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Argentina: dalla padella alla brace e ritorno
by teresa Tuesday, Jan. 15, 2002 at 1:13 PM mail:

Anne Krueger, numero due del Fondo monetario internazionale, nel corso di un incontro con la stampa ha però rilasciato una dichiarazione in cui mette in luce le incongruenze del programma del nuovo governo e annuncia che per ora non si prevedono ancora interventi.

Dalla padella alla brace, con ritorno
Sembra uno spettacolo teatrale, nel quale gli attori recitano tutti la parte dei pagliacci pasticcioni. Purtroppo però è invece in gioco il destino economico di un Paese, come l'Argentina, che in un ormai lontano passato è stata una delle nazioni più benestanti del sudamerica. Il presidente Duhalde ha infatti appena lasciato la sua ricetta populista per risollevare le sorti dell'economia, sperando di incontrare i favori della gente, ma soprattutto quelli del Fondo monetario internazionale, che dovrebbe di nuovo aprire la borsa degli aiuti finanziari. Anne Krueger, numero due del Fondo monetario internazionale, nel corso di un incontro con la stampa ha però rilasciato una dichiarazione in cui mette in luce le incongruenze del programma del nuovo governo e annuncia che per ora non si prevedono ancora interventi. E ciò che preoccupa il fondo sono proprio le misure prese da Duhalde per proteggere la fragilissima economia argentina, primo tra tutti la svalutazione con il nuovo cambio fisso, mentre secondo il Fondo è urgente arrivare a cambio flessibile e a una liberalizzazione totale del sistema bancario. In questo modo però l'Argentina rischia il completo fallimento, o peggio, la schiavitù nei iguardi degli aiuti stranieri.




Trancript of a press briefing on Argentina
Anne O Krueger
First deputy managing director
11 gennaio 2002

MS KRUEGER
Tutti, qui al Fondo monetario internazionale, siamo molto preoccupati per la situazione in Argentina. Penso che noi apprezziamo la difficilissima situazione sociale, e sappiamo che il nuovo governo si trova in una contesto molto duro per una forma di nuova politica economica.

In linea generale, penso che sia una situazione complicata per tutti e si può dire senza paura di essere contraddetti che ciascuno al Fondo è molto sensibile alle difficoltà che la gente in Argentina sta attraversando.

Il managing director ha messo in chiaro, e penso che anche le nostre azioni siano chiare, che siamo pronti ad aiutare l'Argentina in questi tempi difficili. Siamo stati in stretto contatto e continueremo a essere in stretto contatto con le autorità.

Come probabilmente saprete, abbiamo già inviato alcune persone là. Lunedì prossimo (14 gennaio) manderemo una missione monetaria, e nel momento in cui il gruppo di lavoro formulerà i suoi piani, e se noi potremo essere d'aiuto, manderemo altre missioni. Non penso ci siano problemi riguardo a ciò.

E quando il programma verrà formulato, questo servirà come promessa per andare avanti nel modo giusto, e noi saremo ovviamente pronti a sostenerlo.

Penso che le stesse autorità hanno già identificato i principali e immediati cambiamenti che devono effettuare. Alcuni sono a breve termine e (le autorità) devono convertirli in un pacchetto sostenibile a medio termine, ma sicuramente essi riconoscono che essi devono fare qualcosa a proposito del regime di cambio. Hanno correttamente riconosciuto che dovevano fare qualcosa per salvaguardare il sistema bancario. Sanno che devono rinforzare la posizione fiscale. Sanno che devono trovare un regime di politica monetaria che manterrà bassa l'inflazione e sicuramente che devono ridurre il deficit.

Ora, trovare una soluzione a tutti questi problemi è molto difficile. Ciascun pezzo del puzzle dipende in parte da ciò che viene fatto negli altri pezzi, e ovviamente il governo è in carica solo da una settimana. Molti di loro, due settimane fa, non si aspettavano neppure di essere in carica e non hanno avuto il tempo di mettere a punto tutto.

Il Fondo aiuterà con la sua politica di consigli e la sua assistenza tecnica, non appena inizieranno ad avere un programma coerente e appena lo avranno, non ci saranno discussioni a proposito di un programma di intervento del Fondo. Ma, fin quando non arriva, ovviamente lo aspettiamo. E' prematuro in questa fase.

Il Board esecutivo ha avuto una riunione questo pomeriggio. E' stata una riunione informale. I direttori esecutivi, unanimi nelle loro preoccupazioni per la situazione argentina, hanno espresso il loro sostegno e ci hanno incoraggiato lavorare con gli argentini, prima di tutto sul versante tecnico a questo livello, poi in altri versanti.

Stiamo cooperando. Siamo in stretta cooperazione con gli argentini e in via di discussione, e ci aspettiamo che questo continui e si intensifichi nei prossimi giorni.

DOMANDA: C'è stata attenzione per l'atteggiamento preso dal Fondo nei riguardi del doppio tasso di cambio col dollaro, che l'Argentina ha scelto per uscire dalla convertibilità. Vorrei spere se il Fondo raccomanda invece di intraprendere un tasso di cambio flessibile.

MS.KRUEGER: Al governo non stiamo dando raccomandazioni di nessun tipo, per dire, per fare qualcosa oggi o nell'immediato. Nel medio e nel lungo termine non crediamo che un doppio regime di cambio sia sostenibile. Richiede una serie di controlli meccanici, quali quello di essere sicuri che i beni vengono messi nella giusta categoria di cambio, che sono molto difficili da seguire, e non influenzano la crescita o una crescita sana dell'economia.

Così nel lungo termine la nostra posizione è che il tasso di cambio deve essere prima o poi unificato. Nel breve termine non prendiamo posizione, sebbene abbiamo e vogliamo continuare a sperare che la strada intrapresa dalle autorità sia compatibile con un percorso che prima o poi porti a unificare i due tassi di cambio con il dollaro prima possibile.

DOMANDA: Quale potrebbe essere, secondo il Fondo, la sequenza ideale? Lei ha richiamato una serie di problemi diversi che il governo deve risolvere, come quello monetario, il consolidamento fiscale, trovare il corretto regime di cambio monetario ecc. C'è anche il "corralito" e tutte le altre limitazioni al sistema bancario che stanno peggiorando il regime di svalutazione. Dunque: cosa deve essere risolto prima di tutto?

MS.KRUEGER: Vorrei distinguere tra l'avere un piano generale, che secondo me deve essere messo a punto prima possibile e dove si capisce come vadano messe insieme le varie parti del programma, e poi incrementare ciascuna di esse quanto più possibile. Io non penso sia una questione di cosa viene prima o dopo. Infatti, è probabilmente un errore decidere che avremo prima una politica monetaria, poi una fiscale, poi una di cambio ecc.

DOMANDA: Ma quali sono i termini di contrattazione, dell'approvazione sui punti e sulla costruzione di questo piano?

MS:KRUEGER: A proposito di chi, parla di contrattazione?

DOMANDA: Il Fondo con il governo locale.

MS:KRUEGER: A questo livello, stiamo discutendo con le autorità. Siamo molto felici di inviare missioni tecniche e essere d'aiuto dove possiamo. Fino a che non ci sarà un programma abbastanza coerente, che dia promesse sul medio periodo, io non penso che potremo contrattare. E' troppo presto per questo.
Le autorità hanno identificato chiaramente i problemi. Penso in parte, che sia semplicemente questione di mettere insieme i loro gruppi di lavoro, così che possano lavorare. Sicuramente hanno le giuste priorità. Non è il caso in cui stanno seguendo cose non rilevanti.

DOMANDA: Lei ha detto che, per il medio e lungo termine, c'è bisogno di unificare il tasso di cambio con il dollaro.

MS:KRUEGER: Certo.

DOMANDA: Questo significa un cambio flessibile o semplicemente un sistema fisso che può essere deciso in qualche modo?

MS.KRUEGER: Al momento, la strada di cui stanno parlando le autorità è quella di un tasso di cambio flessibile, e noi abbiamo ragione di credere che un cambio flessibile possa essere molto soddisfacente per un pacchetto di medio termine.

DOMANDA: In relazione alle misure temporanee che l'Argentina deve prendere prima che il pacchetto sia pronto, l'intera politica a medio termine, le raccomandazioni del Fondo sono state ricevute favorevolmente a Buenos Aires. Qual è la qualità del dialogo?

MS.KRUEGER: Come le ho detto, abbiamo una missione in corso in questo week end (12-13 gennaio). Torneranno lunedì o martedì (15 gennaio). E un altro gruppo andrà il lunedì successivo.

Nell'ultimo week end il team in Argentina era così agli inizi che lo abbiamo etichettato come una missione alla ricerca dei fatti, dalla nostra parte. Il rapporto diceva che il team era molto impaziente di parlare con il governo. Volevano più supporto prima possibile. E date le circostanze, il Primo Ministro stesso e altri avevano espresso l'intento di lavorare con noi, ogni cosa è eccellente.

DOMANDA: Il fondo ha una posizione, di breve o medio termine, sulla dollarizzazione? E in secondo luogo, il governo argentino sta prendendo qualche misura che il Fondo non può accettare in un piano di discussione?

MS.KRUEGER: Bene, ci sono misure che non possono andare bene per il lungo periodo. Dico, che non si può mantenere il congelamento delle banche per sempre. Ma le autorità non stanno pensando a questo. Hanno preso queste come misure a breve termine.

DOMANDA: Questo significa che il congelamento delle banche deve essere interrotto prima dei negoziati?

MS:KRUEGER: No, no, no. Quello che intendo è che noi li solleciteremo a non intraprendere cose che sarebbe difficile risolvere nel lungo termine e a cercare di prendere le loro misure a breve termine in modo che possa essere più semplice, e non più difficile, muoversi speditamente ed efficientemente verso un sistema di economia liberista.

Questo tuttavia non significa che non possiamo intraprendere negoziati prima. Ma nel momento in cui negoziamo vogliamo vedere le linee generali, almeno, di un piano generale e di come esso venga raggiunto da ora in poi.

DOMANDA: Dunque non c'è nulla che potrebbe interrompere i negoziati. Cosa dice a riguardo della dollarizzazione? E' inclusa o esclusa?

MS:KRUEGER: Da quello che capisco al momento non è tecnicamente praticabile. Dunque non penso che le autorità ci stiano pensando, e neppure noi ci stiamo pensando. Hanno già detto che andranno verso un regime di cambio flessibile e noi ci siamo limitati ad accettarlo.

DOMANDA: So che dite che non è praticabile per voi entrare nei negoziati fino a quando non ci sarà uno schema politico coerente spinto verso il futuro, ma prendendo in considerazione i volumi degli affari finanziari di cui parlano gli argentini, un volume che sia necessario per permettere ai sistemi bancari di mantenere la loro funzionalità nel lungo periodo, non è logico assumere che, oltre alle risorse che sono disponibili al Fondo, sarà necessario anche un quantitativo aggiuntivo di risorse bilaterali?

MS:KRUEGER: Non lo so, intendo, ci sono stati, abbiamo visto dei numeri, visti dalle autorità argentine, ma abbiamo anche visto delle quote attribuite a noi in modo errato. Così stiamo aspettando che le autorità argentine comunichino qualcosa direttamente. E non lo hanno ancora fatto.
L'unica cosa che posso dirvi è che non penso che essi si siano mossi, con le loro misure, abbastanza da poter effettuare una stima di quali aiuti siano necessari. E in ogni caso molto dipende ancora da cosa faranno. Così penso sia ancora troppo presto.

DOMANDA: Qual è la posizione del Fondo a proposito delle misure che vengono intraprese, e che sono già state intraprese dal governo in relazione alla velocità, o alla mancanza di velocità, con la quale gli argentini hanno lasciato valide tutte le limitazioni al sistema bancario?

MS.KRUEGER: Come ho già detto, manderemo una missione tecnica il prossimo lunedì e si occuperà di queste cose.

DOMANDA: Qual è la sua opinione, e l'opinione del Fondo sulle decisioni prese dal governo riguardo al fatto che parte degli attivi delle banche o verranno convertiti interamente in pesos, mentre gli attivi restano in dollari?

MS.KRUEGER: Bene, ancora una volta, molte cose restano da decidere. Hanno fatto questa scelta. Stiamo prendendolo come un dato di fatto, sebbene ci siano domande sugli effetti di ciò sul sistema bancario e sui bilanci delle banche.
Lasciatemi mettere ancora una volta in luce che questo è un processo in via di sviluppo. Non è ancora stato completato. C'è un dialogo continuo, un eccellente cooperazione. E' un processo difficile e la di là di tutto è troppo presto per raggiungere conclusioni.


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