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scajola: si indaga sugli anarchici
by Duilio Wednesday, Feb. 27, 2002 at 8:01 PM mail:

scajola attribuisce agli anarchici l' attentato al viminale. Nihil novi sub sole.

- "Le indagini, in assenza di rivendicazioni, si indirizzano verso l'area della contestazione antagonista anarcoide nella quale si possono comprendere gruppi anarco-insurrezionalisti e altri gruppi che si richiamano ad ideologie eversive". Dunque, come dice il ministro Scajola alla Camera riferendo sulla bomba al Viminale (quello che Scajola chiama "atto dimostrativo gravissimo") gli anarchici, quelli che "hanno colpito a Roma in aprile o al tribunale di Venezia in settembre", sono nel mirino delle forze dell'ordine. Un dato tecnico al quale il ministro però aggiunge le sue considerazioni politiche richiamando tutte le forze politiche a moderare i toni e, a proposito dei movimenti dice: "La partecipazione è il sale della democrazia però ognuno si deve fare carico delle proprie azioni".

Sulle indagini il ministro aggiunge poco a quanto si sa. Dice che gli autori potrebbero essere due o tre giovani che hanno messo "da due a quattro chili di polvere pirica su un motorino" e poi l'hanno fatta esplodere con una miccia. "Un attentato - ha detto il ministro - chiaramente diretto contro il ministero dell'Interno".

Per questo, in assenza di rivendicazioni, "le indagini si indirizzano verso ambienti della contestazione antagonista anarcoide: gli anarco insurrezionalisti sia altri gruppi che si richiamano ad ideologie eversive". Scajola ricorda gli ultimi attentati a partire da quello dei Nuclei territoriali antimperialisti al tribunale di Venezia ed esclude che l'attentato possa essere opera "di gruppi del terrorismo internazionale" o che possa essere collegato agli arresti dei marocchini a Roma.

Fin qui le indagini, poi il ministro fa le sue valutazioni politiche che, come dice, "non possono prescindere dallo scenario generale". Scenario che Scajola dipinge così: "Come è avvenuto in altri periodi vi è un solo modo per contrastare la violenza: rifiutare un clima di scontro che rischia di alimentare inconsapevolmente schemi e teorie superate che se male intese e interpretate possono portare a ripercorrere strade pericolose per la vita della nazione". "Il Parlamento - chiede Scajola - deve evitare ogni accusa tendente a delegittimare, di qua o di là, l'avversario".

Quanto ai movimenti, che Berlusconi aveva accusato di aver in qualche modo reso possibile il clima in cui si è compiuto l'attentato, Scajola li ha invitati a "farsi carico delle - "Le indagini, in assenza di rivendicazioni, si indirizzano verso l'area della contestazione antagonista anarcoide nella quale si possono comprendere gruppi anarco-insurrezionalisti e altri gruppi che si richiamano ad ideologie eversive". Dunque, come dice il ministro Scajola alla Camera riferendo sulla bomba al Viminale (quello che Scajola chiama "atto dimostrativo gravissimo") gli anarchici, quelli che "hanno colpito a Roma in aprile o al tribunale di Venezia in settembre", sono nel mirino delle forze dell'ordine. Un dato tecnico al quale il ministro però aggiunge le sue considerazioni politiche richiamando tutte le forze politiche a moderare i toni e, a proposito dei movimenti dice: "La partecipazione è il sale della democrazia però ognuno si deve fare carico delle proprie azioni".

Sulle indagini il ministro aggiunge poco a quanto si sa. Dice che gli autori potrebbero essere due o tre giovani che hanno messo "da due a quattro chili di polvere pirica su un motorino" e poi l'hanno fatta esplodere con una miccia. "Un attentato - ha detto il ministro - chiaramente diretto contro il ministero dell'Interno".

Per questo, in assenza di rivendicazioni, "le indagini si indirizzano verso ambienti della contestazione antagonista anarcoide: gli anarco insurrezionalisti sia altri gruppi che si richiamano ad ideologie eversive". Scajola ricorda gli ultimi attentati a partire da quello dei Nuclei territoriali antimperialisti al tribunale di Venezia ed esclude che l'attentato possa essere opera "di gruppi del terrorismo internazionale" o che possa essere collegato agli arresti dei marocchini a Roma.

Fin qui le indagini, poi il ministro fa le sue valutazioni politiche che, come dice, "non possono prescindere dallo scenario generale". Scenario che Scajola dipinge così: "Come è avvenuto in altri periodi vi è un solo modo per contrastare la violenza: rifiutare un clima di scontro che rischia di alimentare inconsapevolmente schemi e teorie superate che se male intese e interpretate possono portare a ripercorrere strade pericolose per la vita della nazione". "Il Parlamento - chiede Scajola - deve evitare ogni accusa tendente a delegittimare, di qua o di là, l'avversario".

Quanto ai movimenti, che Berlusconi aveva accusato di aver in qualche modo reso possibile il clima in cui si è compiuto l'attentato, Scajola li ha invitati a "farsi carico delle conseguenze che potrebbero derivare dalle azioni. In questo contesto aggiungo che il valore in più che le recenti forme di neomovimentismo conferiscono al dibattito può essere esaltato, a condizione che si neutralizzino quei tentativi isolati e destabilizzanti, che pure sono presenti in alcune di queste forme".

Poi Scajola conclude: "E' un episodio inquietante ma da non drammatizzare, non è l'inizio di un periodo oscuro".
conseguenze che potrebbero derivare dalle azioni. In questo contesto aggiungo che il valore in più che le recenti forme di neomovimentismo conferiscono al dibattito può essere esaltato, a condizione che si neutralizzino quei tentativi isolati e destabilizzanti, che pure sono presenti in alcune di queste forme".

Poi Scajola conclude: "E' un episodio inquietante ma da non drammatizzare, non è l'inizio di un periodo oscuro".


Commentino :
nihil novi sub sole.
Come sempre, le bombe "misteriose" vengono attribuite agli anarchici.
Scenario gia' visto mille volte a partire dal '69
La monotonia dei soggetti detentori del potere è notevole.
Ma occorre una massima vigilanza affinche' non si apra una nuova stagione di caccia ai mostri anarchici o rossi.
Abbiamo gia' avuto l' infamia di Valpreda e del processo di Catanzaro.
E' ora di dire BASTA ! e di lottare affinche' siano scoperti i torbidi complotti dei servizi segreti e dei potenti che tramano dietro le quinte del teatrino politico.

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