Oggi, nel giorno dello sciopero generale dei sindacati di base contro la guerra,
come studenti medi e universitari di Bologna abbiamo voluto partecipare e dare un
segnale forte.
Abbiamo bloccato il traffico in 3 porte della città (Porta S.Isaia, Galliera e San Donato) poi abbiamo attraversato in corteo la zona universitaria e siamo confluiti nel corteo dei lavoratori in sciopero.
Di seguito riporto il testo del volantino distribuito durante i blocchi stradali
Alvin SCIOPERO GENERALE CONTRO LA GUERRA
Oggi, mercoledì 2 Aprile, nel giorno dello sciopero generale contro la guerra, noi studenti e studentesse delle scuole e dell'università di Bologna stiamo dando vita ad azioni di blocco stradale.
Siamo consapevoli di star arrecando un disagio. Crediamo però che paragonata al dramma quotidiano che si sta consumando nelle strade di Baghdad, una sosta forzata di qualche minuto sia davvero poca cosa. Vi chiediamo di passare questi minuti a riflettere, chiedendovi se sia giusto o tollerabile quanto sta accadendo al popolo Irakeno.
Questa non è una guerra di liberazione, né una guerra al terrorismo. Ormai nessuno crede ai pretesti accampati da Bush e dai suoi alleati. Questa è una guerra che si combatte per il petrolio, per il controllo politico dell'area mediorientale, per l'affermazione politica ed economica della superpotenza statunitense.
Noi non crediamo che esistano guerre umanitarie, né bombe intelligenti, né affetti collaterali tollerabili. Ci siamo già opposti ai bombardamenti su Belgrado come a quelli su Kabul. Con ancora maggior forza ci opponiamo a questa guerra, non avallata neppure dall'ONU e rifiutata dalla società civile a livello mondiale.
L'Italia è contro la guerra. Lo hanno dimostrato il milione di persone sceso in piazza a Firenze, i tre milioni di Roma, il numero incalcolabile di bandiere della pace appese alle finestre, gli scioperi spontanei seguiti ai primi bombardamenti. Il governo italiano però è in guerra, e continua a fornire basi, spazi aerei e, indirettamente, uomini alla guerra di Bush.
Riteniamo intollerabile questa situazione. Per questo alle semplici manifestazioni di protesta abbiamo iniziato ad affiancare azioni dirette di blocco, di disturbo. La vita in Italia non può proseguire normalmente mentre il nostro governo partecipa ad una guerra ingiusta, illegittima e sanguinaria.
Lo sciopero generale europeo e mondiale che il movimento contro la guerra chiede da mesi è forse l'unico modo per fermare la guerra. Lo sciopero generale italiano è forse l'unico modo per mettere in crisi il governo e costringerlo a ritirare l'appoggio italiano alla guerra.
Questo sciopero non basterà per tutto ciò. Ma speriamo possa essere il primo di una lunga serie.
Noi oggi scendiamo in piazza al fianco dei lavoratori in sciopero, ma abbiamo voluto anche dare un segnale con questa azione studentesca di blocco stradale: il messaggio è che in un giorno di sciopero contro la guerra nessuno deve restare indifferente. La vita non può proseguire regolarmente.
Questa guerra impone di schierarsi, noi lo abbiamo fatto.
Studenti contro la guerra
|