Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2003/03/209157.php Stampa i commenti.

CANTIERE APERTO per la costruzione della Venere
by netwip Monday, Mar. 17, 2003 at 3:09 PM mail: 72ore@inventati.org

Firenze, 16 Marzo 2003 Invaso il futuro CENTRO D’ARTE CONTEMPORANEA, la ex-Galileo “bottega” per la 72h di resistenza BIOmeccanica

Oggi è stato inaugurato il CANTIERE APERTO per la costruzione della Venere BIOmeccanica.Circa duecento persone sono entrate all’interno dell’area ex-Galileo per creare un “laboratorio di costruzione della Venere BIOmeccanica” il carro/statua preso come simbolo della prossima 72ore di resistenza BIOmeccanica - l’evento che già anno scorso ha visto la partecipazione di migliaia di giovani all’ANFIteatro delle cascine.
Il network di costruzione dell’evento aveva già lanciato la settimana scorsa un appello alla città in cui si chiedeva uno spazio in cui costruire l’immenso carro raffigurante la Venere di Milo a cui però sono state aggiunte delle braccia meccaniche: metafora di un movimento e di una “rete di esperienze” che cerca gli spazi e la visibilità che questa città riserva soltanto a musei e boutique.
Per questo la scelta dello spazio di costruzione per la Venere BIOmeccanica è ricaduto sull’area che dovrà ospitare il Centro d’arte contemporanea, in cui sono fermi da anni i lavori di adeguamento strutturale e in cui l’amministrazione vorrebbe “rinnovare” la politica culturale di Firenze; il network di costruzione della Venere vuole così dare il suo contributo, creando un cantiere effettivamente aperto alla città e libero dalle restrizioni della burocrazia, da pretese commerciali e dai dazi (quasi feudali) di S.I.A.E e Copyright.
Il Cantiere rimarrà aperto fino allo svolgimento della 72ore, che si terrà dal 25 al 27 aprile. Nella speranza di lasciare alla città la dimostrazione di come possa realmente dar vita ad un nuova Rinascita, abbandonando definitivamente l’aura Rinascimentale che ancora la imprigiona.

More INFO: 72ore@inventati.org

Segue approfondimento sul progetto.

La Venere si pone e non si contrappone: non ne ha bisogno e non è nel suo stile - chiede senza dare niente in cambio, perché è questo che la città vuole, perché la città sarà pronta ad accoglierla -. Per questo noi non siamo organizzatori e non ci asumiamo la responsabilità di questo evento: perché non abbiamo un modello organizzativo SOSTITUTIVO, perché non ci proponiamo come rappresentativi di un mondo sotterraneo o di diverse “sottoculture”, ma - al massimo - ne siamo una manifestazione -. Infatti il nostro non è in nessun modo un attacco strumentale, ma neanche una soluzione: siamo una proposta che in quanto tale ha da essere valutata e a cui deve essere permesso uno sviluppo eventuale, che si sta creando AGIBILITA' -. In questo la Venere BIOmeccanica è al tempo stesso un Nuovo Rinascimento e il definitivo seppellimento del Vecchio: l’Amministrazione svolge un ruolo di malinteso mecenatismo rispetto ad “alcune” realtà ed esperienze (vedi programmazione della Leopolda, Centro d’Arte contemporanea prossimo venuro, ecc...) proponendosi accanto a vari soggetti economici come promotore e sponsor di scelte e gruppi artistici. Non capisce però che l’apparato burocratico e le modalità che esso impone riducono le produzioni, le attività e le esperienze sotto la propria ala a dato puramente quantitativo: se per i suoi partner economici l’Attività creativa/formativa stessa è assolutamente accessoria, essi mantengono comunque una COERNZA INTERNA alla logica di pareggio di bilancio e creazione di profitto, sia monetario che d’immagine; l’Amministrazione, invece, crea un buco spazio/temporale in cui è impossibile rintracciare qualsiasi orientamento programmatico: la Protezione dei vari Mecenate si basava sul Gusto e sulla Volontà come elementi puramente soggettivi e coerenti all’interno della concezione signorile del Potere, questo “mecenatismo posticcio”, invece, ha come solo effetto quello di creare un vuoto pneumatico intorno alle produzioni e alle esperienze in formazione, crea l’Artesottovuoto: concediamo che i problemi di orientamento rispetto al Gusto possono essere dovuti ad una dinamica interna all’Arte stessa, ma l’orientamento delle Volontà è un problema tutto interno al Potere: per questo Firenze non riesce a liberarsi dal suo riflesso, dalla sua inguaribile attitudine alla conservazione e al restauro di cui anche il Potere nella sua forma politica è vittima impotente e condizionata, quasi incapace di IMMAGINARE un’alternativa.-Per questo il problema che poniamo non è finalizzato né ad attaccare direttamente i soggetti economici gestori degli attuali spazi “pubblici” di produzione ed esposizione (attraverso vere e proprie s.p.a.), né i soggetti politici responsabili dei progetti di “riqualificazione” della città. Quello che proponiamo è ACCESSO alla sfera pubblica per esperienze che sono state private del loro carattere pubblico;- per questo la Venere BIOmeccanica non darà niente in cambio, perché sta già restituendo alla città il carattere e la visibilità pubblica di cui è stata privata, perché sarà allo stesso tempo iniezione di consapevolezza e dilatazione percettiva per gli stessi SOGGETTI attualmente EGEMONI in città, che non avranno che da stare a guardare…“…una dimostrazione quasi vivente della decadenza dello spettacolo metropolitano circostante e delle possibilità esplosive di una creatività liberata dalle imposizioni commerciali…”

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.