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BID La pace irrompe fra i finanzieri guerrafondai
by disobbedienti a milano Monday, Mar. 24, 2003 at 10:13 AM mail:

Prodi, Formigoni, Tremonti, Iglesias e i rappresentanti di tutti i poteri del mondo, da Israele agli Usa hanno dovuto assistere al richiamo di una ragazza che gli è andata a ricordare che siamo persone, non portafogli, a nome della società civile.

Dopo che fuori dal palazzo, tenuti a distanza da carabinieri in tenuta antisommossa, un gruppo di attivisti aveva raggiunto l'entrata della riunione e aveva intonato slogan di protesta e dichiarato le proprie ragioni, ragioni da non vendere, la voce della società civile si è fatta così sentire in modo semplice, dignitoso e diretto ricordando tutti i crimini delle guerre militari ed economiche che i potenti della terra combattono contro l'umanità,.
Con l'azione coraggiosa e disobbediente di una ragazza si è levata anche all'interno della riunione dei finanzieri in modo simbolico e pacifico la voce della società civile che rifiuta tutte le guerre.
I potenti parlavano di povertà, sviluppo e progresso. Si è ricordato loro, cercando di sensibilizzare tutti, tutte le guerre, militari ed economiche che proprio loro impongono con la legge del profitto. Una legge che cercano d'imporre in tutto il mondo, dall'Iraq all'America Latina, continente devastato dalle politiche neoliberiste che questi potenti propugnano, come dimostrano tragicamente i casi di paesi come l'Argentina e i progetti di "sviluppo" di questi criminali, come il Plan Puebla Panama.
Si è così cercato di sensibilizzare e porre l'attenzione sulla possibilità di un mondo diverso e dignitoso, come dignitose sono le lotte dei popoli indigeni (e non) del continente che questi criminali vogliono finire di vendere secondo la legge del mercato. Una legge che non può essere riformata ma solo fermata, se si vuole continuare a essere umani.

Dopo Formigoni, Iglesias (il presidente del BID), quando cominciava a parlare Prodi, la ragazza, riuscita a entrare lì come freelance - dato che l'accesso era vietato alla società civile - ha portato la bandiera al tavolo dei potenti e la ha fissata al loro banco, ben visibile davanti a tutte le bandiere del mondo.
Si è creato un momento glaciale d'imbarazzo per l'irruzione inaspettata, preso in modi differenti, ma dagli altri presenti è anche scaturito un applauso spontaneo.

La ragazza è stata successivamente trattenuta un paio d'ore e poi rilasciata dopo gli accertamenti.

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