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Lanci d'agenzia sulla manifestazione ConFINIzero
by antipro (((i))) Monday, Feb. 23, 2004 at 12:16 PM mail:

DROGA: A ROMA UNA FESTA DI PROTESTA CONTRO PDL FINI/ANSA IN MIGLIAIA IN CORTEO, GIUSTO O SBAGLIATO NON E' REATO di Cristina Ferulli (ANSA)

ROMA, 21 FEB - Grosse foglie di
marijuana in cartapesta e spinelli veri, maschere di carnevale e slogan irriverenti. Una festa di protesta ''contro una legge cupa e oscurantista'' quella portata in piazza oggi, a Roma, da Cgil, centro-sinistra e movimenti contro la proposta di legge Fini sulla droga all'insegna dello slogan ''Giusto o sbagliato, non puo' essere reato''.
La neve ha fermato sull'appennino il gruppo dei Persiana
Jones, invitati per il concerto di chiusura, ma non il treno speciale del centro sociale Leoncavallo, confluito da Milano mentre An si mobilitava nel capoluogo lombardo ''contro ogni droga''. Come il maltempo non ha fermato il battagliero Don Gallo, che, stretto tra i 200 ragazzi della sua comunita' di recupero genovese, non esita a lanciare la sua provocazione: ''La marijuana fa bene, Fini fa male'' e a smontare una proposta di legge che si fonda ''su 4 pilastri: prefettura, questura, magistratura e quindi galera'' mentre, dice ''da vecchio partigiano'' il religioso, ''va difeso il diritto all'autodeterminazione ''.
I ''ragazzi di Don Gallo'', come i giovanissimi studenti e
universitari, sono l'anima di un corteo, partito da piazzale Ostiense e giunto alla Bocca della Verita', che ha scelto di sfogare la rabbia con la musica, il colore dei manifesti e soprattutto striscioni divertiti, come ''Fini piantala'', o ''Ddl Fini, una casa garantita: er gabbio'' o ancora ''Tutto Fini, niente arrosto''. A smussare la rabbia e a trasformare la manifestazione in un
happening e' forse il ritardo dell'arrivo del provvedimento, approvato 2 mesi fa dal consiglio dei ministri, in Parlamento, ''un ritardo - sottolinea il parlamentare Prc Giovanni Russo Spena - che dimostra una difficolta' politica, anche dentro la maggioranza, a varare un progetto di legge ideologico che punta
tutto sulla repressione''.
E cosi', mentre il parlamentare verde Paolo Cento rilancia la proposta di aprire i coffee shop nelle grandi citta', ci pensano gli operatori dei Sert a ipotizzare un futuro in trincea dopo l'approvazione della nuova legge. ''La demagogia di Fini - grida Maurizio, operatore di un Sert romano che si sfoga a suon di imprecazioni - non serve ai ragazzi. Chi viene nei Sert non e' un appestato, e' una persona che chiede di guarire e il diritto alla salute non si punisce come vuol fare questa proposta di legge che criminalizza la riduzione del danno''.
In 8 mila secondo la polizia, decine di migliaia di piu' per i promotori, sfilano in una manifestazione che, pero',
assicurano gli organizzatori, non e' antiproibizionista perche', se chiede ''la completa depenalizzazione del consumo'', pretende anche la distinzione tra consumo, abuso e tossicodipendenza.
''Ed invece - dice Flavio del Leoncavallo - se ti beccano con 3 spinelli, con il pdl Fini rischi dai 6 ai 20 anni, piu' che un colpevole di associazione mafiosa''. Ma la proposta non e' ancora legge e allora fumare marijuana in piazza, hanno dimostrato oggi i manifestanti, ancora si puo'.

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