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Lidia Menapace: il Governo italiano colpevole di assassinio
by lidia menapace (tramite mj) Thursday, Nov. 20, 2003 at 4:54 PM mail:

lidia menapace ha quasi 80 anni. ha fatto la resistenza. e' stata partecipe della nascita de Il Manifesto. e' una femminista che dice, pensa, agisce contro la guerra. a Parigi e dopo Parigi ha detto...

LIDIA MENAPACE: PER NON PERDERE LA SPERANZA



Cari e care,
per non perdere le speranze credo dobbiamo fare molto e presto e bene,
il che "raro avviene", ma puo' avvenire. Comunque sono appena tornata
dal Forum di Parigi e ne scrivero' piu' avanti.

Intanto mi dichiaro d'accordo con la proposta di Peyretti di provare a
rivolgerci a Prodi per fargli conoscere la nostra proposta.
Vorrei poi che dessimo spazio a dichiarazioni del tipo di quelle
rilasciate dal delegato del nostro ministero degli esteri in Iraq, che
si e' dimesso e non vorrei sparisse dalle cronache.

Ancora: ho visto riportare da varie mailing list dichiarazioni di
carabinieri, di associazioni e periodici di appartenenti all'Arma, molto
critiche verso la spedizione.

A mia volta ho sentito con le mie orecchie donne di Pietrogrado
raccontare come avviene la distruzione dell'umanita' nei loro figli che
fanno ilservizio militare in Russia (avviliti, umiliati, isolati,
sottoposti a durissime prove) per essere poi mandati in Cecenia dove
fanno quasi ogni cosa venga loro ordinata: le madri di Pietrogrado si
stanno organizzando per la diserzione dei loro figli.
Vorrei che quando cominceranno a distribuire medaglie alla memoria
qualche madre o vedova la rifiutasse, e anche in Italia secondo me
sarebbe giustoorganizzare la diserzione, poiche' anche un volontario
puo' voler disertare se si accorge che gli vengono ordinate azioni
criminali.
*
Comumque ero a Parigi quando e' arrivata la prima notizia di Nassiriya,
anzi ero alla tribuna per l'intervento che mi era stato richiesto e ho
espresso a nome di tutte (era la giornata dei diritti delle donne)
naturalmente la pieta' e il compianto
per i morti,
tutti ovviamente;

e poi ho detto sotto mia responsabilita' che il nostro governo aveva
mandato una spedizione del tutto incostituzionale ed era propriamente
colpevole di assassinio.

Che la guerra illegale tale rimane anche dopo la sanatoria Onu: se
rifiutiamo il condono edilizio e quello fiscale potremmo mai accettare
il condono bellico?

Ho dichiarato inoltre che gli eventi tremendi non mutavano la nostra
decisione "riportiamoli tutti a casa subito vivi". Sulla stessa onda
abbiamo anche scritto e distribuito un volantino.
*
A questo punto vorrei fare alcune riflessioni mie: l'attacco di
Nassiriya e' il primo contro installazioni militari dopo la "fine" della
guerra: dal maggio in qua sono state attaccate pattuglie in
perlustrazione, mezzi per strada direttamente o con mine, edifici
civili, mai installazioni militari stabili; c'era da aspettarselo,
l'atroce escalation bellica e' evidente.
Poiche' a Nassiriya non era mai successo nulla era statisticamente
prevedibile che succedesse la'. Poiche' il nostro governo e' il piu'
importante politicamente dei non molti che hanno accettatto di mandare
truppe in Iraq al seguito degli angloamericani era anche prevedibile che
attaccassero i soldati italiani. Se tutto cio' non e' stato previsto o
sono stupidi o - peggio - continuano la tradizione militare italiana che
e' molto prodiga di vite. Come si sa i paesi poveri sprecano vite ed
economizzano munizioni, i paesi ricchi risparmiano vite (proprie) e
sprecano bombe, vite di alleati e vite "nemiche". Noi che non siamo piu'
un paese povero, pero' siamo un paese di nuovi ricchi, sprechiamo vite e
munizioni.
*
Non mi intendo di cose militari ma ricordo che durante la Resistenza
quando le formazioni volevano armi o vettovaglie o munizioni o altro non
si sognavano di avvicinarsi a una postazione tedesca perche' le
sentinelle sparavano anche a un gatto appena vedevano o sentivano
qualcosa muoversi. Con loro bisognava fare una trattativa politica (tra
gli austriaci quelli ostili a Hitler erano abbastanza numerosi) oppure
di corruzione economica (ai soldi erano sensibili anche i rigidi
tedeschi). Se invece si trattava di casermette o posti di blocco tenuti
dai repubblichini si poteva cercare di distrarre la sentinella - che
comunque c'era sempre - e poi tutto procedeva anche li' a trattativa
promettendo salvacondotti dopo la fine della guerra, aiuto a disertare,
soldi ecc. Insomma bisogna sapere con chi si ha a che fare e non credere
di essere simpatici: un invasore non lo e' mai.
Se la caserma e' stata saccheggiata dalla popolazione dopo che i soldati
l'avevano abbandonata perche' inservibile, e il saccheggio e' terminato
all'ordine dato dal partito religioso, bisogna sapere che con quello
bisognava trattare le condizioni di uso del territorio,
se eravamo li'
in missione di pace.

Non posso pensare tuttavia che una caserma piena di soldati e di
munizioni sia aperta a chi arriva. Insomma la conduzione e' stata
criminalmente inefficente.
Bisogna usare tutti questi argomenti e non accettare che il segreto
militare copra tutto.
Non voglio essere complice di niente di tutto cio', e voglio che se
anche uno solo dei superstiti ha qualche dubbio possa sapere che vi e'
chi lo ascolterebbe e gli darebbe appoggio.
*

Credo che sia anche il momento di avviare la proposta di Capitini per
sfiduciare il governo con obiezione politica.
Se adesso pubblichiamo il testo dell'obiezione e lo facciamo girare e'
possibile raccogliere molte adesioni.

lidia menapace

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