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Lauro mentì su piazza Alimonda
by gin{ Thursday, Nov. 28, 2002 at 12:15 AM mail:

A contare i caschi e gli scudi del gruppetto di carabinieri nella foto si arriva massimo massimo a una cinquantina. Eppure il dottor Lauro, sostiene:...Stavano scappando ma, quando hanno avvistato il gruppo di carabinieri (il nostro), composto da un centinaio di uomini...

Lauro mentì su piazz...
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Come al solito, Franti ha colpito ancora. Meglio ancora, ha colpito Arto, un'altra voce che si aggiunge.

http://italy.indymedia.org/news/2002/11/119052.php

E, come al solito, a me sono venute in mente altre idee, altri fili di pensieri, che offro alla comunità Indyana come spunto di riflessione.

A me i conti non tornano. A contare i caschi e gli scudi del gruppetto di carabinieri nella foto si arriva massimo massimo a una cinquantina. Eppure il dottor Lauro, funzionario di PS in servizio quel giorno, sostiene in commissione g8:

...Stavano scappando ma, quando hanno avvistato il gruppo di carabinieri (il nostro), composto da un centinaio di uomini, che comunque erano niente al cospetto di migliaia di manifestanti, hanno cominciato ad avanzare ed a spingere...

Figuriamoci, si è trattato solo di una svista, e poi quante volte noi stessi moltiplichiamo per tre le presenze alle nostre manifestazioni. Eppure... eppure fra 50 e 100 la differenza è enorme.
Se non sbaglio, nel documentario di ... viene descritta l'azione disastrosa dei carabinieri negli attacchi dalle vie laterali e messa a confronto con la strategia successiva adottata dalla polizia che consisteva nel bloccare le vie laterali e avanzare frontalmente per far indietreggiare il corteo in un'unica direzione. Dovrebbero esserci immagini precise di quei momenti in cui si può notare come i blocchi della polizia sulle laterali venivano fatti con centinaia di uomini.
E allora mi viene in mente un altro pezzo dell'audizione in commissione di Lauro, sempre tratta dall'articolo di Arto:

...Ho chiesto al Capitano che comandava il gruppo dei carabinieri se se la sentisse, in considerazione del loro notevole numero, di fronteggiare i manifestanti. Questi rispose affermativamente...

Ma perché Lauro chiede ciò al capitano Cappello? Forse perché si rende conto che con 50 uomini non sarebbe riuscito nemmeno a posizionarli per bloccare tutta la strada? E non dimentichiamo che quando parte l'azione le due jeep non ci sono ancora. Un ben esiguo drappello quello messo in campo. Solo a vederlo, nella foto, pensi che puoi sbarazzartene facilmente. E infatti così accade, con i carabinieri che fuggono, i manifestanti che li inseguono e qualcuno che grida: "Fermi, è una trappola!"
Ma torniamo a Lauro, un funzionario di polizia non può non sapere quanti uomini ha a disposizione, e fra cinquanta e cento passa una bella differenza. Quindi, davanti alla commissione d'inchiesta parlamentare il dottor Lauro ha MENTITO. Perché? Probabilmente per proteggere il suo stimato collega tenente Cappello, il quale aveva detto che se la sentiva, che non dovevano aspettare nessun altro, e probabilmente aveva aggiunto che invece di limitarsi a bloccare la strada i suoi uomini avrebbero fatto di più, avrebbero spazzato via quelle zecche in un battibaleno e si sarebbero coperti di gloria.
Cosa cambia? Parecchio! Vorrebbe dire che Cappello ha sottovalutato la situazione (Lauro aveva già giudicato insufficienti i 50 uomini per quell'azione), e che quindi quegli uomini sono stati mandati allo sbaraglio, con gravi responsabilità per chi li comandava.
In virtù di quell'azione scellerata, ci è scappato il morto. Si chiamava Carlo Giuliani, ma, voglio ricordarlo ai tutori dell'ordine che frequentano assiduamente questo sito, avrebbe potuto essere un carabiniere.
E allora, di chi la colpa? E chi è che non dice tutta la verità?

L'attitudine a mentire di Lauro, poi, noi la conosciamo già.

...Sei stato tu, col tuo sasso!

Se questa frase l'avesse pronunciata un qualsiasi carabiniere o poliziotto arrivato in piazza Alimonda dopo l'omicidio di Carlo, l'avrei capita. Tensione, emozione, caldo... Ma a pronunciarla è Lauro: uno che c'era, ha visto e sa come sono andate le cose. Se la dice vuol dire che gli è stato ordinato. E la dice con uno scopo, a gratificare le telecamere di studio aperto con uno scoop da gridare su tutte le tv, quando ancora non si sapeva delle foto e dei filmati che incastravano... Placanica?
E chi lo sa! A giudicare dal lavoro di Arto (scaricatelo, ne vale la pena!) c'è più di qualche dubbio. Un avvocato direbbe che mille sospetti non fanno una prova, ma ce n'è abbastanza per contestare la richiesta di archiviazione. La verità su piazza Alimonda è ancora ben sepolta, a noi scavare.

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