capire i motivi per cui l'Ordine Costituito preferisce l'insegnamento a distanza

Tutti abbiamo capito che con questa finanziaria il governo ha ridotto drasticamente i finanziamenti alla scuola pubblica. In realtà il governo sta cercando palesemente di creare un nuovo tipo di scuola: nell'articolo della finanziaria (non ricordo il numero!) in cui vengono stanziati 100 mil. di euro per le innovazioni tecnologiche, si apprende che parte di essi verranno destinati allo sviluppo dell'insegnamento a distanza e del teletutoring. Ciò ha a che vedere in primo luogo con motivi di ordine economico: tagliando le spese del personale (amministrativo, tecnico e docente) l'insegnamento a distanza garantisce un rendimento di scala indubbio, per cui dopo una fase iniziale dai costi elevati questi andrebbero via via decrescendo, garantendo nel lungo periodo una notevole diminuzione delle spese per la gestione della scuola pubblica. Verrebbero però snaturate le forme tradizionali di formazione e socializzazione degli studenti: sicuramente andrebbe diminuendo la compartecipazione comunicativa faccia a faccia in favore di una comunicazione "in assenza" e in solitudine mediata da uno schermo. Tutto ciò avrebbe dei risvolti indubbiamente positivi per un Potere molte volte minacciato dalla carica eversiva e rivoluzionaria degli studenti uniti per un obiettivo comune. La saggezza popolare ci insegna che l'unione fa la forza, ma ogni volta che qualcosa si mette nel mezzo (=mediazione) logicamente si perde in unità e compattezza. Mi viene in mente quel pezzo in cui Vaneigem dice che "l'abilità dell'organizzazione sociale consiste nel mettersi fuori dalla portata delle violenze che suscita, e nel riuscirci disperdendo in un gran numero di lotte equivoche o incerte le forze vive di ciascuno". E un dubbio mi assale... Forse il potere sta cercando di aumentare il proprio controllo su quelle forze vive e pensanti che ancora non gli si dichiarano subordinate!