerardo AGUILAR Jesús Arturo AGUIRRE Rosa ANASTASIO RAMIREZ o Rosa ANASTASIA MARTÍNEZ Uriel CARMONA CRUZ Gilberto MARTÍNEZ LÓPEZ Lola MÉNDEZ Gerardo RAMÍREZ Fidel SÁNCHEZ GARCÍA Antonio CASTELLANOS HERNÁNDEZ Jesús CANSECO GARCÍA Mauro Arturo MOGOZAN GARCÍA Eusebio MENDOZA SABINES Mamerto GARCÍA MAGAÑA Raymundo GÓMEZ MARTÍNEZ Alberto Miguel GUADALUPE Inés Antonio AQUINO Isaura GUTIÉRREZ ROJAS Alan AGUILAR Javier MATEO.
29 ottobre 2006, sono stati liberati il 30 ottobre
Detenuti nel DF
Nome Età Luogo dell'arresto
Beatriz Elena AGUIRRE CHAIRES 21 anni (Biblioteca México) Luz Isela AQUINO MENDOZA 22 anni (Alameda Central tra Juarez e Doctor Mora) Elizabeth BALLADARES GÓMEZ 23 anni (Revillagigedo e Ayuntamiento) Iliana CAMACHO COAPIO 31 anni (Revillagigedo e Ayuntamiento) Cinthia CASTRO LOREDO 28 anni (Revillagigedo e Ayuntamiento) Adazahira CHÁVEZ PÉREZ 26 anni (Revillagigedo e Ayuntamiento) (Monitor de la Limeddh) Jorge Augusto CHÁVEZ VERA 22 anni (Biblioteca México) María Teresa CORDERO SALGADO 33 anni (Revillagigedo e Ayuntamiento) Pablo Antonio DORANTES CRUZ 30 anni (Revillagigedo e Ayuntamiento) Víctor DUARTE ALANIS 32 anni (Revillagigedo e Ayuntamiento) Gerardo FLORENCIO CASIMIRO 29 anni (Revillagigedo e Ayuntamiento) (Colectivo Autónomo Magonista) Demian GÓMEZ MEDINA 26 anni (Revillagigedo e Ayuntamiento) Rolando GUTIÉRREZ 27 anni (Biblioteca México) Arturo MARTÍNEZ GONZÁLEZ 30 anni (Revillagigedo e Ayuntamiento) Blanca Jazmin ORNELAS PÉREZ 30 anni (Universidad Pedagógica Nacional) Heriberto PAREDES CORONEL 23 anni (Revillagigedo e Ayuntamiento) Jesús RAFAÉL VÁZQUEZ 20 anni (Biblioteca México) Cuauhtemoc RUEDA LUNA 26 anni (Alameda Central tra Juarez e Doctor Mora) Juan Luis TOLEDO 26 anni (Alameda Central tra Juarez e Doctor Mora) Christian TOLEDO PINEDA 20 anni (Biblioteca México)
ULTIME NOTIZIE: 2 NOVEMBRE: La polizia attacca la Città Universitaria: allerta massima per mobilitazioni nazionali ed internazionali La Polizia Federale Preventiva (PFP) sta attaccando con violenza le installazioni dell'Università Autonoma Benito Juárez di Oaxaca da terra e per aria di Juan Trujillo – (Narcoesfera - Città del Messico, Messico) In questo momento, come informa Radio Universidad da Oaxaca (attraverso Radio Qué Huelga nella capitale del paese), le forze federali della Polizia Federale Preventiva stanno attaccando con violenza le installazioni dell'Università Autonoma Benito Juárez di Oaxaca da terra e dall'aria. I blindati stanno accerchiando la periferia. L'APPO vince una battaglia importante contro la PFP.
L'APPO ha forzato la ritirata della PFP dopo il tentativo di incursione nell'Università Autonoma Benito Juárez di Greg Berger L'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) ha forzato la ritirata della Polizia Federale Preventiva (PFP) dopo il tentativo di incursione nell'Università Autonoma Benito Juárez. Ma la guerra è lungi dal finire.Dopo un assedio di sei ore dell'Università Autonomo Benito Juárez, casa di Radio Universidad, la voce dell'APPO, la PFP è stata forzata a ritirarsi da appena pochi minuti fa(…). - (L'Altro Giornalismo con l'Altra Campagna in Sonora)
14:36 - COMUNICATO URGENTE DELL'APPO Di fronte al tradimento da parte della Polizia Federale Preventiva, che ha annunciato il suo ritiro e continua ad aggredire e ad arrestare il popolo di Oaxaca l'Assemblea Popolare lancia un appello di Offensiva Generale del Popolo contro l'Invasore, al Sollevamento Generale del popolo, di tutti i quartieri, di tutte le colonie, ecc. fino a mandar via l'invasore dalle nostre terre. 14:40 - si ordina la ritirata della PFP, nella sua ritirata verso l'Aeroporto, la PFP, lancia bombe di gas lacrimogeno contro case nella Colonia Miguel Alemán come pure in San Agustín de las Juntas. 5 NOVEMBRE : Manifestazione di Massa a Oaxaca. Centinaia di migliaia di persone hanno riempito le strade per chiedere la cacciata del governatore. Di John GilberIndymedia NYC5 Oggi l’Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO) ha dato la sua risposta alle dichiarazioni del governatore Ulises Ruiz secondo il quale il conflitto a Oaxaca è limitato “ad una strada della capitale”. Centinaia di migliaia di manifestanti che reclamavano l’uscita del governatore hanno coperto 3 miglia dell’autostrada federale 190.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI PROPONIAMO ALTRI SITI INTERNET IN CUI E’ POSSIBILE INFORMARSI:
A QUESTO INDIRIZZO E’ POSSIBILE REPERIRE UN VIDEO DELL’OPERATIVO PFP(POLIZIA FEDERALE PREVENTIVA) DI DOMENICA 29 http://www.asambleapopulardeoaxaca.com/
RADIO UNIVERSIDAD TRASMETTE IN DIRETTA DA : http://radio.indymedia.org/appo.mp3.m3u
PAGINA ON-LINE DI NEWS RIGUARDANTI OAXACA COSTANTEMENTE AGGIORNATA: http://www.narconews.com/otroperiodismo/it.html COLLEGAMENTO AD ARTICOLO APPARSO SUL QUOTIDIANO MESSICANO EL NUEVO DIARIO : http://www.elnuevodiario.com.ni/2006/10/31/especiales/32670 INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA DEL CODEP (comitato di difesa dei diritti del popolo contadino):
CODEP_CNPP <codep_cnpp_oax@yahoo.com.mx> Chiunque fosse interessato a ricevere ulteriori e quotidiane notizie, può contattare questo gruppo di attivisti della capitale Oaxaqueña.
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