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Trecentomila a Roma disegnano la loro Europa. Trecento provano a rovinare la giornata
by dall'unità Sunday, Oct. 05, 2003 at 1:13 PM mail:

Trecentomila a Roma disegnano la loro Europa. Trecento provano a rovinare la giornata.


L’ autunno caldo dei sindacati comincia a Roma, in piazza della Repubblica, dietro lo striscione “Lavoro, Diritti, Solidarietà. Per l’Europa sociale adesso!”
La gente arrivata alla manifestazione dei sindacati europei contro la Costituzione europea in procinto di essere approvata, è molta: almeno duecento mila persone.

A riempire le strade del percorso del corteo ha contribuito senz’altro la linea dura comunicata due giorni fa dal governo sulle pensioni, e il pacco bomba recapitato al ministero del Lavoro giovedì scorso. Tra la gente ci sono molti giovani, che hanno scelto la manifestazione della confederazione sindacale europea alla manifestazione “sorella”, organizzata in contemporanea dai movimenti new global all’Eur.

Alla testa del corteo Epifani, Angeletti, e Pezzotta, nuovamente fianco a fianco in una manifestazione sindacale di grande rilievo, dopo le divisioni dovute al Patto per l’Italia. La manifestazione è stata preceduta dal comunicato diffuso da Cgil, Cisl, Uil al termine delle segreterie unitarie tenute in mattinata, con cui si conferma l’intenzione di continuare la mobilitazione fino a che il governo non cambi posizione sulla riforma delle pensioni. In prima fila insieme ai segretari dei sindacati confederali, ci sono Fassino, Salvi, e Bertinotti, che ha confermato la sua presenza in seguito alla manifestazione dell’Eur.

Il corteo, preceduto da quattro trampolieri vestiti e dipinti di rosso, parte al grido di “Unità, unità!”. E l’aria che si respira è proprio quella di un’unità ritrovata e forte, grazie anche alla presenza delle numerose delegazioni sindacali europee. Una signora avvolta in una bandiera della Pace, saluta i manifestanti stranieri con il megafono: «Benvenuti ai sindacati europei, welcome a Roma, in Italia!». I numerosi lavoratori francesi della Cgt e di Fo ringraziano suonando con flauti e tamburelli “Bella ciao”, aiutati dai musicisti dell’associazione culturale del Chile per la Pace. Dietro le bandiere di Cgil, Cisl, Uil, che aprono il corteo, ci sono i belga della Fgl, i pensionati del sindacato europeo Firpa, i polacchi di Solidarnosc, e gli sloveni del Zsss, rumorosissimi.

Alcuni componenti del sindacato francese Cgt distribuiscono magliette con slogan anti-Mc Donald che, insieme ai sound system dei camioncini che suonano Manu Chao e musica tecno, mostrano come le tematiche e i ritmi del movimento dei movimenti comincino a contaminare anche il mondo sindacale. Presenti anche i “Girotondi per la democrazia”, che chiedono che l’Europa dica no al conflitto d’interessi. Diverse bandiere dei Comunisti italiani, Rifondazione comunista, Verdi, e Ds.

L’atmosfera è distesa, nonostante l’imponente schieramento delle forze dell’ordine. Dopo un ora dall’inizio del corteo, partito poco dopo le due e diretto a Piazza del Popolo, le sezioni laziale di Cgil, Cisl, e Uil cui tocca chiudere la manifestazione, sono ancora ferme in via Einaudi in attesa che piazza della Repubblica si svuoti dei manifestanti che li precedono.

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