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Liberi subito..da napoli 2001 ad oggi no allo stato di polizia
by Infoxoa Tuesday, Jan. 13, 2004 at 11:39 PM mail:

Repressione coordinata e continuativa...ma a che punto siamo? da Napoli 2001 agli arresti di oggi...sono ormai troppe le persone che sono passate dalle questure, ai vari bolzaneto, denunciati, torturati, processati, arrestati...

Repressione coordinata e continuativa...ma a che punto siamo?
da Napoli 2001 agli arresti di oggi...sono ormai troppe le persone che sono passate dalle questure, ai vari bolzaneto, denunciati, torturati, processati, arrestati...

Massima solidarietà, ed un saluto affettuso e caloroso ai compagni arrestati per i fatti del 4 ottobre. Rivendichiamo la loro liberazione immediata!

Altri 12 arrestati. Forse sarà il caso di soffermarci, c'è qualcosa che dal marzo 2001, da quelle giornate napoletane sembra essersi messo in moto, un azione repressiva coordinata e continuativa.
Da quelle cariche violente, da quella piazza senza vie di fuga, dalle torture subite dai manifestanti presi durante gli scontri, passando per Genova, l'omicidio di Carlo, altre torure, altri arresti, una violenza cieca e mai vista cosi spudorata e sfacciata, arrivando fino a questi ultimi arresti, questo paese sta vedendo l'opposizione sociale continuamente obbligata a fare i conti con una repressione dura e pesante.
Noi non lo abbiamo fatto, ma se qualcuno avesse archiviato gli arresti, le denunce, le torture subite, i fermi a partire da quella data di Napoli, ci troveremmo a fare i conti con qualche centinaia, forse un migliaio, di compagn@ passati per questure, bolzaneti vari, carceri, tribunali...
Non si tratta di partire dalla questione della repressione per rilanciare un movimento, semmai partiamo dalle condizioni sociali oggettive prima tra tutte quella della precarietà e della rivendicazione di un reddito per tutt@ lavoro o non lavoro. E probabilmente proprio di questi soggetti politici, proprio di queste rivendicazioni sociali, che possono ritessere una ricomposizione sociale forte, i padroni e i governanti hanno paura Si tratta però di cominciare a tirare le somme e focalizzare la questione. Non si tratta quindi solo di rivendicare la liberazione immediata dei 12 compagni arrestati in questa prima settimana di gennaio, ma di denunciare pubblicamente la quantità di persone che da quel marzo 2001 hanno dovuto subire una repressione continuativa.
Dagli studenti delle scuole medie superiori, denunciati in massa perchè occupavano una scuola o in autogestione o perchè sorpresi a far girare una canna, ai compagni del movimento anarchico presi sempre a pretesto e condannati a priori per qualsiasi rumore nella nazione, da chi si occupa di informazione libera, con le perquisizioni alla ricerca di video, con strane sparizioni di archivi e documenti, a chi occupa casa, fino agli ultimi arresti per volantinaggio. Non parliamo poi di quei lavoratori, spesso precari, che hanno come risposta il licenziamento immediato e non per ultimi i lavoratori precettati i cui nomi sono già in mano ai giudici consegnati dai carabinieri. Per ultimo, ma non meno importante, il continuo accostamento delle organizzazioni armate al movimento. Un continuo accostamento che vuole porre il movimento nella condizione mentale della giustificazione continua.
Insomma, qui si tratta di una repressione coordinata e continuativa. Coordinata dalle forze padronali e politiche di questo paese. Sia di centro destra che di centro sinistra. Sullo sciopero degli autofferotranvieri la posizione di Rutelli con quella di AN con quella dei Confederali è praticamente la stessa. I lavoratori autofferotranvieri sono fuorilegge e va ristabilità la legalità. L'autorganizzazione fa paura.
Continuativa, perchè da quel marzo 2001 si è messo in moto un governo, che non dimentichiamolo, è gestito da piduisti, fascisti, razzisti padani, padroni e guerrafondai vari. Un governo che fa parte della più grande cosca del pianeta quella del boss Bush, o meglio delle multinazionali del terrore, quelle delle armi e del petrolio. Un governo, quello Berlusconi, che ha avuto la benedizione da quel Ministro dell'interno Bianco del governo di centro sinistra proprio nelle giornate di Napoli 2001.
Un' azione repressiva coordinata e continuativa. Distruggere qualsiasi opposizione sociale, peggio se in procinto di dare segnali reali di autorganizzazione sociale autonoma.
In tutto questo scenario non possiamo non fare almeno un accenno alla legge Fini sulle droghe, sulla questione esplosiva visti i livelli di sovrapopolazione carceraria, nonchè della presenza dei CPT, veri e propri lager "democratici".
Probabilmente ci sarà bisogno di riflettere e bene. Cos'altro dovremmo denunciare oggi se non questa mattanza coordinata e continuativa, questo continuo attacco alle libertà di espressione, di libera aggregazione. Cosa ci sarà mai di criminale nell'occupare una scuola tre giorni prima delle feste di natale da permettere circa un centinaio di denunce a studenti per lo più minorenni, solamente a Roma?
Dovremmo fare i conti, dovremmo capire quante persone da quel marzo 2001 hanno subito queste azioni repressive coordinate e continuative. Dovremmo poter dare i numeri, ci accorgeremmo che sono alti e che le persone e i procedimenti in atto o le torture subite o le violenze e le ferite, non sono scollegate da questi ultimi 12 arresti. Ma questi finiscono in quella somma che ci fa denunciare al mondo che viviamo in un paese in cui la repressione è normalità, viviamo in un regime, in uno Stato di Polizia...l'unica a non licenziare ma che continua ad assumere e ad aumentare gli stipendi dei propri dipendenti.

No alla Repressione.
No allo Stato di Polizia.
No alla guerra permanente.
Liberare Tutti e Tutte.
Redistribuire le ricchezze.

Infoxoa

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