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Perugia: rassegna stampa streetparade
by una Wednesday, Jul. 02, 2003 at 4:56 PM mail:

rassegna stampa di alcuni alcuni giornali umbri sulla street parade di perugia.


dalla nazione.it del 30 giugno 2003

Corteo notturno, canti e musica a tutto gas

PERUGIA — Un corteo di un migliaio di persone che si snoda lungo le strade del centro storico e raggiunge tra le quattro e le cinque del mattino Pian di Massiano, con canti e suoni a tutto volume, non solo non passa inosservato ma fa sfumare il sonno faticosamente conquistato da chi, e sono tanti, aspetta la domenica per ricaricare le... batterie. Questo è stato il corteo «Street-Parade» che, partito intorno alle 20 dal Frontone, attraverso via Roma, ha raggiunto, musica e coricompresi, piazza Partigiani, il carcere, poi piazza Italia. L'esercito dei disobbedienti si è abbandonato a canti, balli e bevute, il tutto condito da musica a tutto gas. E' ovvio che i centraline, le sale operative di Carabinieri, Polizia, Prefettura e Guardie Municipali siano stati letteralmente assaltati da proteste, da gente che reclamava un po' di pace. E intorno alle quattro il corteo ha ripreso la strada fino a Pian di Massiano ripetendosi in cori, balli e musica fino a quasi le sette. In giornata la prima reazione ufficiale da parte del Comune, che scrive: «Il Comune diPerugia, in relazioneallamanifestazione che si è svolta ieri notte per le vie della città, stigmatizza il comportamento degli organizzatori che non hanno rispettato gli impegni assunti presso l'Ufficio Territoriale del Governo. In particolare sono stati disattesi orari di inizio e modalità di svolgimento della manifestazione stessa. L'amministrazione comunale, pur non entrando nel merito dei contenuti e degli obiettivi della manifestazione, si era resa disponibile, d'intesa con le forze dell'ordine, a collaborare a un corretto svolgimento. Ma poichè così non è stato, esprimiamo tutto il nostro disappunto per quanto accaduto nonchè forte rammarico per il disagio arrecato ai cittadini».


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ilmessagero.it del 30 giugno 2003

La pioggia fa spostare l’annunciata ”Street-parade”. Ma alle tre di notte camion a tutto volume per la città

MUSICA A NOTTE FONDA, PIOVONO DENUNCE


Il Comune: «Non hanno rispettato gli accordi». E in tantissimi s’infuriano


Nessuno può negarlo più: i perugini sono un popolo tollerante. L’altra notte, una delle poche fresche e quindi utili per dormire, metà della città si è svegliata di soprassalto con le orecchie invase da musica a tutto volume. Musica di gusto discutibile, anche se il punto non è questo. Con le orecchie fuori-uso i cittadini sono andati alla finestra per capire. E hanno visto tre camion con sopra impianti stereo da 1000 watt che sfilavano allegramente per la città. Dietro al camion dei giovani, anche loro festanti. Si trattava dello ”Street-party”, una sorta di ”rave” per le strade, che in questo caso è stato organizzato da gruppi dei centri sociali, gruppi disobbedienti e simili. Probabilmente convinti che l’inquinamento acustico sia un’invenzione e il rispetto solo una canzone.
Pare che tanto chiasso a notte fonde non fosse da attribuire agli organizzatori o a coloro che stavano sopra i camion e mandavano la musica a tutto volume. Pare che sia colpa della pioggia. La manifestazione, infatti, prevista per il pomeriggio attorno alle 18, non si è potuta tenere a causa di un furioso temporale. Cosa hanno fatto quindi gli organizzatori? Hanno rinviato l’iniziativa? Macché, l’hanno spostata. In questo modo, dal centro storico si sono mossi alla volta della periferia attorno a mezzanotte. Anche se un gruppo, con musica al seguito, è rimasto a San Francesco al Prato. La periferia si chiama un tragitto fino a Pian di Massiano, cioè l’intera città. Trapassata dai decibel fino a notte fonda, cioè fino alle quattro. Immaginare le telefonate ai centralini della polizia e dei carabinieri. E la pioggia di denunce. Nessuno dei perugini, però, si è mosso. Nessuno ha risposto con la stessa moneta. Nessuno è sceso per affrontare il corteo. Tolleranza? Molta. Il Comune ha spiegato che: «Sono stati disattesi gli orari concordati con gli organizzatori. Esprimiamo il nostro disappunto per quanto accaduto, nonché forte rammarico per il disagio arrecato».
It. C.


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articoli tratti dalla nazione.it del 1 luglio 2003

PERUGIA — Quattromila persone per gli

PERUGIA — Quattromila persone per gli organizzatori, tra le settecente e le ottocento per le forze dell'ordine. Sono questi i numeri contrastanti che ruotano attorno all'affluenza della contestata «Street Parade»; manifestazione anti-proibizionista che ha invaso la città, sabato scorso, fino a tardissima notte.
Il popolo dei «disobbedienti» ha portato con se, per tutto il tragitto della marcia, 5 carri musicali che hanno accompagnato balli collettivi, ma anche momenti di protesta: come il lancio di fronte al penitenziario di Piazza Partigiani di uno striscione costellato da palloncini sul quale era stato scritto «Odio il Carcere».
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I carri musicali di Street Parade si

I carri musicali di Street Parade si sono mossi dai giardini del Frontone soltanto pochi minuti prima delle 20, per via del violento temporale che dalle 18 in poi si era abbattuto su tutta la città. La prima tappa del popolo anti-proibizionista è stata in Piazza Italia — arrivo intorno alle 23,30 —, dove oltre un migliaio di persone per una trentina di minuti hanno trasformato l'area in una immensa sala ballo a cielo aperto. Poi la marcia è ripresa in direzione Piazza Partigiani, dove i carri musicali, alle 1 della notte, hanno direzionato le loro potenti casse acustiche in direzione del carcere in segno di solidarietà nei confronti dei detenuti. Alle 2 la marcia ha ripreso il suo cammino in direzione Pian di Massiano, dove era stato previsto l'ultimo capitolo della manifestazione: una sorta di rave party che è andato avanti ininterrottamente fino alle 8 del mattino.
N.B.
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La «Parade» del rumore
Centinaia di proteste


PERUGIA — Tutta colpa del «cielo», o meglio della pioggia. E' la giustificazione che gli organizzatori della «Street Parade» — riferendosi all'acquazzone di sabato scorso — hanno fornito per discolparsi dalle accuse e lamentele mosse nei loro confronti dalle istituzioni (Comune e Prefettura in testa) e dai cittadini di Perugia costretti, loro malgrado, a subire fino alle tre di notte la lunga marcia musicale anti-proibizionista. Tutta colpa del cielo si diceva, perche secondo il coordinamento «Stritola il controllo» tutto è dipeso dalla pioggia che ha scombussolato i piani, imponendo la partenza dei carri musicale alle 20 invece che alle 18, come inizialmente previsto. Un ritardo, quindi, che ha determinato il protrarsi della marcia musicale fino a tardissima notte; basti pensare che intorno alle 1 della notte il popolo anti-proibizionista si trovava ancora impegnato a scendere, a passo di danza, via Cacciatori delle Alpi in direzione Pian di Massiano, dopo aver sostato in Piazza Italia e Piazza Partigiani. Da qui le lamentele dei cittadini indignati — centinaia di telefonate sono giunte ai centralini di polizia e carabinieri — e le conseguenti «abiure» legittime di Comune e Prefettura che avevano autorizzato la manifestazione soltanto dopo aver stabilito orari non fastidiosi per la popolazione. «I disagi provocati da Street Parade — ha affermato il Capo di Gabinetto dell'Ufficio Territoriale del Governo di Perugia, Vittorio Saladino — si sono verificati unicamente per il mancato rispetto degli organizzatori nei confronti degli accordi presi il 25 giugno scorso». Se i residenti hanno potuto chiudere occhio soltanto a tarda notte, anche il sindaco, Renato Locchi, non ha dormito tranquillamente. Anzi, da alcune voci provenienti da Palazzo dei Priori, si parla di un Locchi svegliato nel cuore della notte per essere informato di tutti i disagi che la Street Parade stava provocando alla città. Disagi che non sono stati soltanto di tipo musical-chiassoso, visto che il ritardo della marcia ha provocato grandi difficolta al traffico in entrate ed in uscita dall'acropoli perugina. Lunghe file di macchine, infatti, si sono create nei pressi degli ingressi al centro storico. Un lato positivo, però, la chiassosa manifestazione «Street Parade» ce lo ha avuto: quello di riportare in Piazza Italia tanta gente, come non si vedeva da tempo. Un colpo d'occhio che ha allargato il cuore a molti commercianti e semplici cittadini, alla prese con una lenta e costante desertificazione del centro, che ha avuto l'apice questo inverno.
di Nicola Bossi

http://lanazione.quotidiano.net/2003/07/01/giornale/16/5/

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dal messagero.it del 1 luglio 2003


Martedì 1 Luglio 2003


Schiamazzi e quiete pubblica
Sono stati puniti gli eroi del fracasso?

Street-parade, la manifestazione che sabato notte ha mandato in bestia tantissimi perugini (corteo con musica a livelli assordanti attraverso la città fino alle 4 del mattino), continua a portarsi appresso strascichi polemici. Domenica il Comune ha stigmatizzato il comportamento degli organizzatori che non hanno rispettato gli impegni presi sull’orario del corteo e sulle sue modalità. Ed ha espresso ”forte rammarico” per il disagio causato ai cittadini. Ieri è stata la volta della Prefettura che a sua volta ha precisato che ”i disagi causati alla popolazione si sono verificati unicamente per il mancato rispetto, da parte degli organizzatori, degli accordi raggiunti nel corso dell’apposita riunione tenutasi in Prefettura...».
Tutto bello, tutto giusto, tutto vero. Ma una domanda è d’obbligo: visto che le forze dell’ordine erano comunque presenti, e vista la clamorosa violazione sia degli accordi con l’Ufficio del Governo che di qualche articolo del Codice penale, perchè nessuno è intervenuto per porre fine a quel putiferio? Sabato notte di tempo per farlo ce n’è stato a sufficienza.
Ora restiamo in attesa di un terzo comunicato: quello in cui verranno resi noti i provvedimenti adottati nei confronti dei responsabili delle violazioni.
L. Pal.


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articolo tratto dal Corriere dell'Umbria del 2 luglio 2003


"Street Parade", altra denuncia
E' un marocchino: ha sfasciato gli specchietti delle auto parcheggiate

Non si spengono gli echi per quanto successo nel corso della "Street Parade". E' arrivata notizia di un'altra denuncia per danneggiamento a seguito di quanto accaduto nella notte di sabato scorso. Dopo la serie di segnalazioni da parte dei cittadini che si sono imbattuti nella manifestazione, i carabinieri del comando provinciale, del nucleo radiomobile, hanno individuato il responsabile di una serie di atti vandalici messi a segno contro alcune autovetture parcheggiate nelle vie interessate dalla 'parata'.
Si tratta di E.H., marocchino di trentadueanni, gia' noto alle forze dell'ordine, che nel corso della serata avrebbe rovinato gli specchietti laterali di alcune automobili parcheggiate in via Campo di Marte, via del Lavoro e via del Macello. L'uomo era completamente ubriaco e in preda all'ebrezza alcoolica se l'e' presa con gli specchietti. Quanto stava facendo e' stato segnalato da diversi cittadini e cosi' i carabinieri hanno seguito la pista delle telefonate arrivate al 112, lungo un itinerario ben preciso, e alla fine sono riusciti a mettere le mani sull'autore.
E.H. e' stato raggiunto a Pian di Massiano portato in caserma e denunciato per danneggiamento.
I controlli nottorni e diurni dei carabinieri hanno portato anche alla denuncia di due giovani extracomunitarie. ... Le due giovani straniere sono state sorprese dai militari durante un controllo nella zona di San Giovanni del Pantano nell'ambito di un servizio mirato alla prevenzione e alla repressione del fenomeno della prostituzione.
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articolo tratto dalla Nazione del 2 luglio 2003


Danneggia specchietti delle auto

PERUGIA — Continua l'opera di prevenzione e di repressione dei reati da parte dei carabinieri del comando provinciale, che sabato scorso durante lo svolgimento della «Street Parade» hanno denunciato a piede libero un pregiudicato marocchino di 32 anni, E.H., in regola con il permesso di soggiorno, responsabile di danneggiamento. L'extracomunitario, in evidente stato di ebbrezza, si dilettava a sfaciare gli specchietti laterali delle macchine parcheggiate nelle vie interessate dalla manifestazione anti-proibizionista: via Campo di Marte, via del Lavoro e via del Macello. I carabinieri, allertati da numerose segnalazioni di cittadini, si sono immediatamente messi sulle tracce dell'extracomunitario che è stato sorpreso nei pressi di Pian di Massiano — sul luogo dell'ultima tappa della manifestazione «Street Parade» — e accompagnato in caserma per poi indagarlo in stato di libertà.

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