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G8, i no global tedeschi accusano la polizia
by autout Tuesday, Feb. 26, 2002 at 12:41 PM mail:

I manifestanti interrogati a Berlino dai pm di Genova denunciano le violenze subite durante il blitz alla scuola Diaz. E sostengono che furono gli uomini di Canterini i primi a entrare.

GENOVA – I dodici manifestanti tedeschi, interrogati a Berlino sul
blitz alla scuola Diaz del 20 luglio scorso, confermano le violenze
subite dalle forze dell’ordine. I pm Enrico Zucca e Francesco Pinto,
avrebbero trovato importanti riscontri da parte dei manifestanti
interrogati che hanno riconosciuto, tramite alcune fotografie, sia le
divise dei reparti che operarono all'interno della scuola sia, stando
alle indiscrezioni, le singole persone. I giovani avrebbero accusato
di violenze soprattutto alcuni uomini del reparto mobile di Roma e
del nucleo sperimentale antisommossa di Vincenzo Canterini.

Ci sarebbe la conferma infatti che gli uomini al comando di
Canterini furono i primi ad entrare nell'edificio scolastico. Loro
invece avevano sempre negato di aver fatto irruzione per primi alla
scuola Diaz e di essere gli autori dei pestaggi. La conferma però
verrebbe dal fatto che i manifestanti tedeschi, interrogati a Berlino,
hanno invece riconosciuto le divise dei poliziotti romani fornendo ai
magistrati descrizioni precise e univoche.

Secondo le testimonianze dei giovani ci fu ricorso gratuito alla
violenza: calci, pugni, e un uso improprio dei manganelli. Michele
Fournier, braccio destro di Canterini, sarebbe una delle persone
riconosciute dai giovani presenti nella notte del 20 luglio alla scuola
Diaz: Fournier, a un certo punto dell'operazione, avrebbe esclamato
"basta, basta" . Sulle presunte violenze nella caserma di
Bolzaneto, i manifestanti avrebbero detto di aver subito soprusi
anche in infermeria. Uno dei racconti più scioccanti per i magistrati
è stato quello di Anna Kutschuku alla quale le forze dell'ordine
hanno rotto sette denti durante l' irruzione alla scuola Diaz .

''Se fosse vera la metà delle cose che sono state denunciate - ha
commentato il magistrato tedesco che ha interrogato per rogatoria i
manifestanti - e che ho sentito personalmente, sarebbe una vera
catastrofe''.

Anche la dinamica dell'irruzione ricostruita dai magistrati avrebbe
trovato riscontri positivi nelle deposizioni raccolte a Berlino. I
magistrati torneranno a Berlino per nuovi interrogatori e si
recheranno anche ad Amburgo e in Spagna dove sentiranno dodici
ragazzi.

La prima tornata di interrogatori in Germania è durata cinque giorni,
dal 18 al 22 febbraio scorsi, per complessive 57 ore tra deposizioni
e trascrizioni a verbale. Altri 15 manifestanti tedeschi saranno
sentiti dal 4 all' 8 marzo prossimi a Berlino e ad Amburgo. Nello
stesso periodo altri due pm della procura di Genova si recheranno
a Saragozza, in Spagna, per sentire altri manifestanti, sempre
nella duplice veste di
indagati e di presunte parti lese per i pestaggi avvenuti alla Diaz e
nella caserma di Bolzaneto.


(25 FEBBRAIO 2002, ORE 16:00 aggiornato alle 18)

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