(ESPAN)SIONISMO
DOPO COMMENTI SU EBREI CAPOGRUPPO DEMOCRATICO USA SI DIMETTE "Se non fosse per il forte appoggio della comunità ebraica alla guerra all’Iraq noi non la staremmo facendo". James Moran ha pronunciato questa frase il 3 marzo scorso durante un forum contro la guerra, a Reston, nello Stato della Virginia (Usa). Rappresentante democratico, Moran aveva aggiunto: “I leader della comunità ebraica sono tanto influenti da poter condizionare la direzione in cui stanno andando le cose e quella in cui potrebbero andare”. Subito dopo il suo discorso i capi del Consiglio delle comunità ebraiche di Washington gli avevano suggerito di dimettersi. Nancy Pelosi, leader dei deputati democratici al Congresso, aveva quindi dichiarato: “I commenti di Moran sono non solo inopportuni, ma offensivi e non trovano spazio nel Partito democratico”. Moran ha dovuto dimettersi dall’incarico di capogruppo del suo partito, facendo autocritica: “Mi impegnerò ad imparare dai miei errori e ad ascoltare le preoccupazioni dei miei elettori”. Il clima teso per la crisi irachena determina ripercussioni anche nella politica interna degli Stati Uniti e il ‘caso Moran’ sottolinea le difficoltà del contesto in cui l’amministrazione Bush sta portando avanti le sue scelte nella crisi irachena.
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