Dall'attraversamento dello sciopero alla contestazione del vertice sui trasporti a Verona.
Ore 10.20 - A Mestre le forze dell'ordine hanno caricato il corteo dei disobbedienti, mentre si cercava di appendere due striscioni per il reddito di cittadinanza sulle vetrine dell'agenzia di lavoro interinale Manpower. Inspiegabile l'ordine di una carica verso uno spezzone di corteo assolutamente pacifico intento solo nell'appendere due striscioni.
Ore 10.00 - Presenza scenica dei disobbedienti al concentramento dello sciopero generale a Padova. Dal tetto della stazione un gruppo di persone ha megafonato e esposto striscioni reclamando il reddito di cittadinanza verso i manifestanti in partenza per il corteo sindacale.
La stazione è stata attraversata con scritte e boicottaggi alle macchinette obliteratrici, rivendicando costi sociali per i trasporti pubblici. I disobbedienti sono ora in partenza per contestare il vertice intergovernativo dei ministri dei trasporti a Verona.
Dalla stazione di Mestre gli studenti rivendicano il diritto a viaggiare gratis, come forma di riappropriazione di reddito. Nella corrispondenza, gli interventi al megafono del concentramento studentesco e di Vittoria, sportelli degli Invisibili - Nordest e Luca Casarini, in partenza per il vertice di Verona: "Non si può firmare il patto per l'Italia con Berlusconi, e poi lamentarsi per il taglio alle pensioni, questo lo diciamo alle burocrazie sindacali".
Anche a Rovigo boicottaggio alle macchinette obliteratrici della stazione, prima di partire per Verona.
