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Striscia di Gaza - 1 gennaio 2003
by Stefano Monday, Jan. 06, 2003 at 3:04 PM mail: steorlando@hotmail.com

La situazione nella Striscia di Gaza

1/I/2003
Striscia di Gaza.
-Unico sbocco sul Mar Mediterraneo per la Palestina;
-con i suoi 1.250.000 abitanti e' una delle zone piu' densamente
popolate del mondo;
-60% della popolazione e'"disoccupata"(80% in alcune zone).
-L'unica strada riservata ai palestinesi e' quella sulla costa(escluse
ovviamente quelle parti di costa particolarmente fertili che sono
state illegalmente accaparrate dalle colonie d'Israele).A volte, per
rappresaglia,tale strada viene bloccata o chiusa per un tot di ore o
giorni dai tanks dell'esercito.I palestinesi sono quindi,in questo
caso,costretti a camminare sulla spiaggia e spesso vengono colpiti a
piacimento dai militari israeliani.
-I primi accordi di Oslo concedevano ai palestinesi il 13% di costa per
la pesca; poi la percentuale e' scesa al 9% fino ad arrivare
all'attuale 2-3%.E' frequente ammirare uomini sulla spiaggia che
pescano:molti sono ex proprietari di pescherecci che si sono visti
sequestrare l'imbarcazione o confiscare il carico,senza giusta
motivazione.Anche il periodo di pesca e' stabilito da Israele.
-C'e' una costante pulizia etnica indiretta:il governo israeliano
strangola l'economia palestinese per renderla il piu' possibile
dipendente dalla sua.Sradica ulivi,eucalipti e palme,schiaccia con i
suoi tanks le coltivazioni dei contadini.
Effettivamente la striscia di Gaza e' un enorme lager.

Mi trovo da tre giorni a Rafah.
L'esercito israeliano,per mantenere il controllo della frontiera con l'Egitto, sta costruendo un muro e fa quello che gli pare,senza alcuna forma di rispetto per la vita umana.I militari israeliani sparano sempre su ogni cosa che si muove,soprattutto di notte,e i cecchini colpiscono chiunque.Utilizzano la tecnica del terrore:i tanks si muovono costantemente lungo il confine e i loro bersagli sono le case palestinesi abitate da famiglie con numerosi bambini.Una gran parte di queste case sono gia' state abbandonate,poiche' troppo grande il pericolo di essere uccisi.Lo scenario che si presenta e' quello di innumerevoli facciate crivellate dai colpi della mitragliatrici e di scheletri di case bombardate dai carriarmati e dagli elicotteri apaches,nonche' delle macerie di quelle demolite dai bulldolzer.
A Rafah ben 5000 persone sono senza casa.Negli ultimi 2 anni i feriti sono 1500 di cui 108 sono disabili permanenti (qualche mese fa un ragazzo che giocava a pallone nel cortile della sua casa,troppo vicina alla torre dei cecchini,e' stato colpito alla schiena d e' rimasto paralizzato).
Tutti gli abitanti di Rafah conservano un ricordo indelebile dell' esercito israeliano: al collo, allo stomaco, sulla nuca, sulle gambe, sulle braccia, sul viso.Lunghe cicatrici e profonde mutilazioni.
Sempre negli ultimi 2 anni 205 assassinati,di cui 42 bambini.
Il 19 dicembre 2002 una ragazza che studiava sul balcone di casa sua e' stata uccisa da una pallottola israeliana.
In questa citta' lo stress e la paura delle esplosioni e degli spari fa si' che il 61% dei bambini perda l'appetito e diventi anemico.
Come se non bastasse gli israeliani devastano le condutture dell'acqua e le fogne e quando la municipalita' cerca di ripararle aprono il fuoco dalle torri di controllo della zona.
Il 50% dell'acqua di Rafah e' salata e per berla sono necessari i filtri di depurazione.L'altro 50% appartiene alle colonie ebraiche.

Come si fa a pretendere che della gente innocente che vive qui da centinaia di anni, non si debba difendere da un'occupazione esasperante che devasta terreni agricoli,parchi,le giostre per i bambini,le scuole,i monumenti della storia di queste persone?Come si fa a stare zitti,a chiudere gl'occhi,a rimanere fermi e impassibili?Cosa faremmo noi se venissero dalle nostre parti a far esplodere le nostre case in piena notte, senza curarsi di chi ci sta dentro,solo per una marcia avidita' di terra e di soldi?Cosa faremmo se le nostre case fossero danneggiate o crollassero improvvisamente a causa delle onde sismiche provocate dalle continue esplosioni utilizzate nella costruzione del maledetto e perverso muro?
E il mondo dov'e'?Cosa fa?

Stefano Orlando

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