Leggete il diffamante articolo (non firmato)dell'Unione Sarda sugli scontri di ieri. Il (pseudo) giornalista che l'ha scritto non si è preso nemmeno la briga di chiedere la versione dei fatti a uno dei manifestanti, gli è bastata quella ufficiale della Questura. Dove sta la deontologia professionale?

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Il bilancio

Sette giorni di cure assegnati al capo della Mobile Decisione nella notte su arresto o rilascio dei fermati

Nel primo pomeriggio hanno manifestato pacificamente a lungo in piazza Repubblica, nella tarda serata si sono fatti prendere la mano nella zona tra le vie Alghero, Garibaldi e Manno. Armati di bombolette spray, un gruppo di presunti anarchici hanno cominciato a imbrattare le vetrine dei negozi che trovavano sul loro cammino tracciando grandi A cerchiate. All’arrivo delle Volanti con gli agenti e dei carabinieri è scoppiato il finimomdo: ci sono stati scontri durati alcuni minuti. Due gli agenti feriti, tra cui il capo della Squadra mobile, mentre quattordici manifestanti sono stati fermati e accompagnati in Questura: a tarda notte erano ancora in attesa di una decisione della magistratura chiamata a decidere sulla loro sorte: arresto o libertà.
Erano in cinquanta circa, ieri pomeriggio in piazza Repubblica. Il sit-in - con tanto di slogan e volantini - era stato organizzato per protestare contro l’arresto di Massimo Leonardi, il ventinovenne anarchico nato a Cagliari (ma residente a Roma) ammanettato sabato mattina con l'accusa di aver malmenato, assieme ad altre due persone, un carabiniere in borghese durante il corteo, all'Eur, dello scorso 4 ottobre, quando No Global e Disobbedienti organizzarono una manifestazione di protesta contro la Conferenza intergovernativa europea in corso nella Capitale.
La manifestazione si è trascinata senza problemi per due ore circa. Poi, una volta sciolto il corteo, una ventina di anarchici ha proseguito la protesta per le vie del centro, scandendo slogan e imbrattando le vetrine di alcuni negozi di via Manno, via Garibaldi e via Alghero. Quasi contemporaneamente, uno sparuto drappello di giovani ha fatto la sua apparizione davanti al Palazzo del Consiglio Regionale, in via Roma. Pare abbiano tentato di entrare con la forza, ma hanno desistito e si sono allontanati velocemente all’apparire dei carabinieri in tenuta antisommossa.
L’allarme alla Questura è stato lanciato da alcuni passanti che rientravano a casa nella zona di via Alghero: in pochi minuti i manifestanti si sono ritrovati circondati dalle Volanti. Sono scoppiati subito violenti tafferugli. «Abbiamo provato in tutti i modi a disperderli ma è stato inutile: a quel punto siamo arrivati allo scontro», ha spiegato il capo-ufficio di Gabinetto della Questura, Gabriella Acca.
Ad avere la peggio sono stati proprio due rappresentanti delle forze dell’ordine: il capo della Mobile Piero Arangino (al quale i medici hanno assegnato sette giorni di cure) e un agente (che ha riportato una ferita lacero-contusa). Anche uno dei manifestanti è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari.
Nel frattempo quattordici manifestanti erano stati fermati e accompagnati in Questura. Gli interrogatori sono durati per qualche ora, a tarda notte non era stata prese ancora alcuna decisione sull’arresto o sul rilascio dei fermati.

http://www.unionesarda.it/unione/2003/PC2310/CRCA/CAG03/A02.html