Finmek in bancarotta: 1500 persone del gruppo senza stipendio. Il top management non e' rintracciabile, la ricapitalizzazione e' fumo negli occhi e la Parmalat e' sempre piu' vicina.

Padova 06/02/2004

Finmek, altro disastro all'italiana.

Il gruppo Finmek e' senza soldi, e altre 1500 persone si trovano senza lavoro.
Nei piani alti si e' saputo ufficialmente che la cassa e' vuota. L'ordine e' di "non far sapere nulla in giro". Non siamo ancora all'ordine di prendere i computer a martellate, ma il clima e' quello.

Dopo questa rivelazione, il top management e' sparito. Nessuno dei piani alti e' rintracciabile.

La ventilata ricapitalizzazione di cui si vocifera e' solo fumo negli occhi per tentare di nascondere il disastroso stato dei conti in cui versa la societa'.

Finmek e' un altro esempio del capitalismo all'italiana: Fulchir, come altri capitalisti del nostro paese, non conosce il prodotto che vende, ma ha amici influenti nei posti giusti (Marcello Dell'Utri, tanto per fare nomi), per piazzare il proprio prodotto. Le acquisizioni che ha fatto il gruppo, ad esempio Telit, Magneti Marelli, Compuprint, Ics-Olivetti, Italtel ed altre (tutte ormai chiuse), sono chiari specchi del distroso stato della societa'.

Le societa' acquisiste erano ormai decotte dal punto di vista tecnico, e non e' stata fatta alcuna spesa per aggiornale tecnologicamente. Si e' preferito spremerle sino all'ultima commessa utile e poi abbandonarle al loro destino.

Per ora, le cose certe sono che i 1500 e piu' del gruppo sono senza stipendo e che il default e' assicurato: Banca Intesa non e' intenzionata a soprire i 20 milioni di Euro chiesti per "tirare avanti".