Traffico in tilt in piazzale Loreto e dintorni. Niente disordini oggi al corteo antagonista contro il movimento neofascista Forza Nuova. Massiccia presenza di forze dell'ordine.

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La massiccia presenza delle forze dell'ordine ha impedito che, nel pomeriggio a Milano, una manifestazione dei centri sociali contro il movimento neo-fascista Forza Nuova potesse degenerare. E così gli autonomi, che si sono trovati davanti a una posizione dialogante (????) ma ferma di polizia e carabinieri, non hanno potuto che sciogliersi.

CONCERTO VIETATO - La protesta era stata originata dal fatto che un concerto in piazza Aspromonte non era stato autorizzato: qui infatti esiste una sede di fatto di Forza Nuova all'interno di un'associazione sportiva. In passato dopo un analogo spettacolo, in piazza Maciacchini, dove si trovano altre sedi e alcuni negozi frequentati da esponenti di estrema destra, si erano verificati disordini (????). E proprio per evitare che si ripetesse la situazione è arrivato il no all'iniziativa.

I MANIFESTANTI - Nonostante la manifestazione non fosse stata autorizzata, verso le 15 in piazzale Loreto si sono radunati 300 esponenti dell'ala più radicale della galassia dei centri sociali. Molti i simpatizzanti dell'Orso, il centro frequentato da Davide Cesare, ucciso il 16 marzo scorso a coltellate in strada, e tanti i militanti dell'area cosiddetta antagonista e dei disobbedienti. Si sono visti anche alcuni esponenti di Rifondazione Comunista, fra i quali Saverio Ferrari l'ex segretario della federazione provinciale milanese. Gli autonomi non sono potuti arrivare in piazza Aspromonte visto che la zona era stata completamente bloccata dalle forze dell'ordine e, dopo un tira e molla, con i funzionari di polizia hanno deciso di annullare il corteo e di «testimoniare» la loro protesta sul posto con un sit-in.

TRAFFICO IN TILT - Alle 17.30 la manifestazione si è sciolta: i giovani sono andati a prendere la metropolitana alla stazione di Pasteur perché in quella di Loreto non venivano fatti temporaneamente fermare i treni. Orlando, uno dei leader dell'Orso, ha ammonito: «Signori poliziotti e signori carabinieri non potete controllare tutte le strade e tutte le piazze: noi ritorneremo oggi o domani...» e ha concluso «uno di noi è stato ucciso da tre carogne come quelle che state difendendo». Tutto, peraltro, si è risolto tranquillamente: in piazzale Loreto sono rimaste solo alcune bottiglie e lattine di birra e un pò di volantini e cartacce, mentre nella zona il traffico era andato in tilt.

foto su: http://www.corriere.it/vivimilano/speciali/gallerie/galleria.html?speciali/corteo&1