Contro repubblichini e sbirri
poco più di venti persone al presidio antifascista programmato oggi alle 17:00 in Piazza dei Centomila a Cagliari
I fascisti all'ingresso dell'Hotel Mediterraneo sventolavano le loro croci celtiche e lanciavano slogan col saluto romano, manifestazione autrizzata e pagata dall'ERSU cioè con i nostri soldi. Ai piedi della scalinata di Bonaria 20, 25 compagni più qualche passante che si univa formavano il PRESIDIO ANTIFASCISTA. Polizia e Carabinieri erano schierati in assetto antisommossa per proteggere i fasci. Conosciamo molto bene questi tutori dell'ordine e sappiamo che hanno giurato fedeltà non al governo ma alla Costituzione, una Costituzione antifascista. Ebbene la vergona per questa nazione è stata tanta quando ci siamo visti minacciare di carica per consentire ai figli di Mussolini la loro manifestazione, quella antifascista non era autorizzata. Il nostro presidio è stato umiliato, minacciato di carica e allontanato con gli scudi. Tutto questo accadeva ai nostri 20 compagni, mentre gli altri, la stragrande maggioranza, era sui prati del colle S. Michele a volteggiare corde, a lanciarsi i birilli, a perquotere tamburi e a passarsi le bottiglie di vino mentre sul palco suonava il gruppetto etno-rap di turno. Alle 19:00 le croci celtiche e lo striscione della R.S.I. sventolavano ancora sulle scalinate di Bonaria. Il giorno della Liberazione, il nostro giorno, i fascisti hanno potuto impunemente manifestare mentre la sinistra faceva festa al colle. Povera sinistra se questa è la sinistra.
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