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il circo precario: alla rotonda del precariato sociale
by circo precario Thursday, May. 29, 2003 at 9:22 PM mail:

sabato 31 maggio h.11,00 appuntamento alla rotonda di Carugate (MI)

Autostrade, tangenziali, svincoli e rotonde.
L'alto scorrimento delle automobili, la bassa qualita' della nostra vita.
Citta' distorte da una visione distorta del benessere sociale e individuale.
Ipermercati, complessi residenziali e centri commerciali.
Una citta' che viene ripensata escludendo qualunque momento di aggregazione sociale non mediato dal denaro.
Una metropoli il cui corpo, che dovrebbe essere il risultato del nostro desiderio, ci rinchiude in una galassia di microrganismi sociali sparsi e frammentati.

La rotonda di Carugate: luogo della concentrazione dei grandi centri commerciali di zona nordest milano, un internodo tra svincoli autostradali e fiumi d'asfalto, una fabbrica del lavoro precario e dei senza diritti, l'espressione urbana della devastazione ambientale, un'area interclusa.
'La rotonda del precariato sociale' e' il nome che decidiamo di dare oggi a questo non_luogo.
Un internodo viabilistico cruciale nel riassetto metropolitano ad alta' velocita voluto dai piccoli governanti locali, che privilegiano la concentrazione delle enormi cattedrali del consumo.

"Stai in casa nel paesino dormitorio, prendi la macchina e grazie alla superstrada dedicata raggiungi in pochissimi minuti, se non c'e' la partita, il luogo del consumo omnicomprensivo.
Mi chiedono di rimanere fino a tardi a riempire gli scaffali svuotati velocissamente, se c'e' il 3x2 mi gioco anche il fine settimana, con quello che mi pagano non sarei andata molto lontano.
Torno nella mia stanza, lungo la strada incrocio il mio negozio di dischi preferito che ha chiuso perche' non ha retto la concorrenza del megastore.
Non daro' un fottuto centesimo a jaffa che finanzia i tank israeliani contro il popolo palestinese, alla esso che rifornisce i B52 pieni di bombe da sganciare sul popolo iracheno e non mi fermo davanti alla vetrina di tecnocasa che lucra sulla casa che vo' cercando.
Votero' si al referundum sull'articolo 18, pronta per un passo in avanti nel processo di conquista di nuovi diritti, a prendermi una piccola parte di cio' che mi spetta.
Mi ribello davanti ai guardioni con la pistola che picchiano i senza documenti, tanto non possono difendersi, non rispetto la legge privata che vieta di volantinare il mio pensiero, libero e non censurabile."

Non sei solo massa, non sono da solo, nel viaggio che abbiamo intrapreso, lungo il nostro cammino facciamo oggi una tappa qui alla rotonda del precariato sociale.
Siamo il mondo di sotto, armati delle nostre idee e dei nostri biocorpi. Interinali insubordinati e nomadi precarie, determinate a riprenderci uno spazio pubblico che si vuole privato, la nostra pubblica piazza, un centro che oggi trasformiamo in sociale, attraversato, contaminato.

Il precariato sociale si ribella in circuit_azione!

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